News: Questura di Siena: “Fate attenzione prima di puntare”

 

QN – La Nazione 30/10/2012 pag. 5 ed. Siena
Scommesse clandestine, sei denunciati

L'appello della Questura ai cittadini: «Fate attenzione prima di 'puntare'».

 

«Fate attenzione prima di scommettere», è l'appello della questura ai senesi. Un messaggio scattata al termine di un'operazione che ha visto servizi mirati al contrasto di illecite scommesse organizzate. Gli agenti della squadra amministrativa della Questura senese, coordinati dal dirigente Andrea Arcamone, hanno battuto a tappeto gli esercizi della provincia e capoluogo. E così è emerso che in un esercizio definito 'centro trasmissione dati', a pochi passi dal Rettorato e da piazza del Campo, per il quale era stato richiesto il rilascio di una licenza per collegamento telematico, con un noto allibratore anglo-maltese attivo nelle scommesse 'on line', era stata avviata l'attività senza attendere i termini del procedimento amministrativo per l'autorizzazione. Con il controllo la polizia ha verificato, infatti, che il locale era aperto già da alcuni giorni e che al suo interno veniva svolta un'attività di raccolta di scommesse 'su rete fisica', senza titolo e senza che venissero esposti i regolamenti di gioco. Nell'esercizio inoltre venivano pubblicizzate e consentite scommesse su eventi virtuali, come le corse automobilistiche simulate, o inesistenti corse di cani, cavalli e altro, oltre che con fine di lucro con assoluta prevalenza della sorte e, quindi, da considerarsi veri e propri giochi d'azzardo vietati. In questi casi – è da sapere – anche gli scommettitori, denunciabili penalmente, corrono un rischio molto alto, perché si trovano a scommettere senza conoscere il funzionamento dei sistemi informatici di base, che sono ubicati su server remoti, stabiliti in altri Paesi, non controllabili dall'amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. Al termine del controllo sono stati denunciati 2 esercenti e segnalata la posizione di una terza persona che aveva appena scommesso su un evento virtuale. E il Questore ha rigettato la richiesta di licenza. Ma non è finita qui: qualche giorno dopo la polizia si è di nuovo recata al locale appurando che l'esercente stava continuando a svolgere l'attività illecita. Il titolare è stato quindi nuovamente denunciato, ed è stato indagato anche un giocatore che aveva appena effettuato una scommessa. Nel mirino, infine, un altro locale del centro, nei pressi dell'Università: anche in questo caso si trattava di un esercizio che, anche se dichiarato 'centro elaborazione dati' ed 'internet point', in realtà era dedito alla raccolta di scommesse, a favore di un altro allibratore maltese non autorizzato. I quattro esercenti sono stati denunciati.

AGIPRONEWS Vlt: vince 11 milioni, giudice gliene riconosce 500mila

23/10/2012 Ore 18:56
ROMA – Per un`anomalia del sistema, lo scorso 16 aprile, aveva vinto un jackpot di 11 milioni di euro alle videolotteries di Snai, benché il tetto delle vincite per questi apparecchi sia fissato a 500mila euro. La somma, però, gli era stata negata da Snai, a cui quella vincita non risultava, così come quelle di molti altri giocatori vittime dello stesso bug. Ora l`uomo, un cuoco albanese di 35 anni – secondo quanto riporta l`Ansa – si e` visto riconoscere dal giudice Cesare Santi del Tribunale civile di Ravenna la possibilita` di ricevere immediatamente 500 mila euro, il massimale riconosciuto dallo Stato per i premi delle VLT. Se il pagamento non dovesse avvenire – si legge nel decreto ingiuntivo emesso ieri – il giudice ha autorizzato l`esecuzione provvisoria. Snai potrà opporsi alla decisione entro 40 giorni dalla notifica dell`atto. RED/Agipro

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GiocoNews: Maurizio Ughi: “Rilancio ippica doveroso, Unione Ippica soluzione inevitabile”

 

Maurizio Ughi: “Rilancio ippica doveroso, Unione Ippica soluzione inevitabile”

Scritto da AcMartedì 16 Ottobre 2012 10:24

Il rilancio dell'ippica è ancora da ritenere possibile? Lo abbiamo chiesto a Maurizio Ughi, esperto del settore ed ex presidente di Snai, che da sempre di è speso per risollevare le sorti del settore. “io credo che il rilancio dell'ippica sia doveroso prima che possibile, perché non si può neanche immaginare di lasciar morire un settore così importante come quello ippico e che ha dato tanto nei suoi anni di gloria”. Per quanto riguarda i lavori di attualità per il tentato rilancio, Ughi commenta: “Dal mio personale punto di vista, sono certamente rammaricato del fatto che non si sia proceduto negli scorsi anni con un progetto più ampio che avevo più volte suggerito ma arrivati a questo punto, dopo che si è vista sfumare anche l'idea di costituire un soggetto privatistico a cui affidare le competenze ippiche, risulta inevitabile la soluzione rappresentata dall'Unione Ippica, ovvero, facendo riferimento a un soggetto pubblicistico”.

L'errore che si è commesso nel tempo, secondo Ughi, è quello di “pensare o dare per scontato che l'ippica si sarebbe potuta reggere attraverso la rete di vendita delle scommesse potendo quindi fare a meno della componente spettacolo e quindi degli ippodromi. Invece si è capito dopo che era esattamente il contrario”.