Rassegna stampa: Webinair “La ripartenza del Gioco Pubblico” di Gioco News

Rassegna stampa: Webinair “La ripartenza del Gioco Pubblico” di Gioco News

Giovedì 30 aprile alle ore 12.00 il Presidente Agisco Francesco Ginestra parteciperà al “webinair” (convegno organizzato sul web) organizzato dalla testata Gioco News: 

La ripartenza del Gioco Pubblico" Che impatto sta avendo il lockdown sulle imprese del gioco pubblico? Quali gli strumenti idonei e le necessità per ripartire? Come cambierà il modo di fare impresa nel settore dopo il coronavirus? Una serie di domande che l'intera industria del gioco pubblico si sta ponendo in questo momento e che Gioco News vuole provare e mettere insieme, individuando le giuste risposte, in un dibattito con i principali rappresentanti delle categorie che compongono la filiera.

Intervengono (in ordine alfabetico):

  • Geronimo Cardia, Presidente Acadi
  • Domenico Distante, Presidente Sapar
  • Francesco Ginestra, Presidente Agisco
  • Roberto Mazzucato, Presidente Acmi Interactive
  • Italo Marcotti, Vicepresidente Sistema Gioco Italia Confindustria
  • Massimiliano Pucci, Presidente As.Tro

Modera: Alessio Crisantemi, Direttore GiocoNews.it

Per partecipare al webinair andare al seguente link e seguire le istruzioni:

 https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_T8jDck4lRT2C07guOUFDwQ

In aleternativa è possibile seguire l'evento sui canali social del network di Gioco News:

 

Rassegna stampa: AGIMEG intervista Direttore Agenzia Dogane Monopoli Marcello Minenna

Rassegna stampa: AGIMEG intervista Direttore Agenzia Dogane Monopoli Marcello Minenna

Esclusiva, Fabio Felici (dir. Agimeg) intervista Marcello Minenna (dir. Adm): “Pronta una road map per una ripartenza già delineata del settore dei giochi. A breve torneremo alla piena regolarità anche in questo settore”

Come per tutte le istituzioni del nostro paese, anche per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non è certamente un periodo semplice. La gestione di settori come dogane, giochi, tabacchi è molto impegnativa soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria. Ma il settore dei giochi è in grande attesa di sapere se e come potrà avere un futuro e reclamava a gran voce una scesa in campo di Adm. Il direttore di Agimeg Fabio Felici ha posto, al direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna, alcune domande proprio in merito al settore del gioco pubblico. Si tratta della prima intervista rilasciata dal direttore di Adm dedicata esclusivamente al settore del gioco. “Desidero ringraziare – ha dichiarato Fabio Felici – il direttore Minenna per aver accettato il nostro invito in un momento di grande impegno a tutti i livelli”.

Lei viene da esperienze importanti che l’hanno portata anche a confrontarsi con contesti pericolosi come la criminalità organizzata o i fenomeni abusivi della rete. L’accostamento costante del gioco pubblico a realtà di questo tipo, al netto di inchieste come ce ne sono in tutti gli ambiti dove circola del denaro, non le sembra penalizzate?

Ogni settore economico e finanziario gestito e regolamentato dal pubblico può essere oggetto di una concorrenza illecita da parte della criminalità organizzata. E’ evidente che dove gli interessi economici sono maggiori, gli appetiti illeciti saranno più aggressivi. Il punto è proprio fare in modo che la gestione pubblica di questo settore avvenga con la maggiore trasparenza possibile e porre in essere misure forti di contrasto alle iniziative criminali e alle attività illecite.

Il gioco pubblico fa parte dell’intrattenimento, della libera scelta delle persone che possono decidere come passare qualche momento di svago. Ma del gioco come intrattenimento si parla poco. Di chi è la colpa?

