RASSEGNA STAMPA: AGIPRONEWS: Scommesse, Sandi (Ad Snai Spa): “Non condividiamo modalità di espressione di Snai Servizi“

RASSEGNA STAMPA: AGIPRONEWS: Scommesse, Sandi (Ad Snai Spa): “Non condividiamo modalità di espressione di Snai Servizi“

06/08/2014 Ore 18:49

Scommesse, Sandi (Ad Snai Spa): “Non condividiamo modalità di espressione di Snai Servizi“

ROMA – “Solo una precisazione. Si possono condividere obiettivi `generali` ma nello specifico non condividiamo il modo, la forma. O si è d`accordo con Maurizio Ughi o si è `nemici del popolo`? Ognuno faccia il suo lavoro, noi facciamo il nostro, la storia saprà valutare chi fa seriamente gli interessi pubblici e della rete legale e chi preferisce invece farsi pubblicità sui giornali“. Così Giorgio Sandi, Presidente e Amministratore Delegato di Snai Spa, replica nuovamente a Maurizio Ughi, amministratore di Snai Servizi, che aveva commentato con stupore il dissociarsi di Snai Spa dalle iniziative di Snai Servizi.

RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Scommesse non autorizzate, Ughi (Ad Snai Servizi): “Stupore per la reazione di Snai spa`

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Scommesse non autorizzate, Ughi (Ad Snai Servizi): “Stupore per la reazione di Snai spa`

06/08/2014 Ore 16:23

Scommesse non autorizzate, Ughi (Ad Snai Servizi): “Stupore per la reazione di Snai spa“

ROMA – Stupore e dispiacere nel leggere le parole di Snai Spa che ha specificato, attraverso un comunicato, che “la lettera al Presidente del Consiglio e l`appello alla moglie del premier da parte di Snai Servizi per richiamare l`attenzione sulla situazione degli operatori autorizzati alla raccolta scommesse, non sono riconducibili in alcun modo a Snai Spa“. E` la reazione di Maurizio Ughi, amministratore di Snai Servizi, alla nota diffusa questa mattina da Snai Spa che si dissocia dalle iniziative di Snai Servizi.

Snai Servizi, sottolinea Ughi, ha sostenuto che: “lo Stato detiene il monopolio dei giochi, la Rete è autorizzata dallo Stato, esiste una rete parallela priva di autorizzazione in Italia, questa rete provoca un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni, non ha obblighi di rispettare i regolamenti dello Stato Italiano e conta più negozi di quella autorizzata dallo Stato. Ci chiediamo se è questa la posizione “`non condivisa` da Snai Spa“. La rete parallela “ben nota“, come sottolineato da Snai Spa, inoltre, mette solo ulteriormente in evidenza che, negli ultimi anni, “non sono stati assunti provvedimenti risolutivi“ e per questo, conclude Ughi, “Snai Servizi ha ritenuto opportuno e utile investire pubblicamente del problema il Presidente del Consiglio Renzi“. FP/Agipro
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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Scommesse, Snai Spa: «Appelli a Renzi non riconducibili alla nostra società»

06/08/2014 Ore 11:13

Scommesse, Snai Spa: «Appelli a Renzi non riconducibili alla nostra società»

ROMA – La lettera al Presidente del Consiglio e l`appello alla moglie del premier da parte di Snai Servizi per richiamare l`attenzione sulla situazione degli operatori autorizzati alla raccolta scommesse, non sono riconducibili in alcun modo a Snai Spa. E` quanto precisa la società in una nota: «In questi ultimi giorni sono state pubblicate a pagamento su alcuni quotidiani nazionali inserzioni pubblicitarie indirizzate al Premier – si legge nella comunicazione – in merito alla peraltro ben nota esistenza sul territorio nazionale di una rete parallela di raccolta scommesse, a firma di una societa; che utilizza il nome Snai nella propria denominazione sociale». Snai Spa sottolinea però che «il firmatario è; un soggetto terzo non riconducibile in alcun modo, né direttamente né indirettamente a Snai Spa o ad altre società del Gruppo Snai e la posizione espressa non coincide con quella di Snai Spa; il concessionario autorizzato dallo Stato Italiano alla raccolta di giochi e scommesse in rete fisica sul territorio e con modalità a distanza è Snai Spa, società iscritta nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, Industria ed Artigianato di Lucca al n. 00754850154, Repertorio Economico Amministrativo n. 166476, sede legale in Porcari (Lucca) Via Boccherini n.39 e quotata alla Borsa Valori di Milano; Snai Spa svolge da anni azioni di contrasto concreto in stretta collaborazione con le Autorita e l`ADM alla “rete parallela“ di accettazione dei giochi e delle scommesse sostenendo un rilevante impegno economico ed organizzativo a tutela della legalità e dei consumatori ed assumerà tutte le iniziative a tutela del proprio marchio e della propria immagine». RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Scommesse, Ughi (Snai Servizi) scrive ad Agnese Renzi: “Necessario che il Presidente sia a conoscenza del nostro appello“

