2007012 – 2012.04.24 – Comunicazione – Ubicazione diritti Bersani

 

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2007012 – 2012.05.24 – Comunicazione – Ubicazione diritti Bersani+1allegato

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Rassegna stampa: MF Milano Finanza “Allarme sui giochi, a rischio 850 milioni di entrate”

Articolo pubblicato su MF MILANO FINANZA giovedì 17 maggio 2012

Allarme sui giochi, a rischio 850 milioni di entrate

Il grido di allarme è stato lanciato da Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, l’associazione di categoria che raccoglie gli operatori del settore delle scommesse e dei giochi. Dopo la sentenza della Ue, Costa-Cifone, che ha permesso a Stanley Bet di operare in Italia senza concessione, nel mercato si è creato il caos.

Punti scommesse senza concessione stanno spuntando come funghi e persino molti affiliati dei concessionari stanno chiudendo gli esercizi con le insegne ufficiali per riaprire con quelle di operatori esteri. Un trend ormai preoccupante, che sta sottraendo alla rete dell’Amministrazione dei Monopoli fette sempre più significative del mercato.

Un problema anche per le casse pubbliche. Gli operatori esteri privi di concessione, infatti, non versano nessuna quota allo Stato. Secondo le stime di Assosnai, se entro fine anno non ci sarà un’inversione di tendenza, il numero di aziende di raccolta scommesse (con concessione) a rischio chiusura è tra 900 e 1.200. Il numero di dipendenti a rischio cassa integrazione, invece, oscillerebbe tra 7 mila e 13 mila (compreso l’indotto).

Ma il dato più preoccupante per lo Stato è che verrebbero a mancare incassi di circa 850 milioni, 250 dei quali per le scommesse sportive e altri 600 milioni per le videolotteries presenti nei punti vendita. I segnali di cedimento sono già evidenti. Nei primi quattro mesi dell’anno la raccolta delle scommesse sportive è crollata di quasi il 10% (solo ad aprile si è leggermente ripresa). «Se il governo non interverrà», ha spiegato Ginestra, «entro la fine del 2012 ci sarà il collasso dei due terzi delle agenzie, con la fine della legalità, delle imprese, dell’occupazione e del gioco lecito». (riproduzione riservata)

 

 

Andrea Bassi

Rassegna Stampa: Il Sole 24 ore “L’industria del gioco rischia di perdere 20 mila posti di lavoro”

Articolo pubblicato su IL SOLE 24 ORE di venerdì 19 maggio 2012

La crisi del gioco. L'allarme lanciato da Assosnai

L'industria delle scommesse rischia di perdere 20mila posti

Pesa la concorrenza dei concorsi con vincite immediate come  le New Slot e le Vlt o i Gratta&Vinci.

Laura Di Pillo – Marco Mobili

Altro che rose e fiori. L'industria del gioco perde i pezzi. A rischio 20 mila posti di lavoro e circa mille aziende. A lanciare l'allarme è Assosnai, l'associazione che  rappresenta gli operatori del settore delle scommesse (sia concessionari che gestori).Un settore, quello dci   giochi,   che   garantisce all'Erario incassi annui per circa 9 miliardi  e che comincia a mostrare segnali di difficoltà. Nel primo quadrimestre dell'anno le scommesse sportive secondo i dati di Agipronews sono calate del 9.5 %:per l'Erario 58,7 milioni di minori entrate rispetto allo stesso periododel2011. A pesare oltre alla crisi il cambiamento del portafoglio giochi che si è spostato sempre più su giochi con vincite immediate come le  New Slot e le Vlt o Gratta&Vinci, e la concorrenza sempre più pressante della rete non regolamentata su quella invece autorizzata dallo Stato (circa 2mila i punti scommesse). L’aumento di centri raccolta scommesse, legali ma privi di concessione dello Stato, (stimati dall’associazione in circa 7mila) hanno sottratto alla cosiddetta rete “Bersani” movimenti di gioco sempre più significativi, mettendola in ulteriore crisi “per via dello squilibrio della tassazione applicata unicamente agli operatori nazionali” sottolinea Francesco Ginestra presidente Assosnai. E anche la nuova gara prevista dal decreto sulle semplificazioni fiscali per allineare il sistema italiano alle recenti pronunce dei giudici comunitari , “non sembra fornire certezza agli operatori”. Soprattutto poi se “chi deve regolarizzarsi ha già fatto sapere che impugnerà la gara” ha sottolineato Ginestra.

