Agipronews: Scommesse estere, Goldbet: “Accertamenti tributari illegittimi, Ctd non gestiscono le scommesse”

Scommesse estere, Goldbet: “Accertamenti tributari illegittimi, Ctd non gestiscono le scommesse”

12:40 Scommesse – 06/06/2013
ROMA – Gli accertamenti tributari portati avanti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sui bookmaker esteri privi di concessione sono “illegittimi” perché “il Ctd non gestisce la scommessa e pertanto non può esserne oggetto”. E’ il parere del bookmaker austriaco GoldBet sulla decisione della commissione tributaria di Como a favore dei Monopoli, che ha applicato l’imposta unica sulle scommesse nei confronti di un operatore estero non autorizzato, in questo caso un centro collegato a Goldbet. L’opertore austriaco fa sapere, attraverso una nota, che “prende atto di questa decisione, che riguarda tuttavia solo il primo grado del primo procedimento, e si sta già preparando all’impugnazione. La società – si legge ancora nel comunicato – comprende bene come si tratti di una materia molto complessa che per la prima volta le commissioni tributarie si trovano ad affrontare, ma rimane fermamente convinta dell’illegittimità di tali accertamenti, e continuerà ad affiancare i propri centri per dimostrare in ogni sede che il Ctd, che non gestisce la scommessa, non può in alcun modo esserne oggetto”. SA/Agipro

Agipronews: Ginestra (Assosnai) a “Maxim”: “Codice fiscale obbligatorio per le slot. Gli ippodromi? Serve un salto nel futuro”

Ginestra (Assosnai) a "Maxim": "Codice fiscale obbligatorio per le slot. Gli ippodromi? Serve un salto nel futuro"

09:18 Giochi – 06/06/2013 ROMA – Rendere obbligatorio l’utilizzo del codice fiscale per giocare alle slot machine e trasformare gli ippodromi in centri di svago: ippica, shopping e ristorazione. Sono alcune delle proposte lanciate da Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, in un’intervista al mensile "Maxim".Secondo Ginestra, l’offerta di gioco ha superato il limite. In particolare quella dei casinò online: "Preoccupa, perché il dovere di un gestore di gioco è controllare e consigliare il pubblico, con il contatto diretto e non con la freddezza di un computer o uno schermo tv". Per il presidente di Assosnai è necessario trovare delle soluzioni per "il problema della compulsività", in particolare per chi gioca alle slot. "Lo Stato deve obbligare le macchine a funzionare solo se viene inserito il codice fiscale, con meccanismi di autolimitazione per il giocatore". Gli ippodromi, invece, oltre a offrire le corse, dovrebbero cambiare radicalmente, offrendo "spazi dedicati ai bambini, negozi, ristoranti", sostiene Ginestra, che nell’ippica ha il suo "primo e più grande amore". Un progetto che vede nella trasformazione radicale degli impianti una delle vie di uscita dalla crisi: ampliare l’offerta degli ippodromi, per rilanciare anche il circuito delle agenzie in cui si raccolgono le scommesse, con un tocco di glamour e di attenzione alle esigenze di chi va a vedere le corse. "Il segreto è creare l’evento dentro l’evento – dice ancora Ginestra – anche a vantaggio della rete di raccolta". RED/Agipro

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Agipronews: Commissione tributaria, vince l’Agenzia delle Dogane: legittimi gli accertamenti fiscali contro i gestori di ctd

Commissione tributaria, vince l’Agenzia delle Dogane: legittimi gli accertamenti fiscali contro i gestori di ctd

09:13 Giochi e politica – 06/06/2013
ROMA – Semaforo rosso per i bookmaker esteri privi di concessione. La commissione tributaria di Como ha deciso in senso favorevole all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) la prima causa in Italia relativa all’applicazione dell’imposta unica sulle scommesse nei confronti di un operatore estero non autorizzato. Nel caso specifico, il gestore di un centro trasmissione dati affiliato alla società austriaca Goldbet aveva impugnato un avviso di accertamento emesso dall’Ufficio regionale della Lombardia dell’Adm per il recupero dell’imposta unica sulla scommesse non versata. Secondo quanto si è appreso dalla segreteria della commissione tributaria, il giudice ha respinto il ricorso del contribuente condannandolo anche alle spese per 300 euro. Si tratta della prima decisione sul territorio nazionale, che segue di pochi giorni l’accelerazione impressa da piazza Mastai per il recupero delle somme non versate dagli affiliati degli operatori esteri senza concessione presenti in Italia. In una circolare diramata a metà aprile, l’Agenzia delle Dogane aveva invitato gli uffici regionali a favorire le procedure di incasso delle somme evase dalle agenzie non autorizzate, scommettendo sul recupero almeno di una parte degli 88 milioni annui previsti dalla legge di stabilità 2011 (legge n. 220/2010). Nel 2011 e nel 2012, secondo i dati resi noti dai Monopoli di Stato, le somme accertate sono state di poco superiori ai 7 milioni di euro. NT/Agipro