05/08/2014 Ore 10:16

Scommesse, Ughi (Snai Servizi) scrive ad Agnese Renzi: “Necessario che il Presidente sia a conoscenza del nostro appello“

ROMA – Dieci giorni fa la lettera al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Oggi un nuovo appello, questa volta alla moglie del premier, Agnese. Maurizio Ughi, di Snai Servizi, ha inviato una lettera aperta, pubblicata oggi sui principali quotidiani italiani, alla signora Agnese perché convinto che “il Presidente non sia riuscito ancora a leggere il nostro appello“ e per questo ha una richiesta precisa per la moglie del Presidente del Consiglio. “Domani mattina a colazione davanti alle Vostre tazzine di caffè, per cortesia, metta in vista il nostro appello al Presidente“, scrive Ughi. Lo scorso 23 luglio la prima lettera pubblicata sui quotidiani italiani per richiamare l`attenzione di tutti sull`attuale situazione degli operatori autorizzati, che vivono tra regole incerte e concorrenza sleale di una rete parallela che “non è obbligata a rispettare le regole“ e “provoca un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni di euro“. Una situazione che va denunciata e combattuta: per questo Snai Servizi ha deciso di ribadirlo con questo nuovo appello e ha lanciato, nelle scorse settimane, anche un sito internet,www.snaiservizi.it, dove è possibile segnalare la presenza sul territorio di centri scommesse non autorizzati. RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Bando 2016, Stanleybet annuncia: “Indagine Procura di Roma impedisce partecipazione a future gare“

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Bando 2016, Stanleybet annuncia: “Indagine Procura di Roma impedisce partecipazione a future gare“

05/08/2014 Ore 13:30

Bando 2016, Stanleybet annuncia: “Indagine Procura di Roma impedisce partecipazione a future gare“

ROMA – Il riordino del settore scommesse – previsto per il 2016, quando andranno a scadenza tutte le concessioni ora in vigore – perde uno dei possibili protagonisti. Stanleybet non potrà partecipare alle gare 2016 a causa dell`indagine della Procura di Roma per l`ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata all`evasione fiscale. E` quanto si legge in una comunicazione inviata dall`operatore anglo-maltese alla propria rete di ricevitorie italiane. L`azienda «è accusata di aver creato sul territorio italiano, tramite i Ctd, una stabile organizzazione, malgrado sia sotto gli occhi di tutti il fatto che per ben 16 anni lo Stato italiano ha sequestrato e avviato procedimenti penali verso la compagnia stessa ed i suoi Ctd». L`ipotesi di reato, è scritto nella nota, «è del tutto priva di fondamento: la Guardia di Finanza sostiene che non è vero che Stanleybet non ha partecipato alle gare a causa degli illegittimi impedimenti che le sono stati opposti dallo Stato italiano. Lo avrebbe fatto, invece, per evitare di pagare le tasse». Un`ipotesi, spiega l`azienda, «completamente risibile». Nonostante la convinzione «che il procedimento penale in corso si concluderà, come tutti quelli del passato, con il totale proscioglimento di Stanleybet e dei suoi dirigenti», non sarà un procedimento breve e l`operatore attende ancora la nuova regolamentazione del sistema concessorio italiano fissata al 2016 (data di scadenza di tutte le licenze) per partecipare, a condizioni di parità, alle nuove gare. La pendenza di un tale procedimento penale a carico dei dirigenti Stanleybet comporterà però l`automatica esclusione dalla gara. «Stanleybet quindi sarà di nuovo impedita a partecipare, come nelle gare precedenti, anche alla eventuale gara del 2016, ma la rete parallela continuerà a coesistere con quella dei concessionari, a meno che lo Stato Italiano – tenuto conto dell`impossibilità di avere un solo sistema – decida di abbandonare quello concessorio e decida di far passare tutti ad un sistema autorizzatorio, senza mettere a gara i vari operatori, ma permettendo a chiunque lo richieda di operare. Il vantaggio, naturalmente, è che tutti pagherebbero le tasse in Italia e le entrate fiscali sarebbero sicuramente superiori», conclude la nota. RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS Giochi, Consiglio di Stato: imposte, ritardi non ammessi nei pagamenti ai Monopoli