Nel mirino dell’associazione la strategia del Governo e dell’amministrazione sui giochi, improntata principalmente a far cassa.

“Lo Stato –prosegue Ginestra- sta perseguendo una politica senza logica: da un lato l’espansione dell’offerta regolamentata che sta distruggendo la rete di raccolta stritolata dalla concorrenza degli altri giochi pubblici, dall’altro l’inefficace azione nei confronti degli operatori privi di concessione”. E i numeri della crisi che inizia ad avvolgere il settore diventano significativi. “tra 900 e 1.200 le agenzie a rischio chiusura – avverte Ginestra- 7mila i dipendenti diretti a rischio cassa integrazione, 13mila quelli dell’indotto”. Ma anche per lo Stato non si prospetta nulla di buono. Le entrate erariali a rischio sono circa 250 milioni dalle scommesse e 600 milioni raccolti nelle agenzie attraverso slot machine e videolotteries. “Senza una stabilizzazione dei punti vendita scommesse –prosegue Ginestra- rischiamo il collasso dei due terzi delle agenzie entro il 2012, decretando la fine della legalità, delle imprese, dell’occupazione e del gioco lecito”. Per l’associazione è cruciale il ruolo dello Strato. “In passato –spiega il presidente Assosnai -la regolamentazione del settore ha permesso l’emersione dell’illegalità di importanti risorse  e la canalizzazione del gioco in una rete controllata, ma adesso con l’offerta indiscriminata di giochi in locali non specialistici si sta alimentando il fenomeno della ludopatia, rischiando di restituire alla criminalità un mercato faticosamente costruito, poiché una rete così estesa è impossibile da controllare con efficacia”.

 

2006912 – 2012.05.15 – Circolari: Lavoro – Lavoro domenicale e detassazione indennità straordinari

 

Nell’area riservata del sito Assosnai, sezione Lavoro,  è stata pubblicata la circolare:

2006912 – 2012.05.15 – Lavoro  – Lavoro domenicale e detassazione indennità lavoro straordinario.

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Circolari: 2006812 – 2012.05.11 – Fisco – Imposta Unica

 

Nell’area riservata del sito Assosnai, sezione Fisco,  è stata pubblicata la circolare:

2006812 – 2012.05.11 – Fisco  – Imposta Unica

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Totoguida Scommesse: PdC: l’intermediazione è reato, lo conferma la Cassazione

TS Totoguida Scommesse 08/05/2012 pg. 3  ed. N.36 – 8 maggio 2012  

PdC: l'intermediazione è reato, lo conferma la Cassazione    

In un bar aeroportuale era stato sequestrato un pc per l'accettazione del gioco L'attività consentita è la vendita di schede telematiche Giurisprudenza ormai consolidata in materia di intermediazione

