COMUNICATO STAMPA AGISCO SU LETTERA APERTA STANLEYBET

COMUNICATO STAMPA AGISCO SU LETTERA APERTA STANLEYBET

Comunicato stampa

Francesco Ginestra, Presidente AGISCO

Stanleybet pretende di sostituirsi alla Corte di Giustizia Europea, alla Cassazione, al Consiglio di stato, al Tar Lazio e, in ultimo, anche ad ADM, annunciando sentenze, decisioni e provvedimenti che dovranno essere presi da questi organi. Attendo di vedere se le loro affermazioni saranno confermate dai fatti.

La “lettera aperta” conferma che la rete dei CTD è cresciuta in maniera esponenziale anche grazie alla pressoché totale assenza di contrasto nelle aule di giustizia nei procedimenti che sono terminati in senso a loro favorevole. In questi procedimenti si è costituita ADM a difesa dell'applicazione della normativa in materia? Si sono costituiti i Ministeri interessati? Si sono costituiti i maggiori operatori di gioco che raccolgono scommesse sportive? Si sono costituite le altre associazioni di categoria? No, o in parte minima ed irrilevante. Forse Stanleybet ha beneficiato di una battaglia facile su un terreno scivoloso e di difficile comprensione per i non addetti ai lavori?

E' auspicabile che la risposta arrivi dalla magistratura che dovrà giudicare la condotta dell'amministrazione concedente.

Nonostante gli investimenti di Stanleybet nell'assistenza legale alla propria rete non autorizzata dallo Stato italiano, l’operatore di CTD non è riuscito ad ottenere un orientamento uniforme e definitivo a sé favorevole. L’azione informativa e legale dell’Associazione e di alcuni operatori autorizzati ADM ha favorito e contribuito all’affermazione di un orientamento, seppur minoritario, che ritiene applicabile la normativa e sanzionabile l'attività dei CTD. L'attività mediatica e di comunicazione della Stanleybet e delle altre società che operano tramite CTD, non impedisce che alcuni gestori di CTD, dopo i provvedimenti delle Questure, decidano di recedere dai contratti di raccolta.

Comprendo che Stanleybet non gradisca i richiami alla giurisprudenza definitiva del Consiglio di Stato che ha chiarito che la modalità operativa tramite CTD non è compatibile con l'art. 88 del TULPS, poiché contrasta con le esigenze di adeguato controllo e spezzetta il sistema di raccolta delle scommesse. Stanleybet pensa forse che il legislatore nazionale potrà rinunciare per il futuro alla licenza di polizia? Vuole ignorare che la Corte Europea ha affermato che la ratio del nostro sistema è la prevenzione della degenerazione criminale?

Vogliamo interrogare sul punto la Direzione Nazionale Antimafia?

Stanleybet persiste nella sua caratterizzante strategia della minaccia che rivolge ai cittadini, agli operatori e alle istituzioni. Aspettiamo di conoscere come termineranno i procedimenti penali avviati nei confronti dei rappresentati della società, su indicazione del Comando Generale della Guardia di Finanza. Nel frattempo Agisco proseguirà sia la propria attività d’informazione che la battaglia in difesa dei legittimi diritti e degli interessi dei Concessionari e Gestori ADM, continuando a pretendere che nel mercato delle scommesse tutti seguano le stesse regole e ottemperanze.  

Approfondimenti:

2014.09.09 – LETTERA APERTA STANLEYBET

2014.09.11 – COMUNICATO STAMPA AGISCO SU LETTERA APERTA STANLEYBET

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Ughi (Snai Servizi): “Discriminazioni o no per la tutela del cittadino il settore delle scommesse non può viaggiare su un doppio binario”

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Ughi (Snai Servizi): “Discriminazioni o no per la tutela del cittadino il settore delle scommesse non può viaggiare su un doppio binario”

Ughi (Snai Servizi): “Discriminazioni o no per la tutela del cittadino il settore delle scommesse non può viaggiare su un doppio binario”

9 settembre 2014 – 12:42

“Chiedo solo che in Italia ci sia un sistema ben definito per le scommesse sportive. Nella battaglia che sto portando avanti sto chiedendo allo Stato di intervenire affinché non esista il doppio regime pubblico e privato. Le risposte, almeno quelle che attendevo, non sono ancora arrivate”. Maurizio Ughi, amministratore unico di Snai Servizi, commenta così ad Agimeg la nota di John Whittaker, ceo Stanleybet. Con la stessa il bookie di Liverpool aveva accusato Agisco di “attaccare il sistema dei ctd, puntando alla destabilizzazione del sistema concessorio”.