20140731-101926-37166239.jpg30/07/2014 Ore 17:34

Giochi, Consiglio di Stato: imposte, ritardi non ammessi nei pagamenti ai Monopoli

ROMA – I contratti sottoscritti dagli operatori di gioco con l`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli prevedono versamenti di imposte da effettuare in tempi e modalità precise, in caso contrario sono legittimi i provvedimenti di escussione avviati dall`Amministrazione. E` quanto ribadisce il Consiglio di Stato, confermando l`ordinanza del Tar Lazio che aveva respinto il ricorso presentato dalle società Cosenza Scommesse. L`Agenzia aveva comunicato all`azienda l`escussione della cauzione, per non aver pagato le sanzioni relative ai tardivi versamenti dell`imposta unica dal 2006 al 2010 e per aver omesso il versamento del canone di concessione per il secondo semestre 2013. 

FP/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS Caso Poker 2, Avv. Sambaldi: “Norma penale applicabile alla luce dei principi Ue e dell`esigenza di prevenire la degenerazione criminale”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS Caso Poker 2, Avv. Sambaldi: “Norma penale applicabile alla luce dei principi Ue e dell`esigenza di prevenire la degenerazione criminale”

31/07/2014 Ore 10:10

Caso Poker 2, Avv. Sambaldi: "Norma penale applicabile alla luce dei principi Ue e dell`esigenza di prevenire la degenerazione criminale"

ROMA – E` fissata per il 26 novembre l`udienza per i 27 rinviati a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse, nell`ambito dell`inchiesta denominata "Poker 2", che riguarda un giro di scommesse non autorizzate da centinaia di milioni di euro e che si svolgeva in tutto il territorio nazionale attraverso il collegamento tra il quartier generale del bookmaker Goldbet – in Austria – e oltre 500 agenzie. La notizia, già apparsa nei giorni scorsi sui quotidiani locali, è confermata dall`avvocato Chiara Sambaldi, difensore delle parti civili Snai Spa e Agìsco (già Assosnai).

Gli imputati sono accusati di "essersi associati tra loro al fine di commettere il delitto di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse raccolte in via telematica sul territorio nazionale attraverso una rete di agenzie affiliate al bookmaker estero Goldbet", sprovvisto dell`apposita autorizzazione rilasciata dai Monopoli, "fornendo ai titolari delle agenzie consulenza giuridica, assistenza tecnica per l`effettuazione del gioco ed assistenza informatica per aggirare i tentativi operati dalla stessa Amministrazione di impedire l`accesso al sito che funge da interfaccia grafica della piattaforma informatica utilizzata per la raccolta e la gestione delle scommesse effettuate sul territorio nazionale", si legge nell`ordinanza del 14 luglio. 

"Emerge il dato significativo del coinvolgimento, nella struttura organizzativa della società austriaca che accetta le scommesse e nella gestione di numerosi centri dislocati in diverse parti del territorio nazionale, di persone legate alla criminalità organizzata e della funzione strumentale svolta dai centri stessi relativamente al reato di riciclaggio di denaro di provenienza illecita", spiega l`avvocato Sambaldi.

"Relativamente agli esiti del processo, occorrerà vedere se l`impianto accusatorio incentrato sulle intercettazioni telefoniche troverà conferma e quale sarà l`impatto della questione di compatibilità della normativa nazionale con i principi Ue sulla applicazione della norma penale che sanziona la raccolta abusiva di scommesse", continua, mentre, "relativamente agli scenari futuri, non risultano precedenti di condanne definitive per associazione a delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse a carico dei fondatori e co-fondatori di società estere per lo più di proprietà italiana operanti tramite centri intermediari (CTD o CED), ma vi è notizia di altro procedimento penale pendente nella fase delle indagini preliminari presso la Procura di Roma nei confronti dei vertici della società anglomaltese Stanleybet, indagati per il reato associativo", aggiunge l`avvocato.

"Per il futuro non si possono, pertanto, escludere ulteriori contestazioni in tal senso (vista anche la moltitudine di operatori in particolare maltesi attivi e strutturati oggi sul mercato), fino a quando la legittimità del sistema concessorio-autorizzatorio continuerà ad essere confermata dalla Corte di Giustizia Ue e la norma penale riuscirà` pur a fatica a trovare applicazione, non configurandosi violazione dei principi Ue da parte della normativa nazionale disciplinante la procedura di gara per l`assegnazione delle concessioni". RED/Agipro

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