Io penso che il gioco non abbia bisogno di pubblicità. E’ parte integrante della nostra cultura, si pensi solo alla “smorfia” dei numeri del lotto, ed un fenomeno comune ad ogni società in qualsiasi parte del mondo. Quello di cui c’è bisogno sono campagne di comunicazione mirate a responsabilizzare chi gioca in modo tale che chi gioca lo faccia consapevolmente. Come Agenzia noi garantiamo che i concessionari del gioco impegnino annualmente parte dei proventi al fine di porre in essere campagne informative mirate a permettere un gioco responsabile e consapevole da parte dell’utenza.

Alcuni lavoratori ed imprese si sono sentiti, in questo periodo di emergenza, abbandonati  da Adm che rappresenta per loro il massimo interlocutore istituzionale. Tutti i settori economici hanno avanzato richieste di aiuto attraverso le istituzioni, associazioni o sindacati che le rappresentano. Ad Adm viene contestato il mancato sostegno in questo grave momento di difficoltà. Le cose stanno davvero così?

E’ evidente che il momento di crisi e difficoltà è generalizzato e non riguarda solo il settore dei giochi. Il turismo, la ristorazione, gli studi medici, il mondo del calcio…vi sono settori importanti dell’economia che sono stati completamente fermati, tra cui il settore dei giochi. ADM seguendo il piano di chiusura del Governo ha gradualmente disposto la chiusura dei giochi che oggettivamente, per motivi tecnico-organizzativi  o per evitare assembramenti,  non potevano essere svolti a causa dell’emergenza. Ora, seguendo sempre le indicazioni del Governo per la fase 2, ha predisposti la riapertura graduale dei giochi, che andranno a riattivarsi come le altre attività. Io penso che sia un grave errore pensare che la crisi debba essere affrontata per settori separati. Siamo tutti sulla stessa barca e insieme ne usciremo, anche con gli aiuti messi a disposizione dal Governo, tra cui numerose proroghe di scadenza di pagamenti dovuti, anche nel settore dei giochi.

C’era grande attesa per la Fase 2 che doveva segnare un ritorno ad una simil normalità ma fino al 18 maggio non si parlerà di ripartenza di attività riguardanti il gioco. Pensa che dopo questa data anche le imprese che si occupano di gioco, in grado di garantire gli standard di sicurezza sanitaria per personali e clienti, possano ripartire? Se si, ripartiranno tutte alle stesso momento?

Noi abbiamo predisposto una road map di ripartenza già ben scandita e delineata. Penso che gli operatori del settore potranno porre in essere per tempo quelle misure necessarie ad una ripresa dei giochi in piena sicurezza. Da parte nostra noi siamo pronti e confido che a breve torneremo ad una piena regolarità anche in questo settore. lp/AGIMEG

Agisco al MEF e ADM: necessari provvedimenti urgenti e specifici di sostegno al settore

Agisco al MEF e ADM: necessari provvedimenti urgenti e specifici di sostegno al settore

Illustre Signor Ministro dell’Economia e Finanza Prof. Roberto Gualtieri

Illustre Signor Sottosegretario di Stato Dott. Pier Paolo Baretta

Illustre Signor Direttore Agenzia Dogane Monopoli Dott. Marcello Minenna

faccio seguito alla precedente nota del 3 aprile con la quale la scrivente Associazione,  rappresentativa delle piccole e medie imprese autorizzate e iscritte nei ruoli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) per la raccolta dei Giochi Pubblici per conto dello Stato, ha chiesto di avere una interlocuzione per apportare un contributo alla definizione delle opportune linee guida sanitarie che consentano la rapida riapertura dei locali di gioco, con la necessaria protezione per i clienti e con i conseguenti aiuti alle imprese affinché possano attuarle.

Ribadendo la disponibilità ad un confronto, la presente per indicare alcuni provvedimenti urgenti e specifici di sostegno alla nostra realtà, nella considerazione che la gran parte della rete rischia di non poter riprendere l’attività quando terminerà il periodo di emergenza decretata dallo Stato per i condivisi motivi sanitari.