“Le mie idee non cambiano, nonostante questa comunicazione così aggressiva da parte di Stanleybet – spiega Ughi -. Non so cosa succederà nel 2016, se lo Stato riuscirà a risolvere il difficile nodo delle scommesse, a venire incontro alle rivendicazioni di Stanley e a risolvere le loro presunte discriminazioni. Io sto solo spronando lo Stato italiano a prendere un indirizzo ben preciso. Nel 2016, nel caso decidessi di aprire un negozio per le scommesse sportive, vorrei avere bene chiara la situazione. Le recenti azioni di Snai Servizi, gli appelli alla politica, servono soprattutto a mettere in luce una distinzione elementare, ovvero tra le scommesse pubbliche e quelle private. Nel primo caso si parla della vendita di un bene pubblico attraverso una disciplina statale, nel secondo si parla di un atto individuale indipendente da quanto regolamentato in Italia. Nessuno vuole portare avanti una battaglia contro i Ctd, ma per la tutela del cittadino è bene stabilire che non può restare in piedi un doppio regime”.
Per quanto riguarda la nota pubblicata da Whittaker, Ughi affronta una questione nel merito. “Mi viene da pensare solo una cosa – conclude Ughi – ma considerando anche la presunta discriminazione, questo mi autorizza davvero ad aprire tutti i punti che voglio?”. cz/AGIMEG

 

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse senza concessione, Ughi (Snai Servizi): “Stanleybet al Tar: solo una mossa pubblicitaria”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse senza concessione, Ughi (Snai Servizi): “Stanleybet al Tar: solo una mossa pubblicitaria”

09/09/2014 Ore 16:00

Scommesse senza concessione, Ughi (Snai Servizi): “Stanleybet al Tar: solo una mossa pubblicitaria“

ROMA – La decisione di Stanleybet di sostenere l`azione legale di Snai Servizi al Tar Lazio "è solo un altro argomento farsi pubblicità e riportare in ballo il fatto che esiste". Questo il pensiero di Maurizio Ughi, amministratore di Snai Servizi, in merito alla lettera inviata da John Whittaker, Ceo di Stanleybet. "Il problema di Stanleybet ora è rappresentato più dagli altri `dirimpettai` (gli altri operatori non autorizzati che hanno una rete di centri sul territorio italiano, ndr) che non dai concessionari di Stato. Si preoccupano della concorrenza degli altri Ctd. Quello che combatto io lo dovrebbero combattere anche loro visto che il tono della lettera mi sembra molto preoccupato".

"Io, a differenza dei proprietari di Stanleybet, mi comporto in maniera diversa – ha spiegato Ughi ad Agipronews – me la prendo con lo Stato italiano che ritengo inadempiente nei confronti dei concessionari italiani, perché prima rilascia concessioni con regime di esclusiva e poi di fatto il regime non esiste. Sto semplicemente rivendicando che non può esistere un doppio regime". "Negli ultimi tempi abbiamo deciso di alzare i toni, scrivendo anche al Presidente Renzi – ha precisato Ughi – perché nel 2016 ci sarà una nuova gara, dunque l`azzeramento della rete e la sua ricostruzione dal punto di vista amministrativo: per questo lo Stato deve fare chiarezza. C`è una legge e non tutti la rispettano, per questo io chiedo chiarezza che è quello che serve a un`impresa e lotterò fin quando lo Stato italiano non si sveglierà da questo torpore e da questa indifferenza".

FP/Agipro 

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse senza concessione: Stanleybet sosterrà azione legale Snai Servizi al Tar Lazio

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse senza concessione: Stanleybet sosterrà azione legale Snai Servizi al Tar Lazio

09/09/2014 Ore 11:17

Scommesse senza concessione: Stanleybet sosterrà azione legale Snai Servizi al Tar Lazio

ROMA – Stanleybet sarà al Tar Lazio a sostenere l`azione di Snai Servizi sulla richiesta avanzata ai Monopoli di Stato di poter raccogliere scommesse senza concessione. E` quanto si legge in una lettera aperta inviata da John Whittaker, Ceo di Stanleybet, a Maurizio Ughi, presidente di Snai Servizi, e Francesco Ginestra, presidente di Agisco.

"Ci saremo anche noi, ad adiuvandum non della vostra singola proposta, ma del fatto che non vi abbiano risposto. Perché almeno una risposta, negativa, ve la meritavate" si legge nella lettera di Whittaker, che ritiene "surreale che mentre noi avremmo voluto e vorremmo, se ci fosse stato e ci fosse oggi consentito, essere concessionari, sembra che Voi, invece, vorreste, se Vi fosse consentito, diventare CTD".