E' finito sui banchi della Cassazione il caso di un punto di commercializzazione di Betpro.it operante all'interno dell'aeroporto di Catania che, senza la licenza ex art. 88 Tulps, svolgeva, secondo il Tribunale del Riesame di Catania, attività organizzata di accettazione e raccolta via internet di scommesse. In sostanza il punto vendita era stato sequestrato, poco più di un anno fa, per attività illecita di intermediazione per un concessionario dello Stato autorizzato alla raccolta a distanza e non a quella fisica, d'agenzia. Il collegio giudicante ha respinto il ricorso al sequestro con un'analisi molto dettagliata e che non fa altro che confermare quanto sempre sostenuto sull'attività dei punti di commercializzazione affiliati ai concessionari dell'online e sul divieto assoluto di intermediazione. Riportiamo alcuni passaggi della sentenza, particolarmente indicativi di una giurisprudenza in materia ormai consolidata: « Il Tribunale – dicono i giudici della Cassazione – ha ritenuto l'attività svolta dalla odierna ricorrente illegittima in quanto non solo priva delle necessarie autorizzazione ma sostanzialmente concretizzatasi in un'opera di intermediazione nell'attività di raccolta a distanza delle scommesse (attività quest'ultima subordinata ad un rapporto diretto tra il concessionario e il singolo scommettitore con esclusione quindi di qualsiasi condotta di intermediazione) ». Secondo la Suprema Corte, dunque i punti di commercializzazione dovrebbero solamente, per rimanere regolamentari, promuovere la vendita di schede telematiche, svolgendo un mero supporto tecnico per lo scommettitore e senza intervenire in alcun modo nell'attività di scommessa. « Alla stregua di tali indicazioni è pertanto necessario – si legge nella sentenza – che sia lo scommettitore ad utilizzare personalmente l'apparato telematico ai fini della trasmissione dei dati del gioco, senza potersi avvalere dell'ausilio di addetti operanti presso i punti remoti che poi provvedano alla trasmissione dei medesimi dati all'agenzia concessionaria ». Se quindi le transazioni vengono effettuate da una persona diversa dall'acquirente, dallo scommettitore, si rientra nell'area penale.

Circolari: 2006712 – 2012.05.08 – Fisco – Abrogazione tassa payout.

 

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2006712 – 2012.05.08 – Fisco – Abrogazione tassa payout.

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Circolari: 2006512 – 2012.04.26 – Comunicazione – Albo Slot – documentazione subentri

 

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2006512 – 2012.04.26 – Comunicazione – Albo Slot – Documentazione subentri

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Circolari: 2006412 – 2012.04.26 – Comunicazione – Dinieghi AAMS rivendita gioco Lotto

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2006412 – 2012.04.26 – Comunicazione – Dinieghi AAMS rivendita gioco Lotto

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Agipronews: Ctd esteri, Assosnai: “Aams prenda posizione a tutela della rete legale”

 

Ctd esteri, Assosnai: "Aams prenda posizione a tutela della rete legale"

19/04/2012 Ore 18:46

ROMA – Una chiara presa di posizione sul documento diffuso da Stanleybet e un incontro urgente con i vertici dei Monopoli di Stato per discutere del futuro del mercato legale delle scommesse. E` quanto chiede Assosnai in una lettera inviata oggi ai vertici di piazza Mastai, dopo la nota – inviata ai propri centri affiliati – nella quale il bookmaker Stanleybet ha affermato la propria volontà di non voler in alcun modo regolarizzare la propria posizione nel mercato italiano, accusando allo stesso tempo lo Stato di aver agevolato ingiustamente i concessionari e minacciando nuovi ricorsi in caso di emanazione del bando per 2.000 concessioni di scommesse sportive previsto dal decreto fiscale approvato quest`oggi alla Camera.

“Lo Stato si è difeso poco e male – dichiara Francesco Ginestra presidente Assosnai – sottovalutando il problema e permettendo ad un operatore come Stanleybet, privo di concessione statale, di rendere poco profittevole per le nostre imprese operare nel mercato. Non è vero che i soggetti discriminati siano i CTD affiliati agli operatori esteri, che da anni operano senza concessione, senza pagare le tasse allo Stato e senza dover sottostare ai nostri stessi regolamenti o prescrizioni, proponendo prodotti di gioco non ancora autorizzati in Italia come le scommesse virtuali e offrendo quote più alte delle nostre per via della mancata imposizione fiscale“. 

“Il vero scopo di Stanleybet – conclude Ginestra – più che sanare presunte discriminazioni è di eliminare la concorrenza della rete AAMS e continuare a raccogliere gioco liberamente, con buona pace di chi ha creato il settore, sottraendolo alla criminalità, per consegnarlo a chi combatte le regole dello Stato solo per il proprio tornaconto“.

FC/Agipro

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