Canone concessione e contributo proroga

I Concessionari hanno versato il canone di concessione del primo semestre 2020 (entro il 16 gennaio 2020) e il 50% della “proroga onerosa” disposta dal comma 1 dell’art. 24 del decreto-legge 26 ottobre 2019 n. 124 (entro il 31 dicembre 2020), oltre ad aver dovuto adeguare le garanzie previste dalle convenzioni di concessione. Detti versamenti saranno integrati con il canone di concessione del secondo semestre 2020 (entro il 16 luglio 2020) e con il rimanente 50% della proroga onerosa delle concessioni (entro il 30 giugno 2020).

Considerando che:

  • l’attività di raccolta scommesse è sospesa sin dal 08/03/20 ai sensi dell’art. 2, punto 1 lettera c) del DPCM del 08/03/20; 
  • non è dato ancora sapere quando sarà possibile ricominciare l’attività di raccolta;
  • alla ripresa dell’attività la raccolta non tornerà al livello precedente a causa della sospensione degli eventi sportivi sui quali scommettere, delle misure di contingentamento sociale che ridurranno gli afflussi nei locali di gioco e della crisi economica che ha ridotto sensibilmente la disponibilità dei giocatori;
  • le imprese concessionarie, così come le imprese di gestione che operano per loro conto, si stanno indebitando per  far fronte alla sospensione dell’attività ed ancor di più si indebiteranno per poter adempiere a quanto sarà necessario fare per poter riprendere l’attività in sicurezza,

un primo provvedimento concreto potrebbe essere quello di annullare le scadenze di pagamento di giugno e luglio di canone di concessione e del contributo per la proroga delle concessioni e di disporre che gli importi già versati siano considerati validi fino al 31 dicembre 2021, garantendo così un orizzonte temporale di 18 mesi per far fronte agli impegni assunti e da assumere.


Imposta Unica sulle Scommesse e Prelievo Unico Erariale (PREU) sugli Apparecchi da Divertimento e Intrattenimento (ADI)

I vari provvedimenti sinora emanati non hanno disposto la sospensione né la proroga dei versamenti dell’Imposta Unica sulle scommesse. Per il PREU è stata invece unicamente disposta la sospensione del calcolo forfettario previsto in caso di mancata lettura degli ADI, resosi necessario in seguito dello spegnimento dell’intero parco degli Apparecchi sul territorio nazionale.

Riteniamo sia opportuno prevedere la sospensione  (o perlomeno una congrua rimodulazione) delle aliquote dell’IU e del PREU per l’anno 2020, al fine, anche in questo caso, di dotare della necessaria liquidità le imprese per far fronte alla crisi.


Armonizzazione normativa orari attività raccolta

Considerando che alla ripresa dell’attività di raccolta sarà necessario contingentare gli ingressi nei locali di gioco, è necessario che sia garantita la maggiore operatività possibile, superando i limiti definiti in maniera estemporanea e disomogenea da provvedimenti degli Enti Locali (ad esempio a Roma e Milano l’attività è consentita solo per otto ore al giorno).

È dunque necessaria l’emanazione di una norma nazionale che autorizzi l’attività per lo meno di 16 ore al giorno sull’intero territorio nazionale.


Accesso al credito per le Imprese operanti nel comparto dei Giochi Pubblici

Da tempo gli istituti di credito rifiutano finanziamenti alle imprese che operano nel comparto facendo leva su specifici “codici etici” adottati, pur in presenza di rapporti bancari in essere e della sussistenza dei requisiti finanziari e patrimoniali delle imprese.

È dunque necessaria l’emanazione di una norma nazionale che imponga al sistema bancario di concedere credito alle nostre imprese, ovviamente a fronte delle necessarie ed adeguate verifiche, ma senza una preclusione di natura “etica”.


Restando in attesa di un cortese riscontro, l’occasione è gradita per porgere Distinti saluti.

Francesco Ginestra

Presidente A.GI.SCO. Associazione Giochi Scommesse