Se il Governo italiano dovesse puntare su nuove norme ancora più restrittive nei confronti dei centri collegati a operatori a Stanleybet, queste saranno "censurate dai Giudici europei e disapplicate dai tribunali italiani. E i CTD si rafforzeranno come fenomeno indipendente, anzicché divenire parte del sistema". Secondo Whittaker "è necessario che le Autorità italiane mantengano lucidità e chiarezza nel perseguimento dell`obiettivo di salvare il sistema concessorio, non di farlo fallire definitivamente". Un obiettivo che non può essere raggiunto condividendo gli obiettivi "con i rappresentati dei Concessionari, con Stanleybet e con altri legittimi rappresentanti dei CTD per trovare una soluzione condivisa, nell`interesse della collettività, non di Maurizio Ughi e Francesco Ginestra".

RED/Agipro

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Qui il testo integrale della Lettera Aperta: 2014.09.09 – LETTERA APERTA STANLEYBET

RASSEGNA STAMPA – AGIPRO : Giochi, Agisco: “Azione coordinata per estirpare dall`Italia centri non autorizzati

02/09/2014 Ore 12:40

Giochi, Agisco: “Azione coordinata per estirpare dall`Italia centri non autorizzati“

ROMA – Le istituzioni e le autorità italiane, a partire dall`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, devono al più presto avviare una collaborazione per contrastare in maniera efficace i centri scommesse non autorizzati, estirpandoli dal territorio nazionale. E` quanto chiede l`associazione Agisco (Associazione Giochi Scommesse), in un comunicato stampa che ripercorre le recenti pronunce dei tribunali e le notizie di cronaca relative alla presenza di punti gioco collegati a operatori esteri non autorizzati.
Solo con un`azione coordinata e incisiva “il mercato potrà conoscere la sua reale dimensione e il suo valore – si legge nel comunicato – e sarà possibile consentire agli operatori nazionali ed internazionali di fare adeguate e ponderate valutazioni di investimento in vista del nuovo assetto del 2016“.

L`ultima pronuncia del Consiglio di Stato, ricorda Agisco, ha ribadito la legittimità del sistema italiano, che prevede una concessione ministeriale e un`autorizzazione di polizia. “In questo contesto, ancora caratterizzato da persistenti contrastanti giurisprudenziali e conseguente incertezza del diritto, è necessario e indifferibile, come più volte invocato da questa Associazione, che a partire da ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), tutte le istituzioni e autorità preposte, a livello centrale e periferico, diano vita al già auspicato coordinamento e collaborazione operativa affinché l`attività dei CTD venga efficacemente contrastata ed estirpata dal territorio nazionale“.
RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – MILANO FINANZA : INTERVISTA MAURIZIO UGHI

RASSEGNA STAMPA – MILANO FINANZA : INTERVISTA MAURIZIO UGHI

CHI VI HA AUTORIZZATO A TENER BANCO?

di Maria Elena Zanini

Articolo in PDF qui Milano Finanza 30 agosto

Immagini di comprare una borsa Prada da un ambulante per strada. Lei sa che la borsa è contraffatta e soprattutto sa che sta facendo qualcosa di illegale. Per le scommesse purtroppo non è così: chi entra in un centro di scommesse non autorizzato, non se ne accorge e non sa di non essere per nulla tutelato dalle norme statali”. 

A dirlo è Maurizio Ughi, ex patron di Snai attualmente vicepresidente di Agisco, l'associazione che rappresenta una trentina di agenzie per un totale di circa 3 mila negozi di scommesse autorizzati in Italia. Sì perché negli ultimi anni il numero di punti vendita al di fuori di legge e regole è aumentato notevolmente. Una rilevazione fatta da alcuni concessionari ha messo in evidenza come negli ultimi due anni il numero dei punti scommesse senza autorizzazione in Italia sia passato da 3.865 a 4.904, con un incremento del 21% dell'offerta irregolare e con un mancato guadagno per le casse dello Stato di circa 530 milioni di euro. Secondo le stime di Confindustria Sistema Gioco Italia elaborate da Agipronews in alcune regioni, il rapporto tra centri non autorizzati punti legali ha addirittura superato la parità. Per esempio in Puglia, nel giro di due anni, il numero dei centri non autorizzati è quasi raddoppiato (da 561 a 1.098), mentre in Lombardia si è passati dai 72 punti irregolari del 2012 ai 121 di quest'anno. L'Umbria ha visto un aumento dell'83 % dell'offerta di scommesse non autorizzate: i sei centri censiti nel 2012 sono diventati nel frattempo 11.

"Il punto è che questi centri non rispondono alle regole dello Stato, il che significa che fanno le proprie regole e che potenzialmente potrebbero cambiarle da un giorno all'altro”. Il gioco in Italia è regolamentato dal Monopolio quindi tutte le giocate vanno a finire in un cervellone informatico centrale, gestito da Sogei, che le monitora. Gli altri, secondo Ughi, non danno le stesse garanzie. “Possono essere operatori internazionali che vantano diritti ad operare in Italia senza concessione, grazie a sentenze ottenute in ambito comunitario; oppure operatori italiani che operano in Italia, ma che hanno creato società a Malta o in Austria e che sostengono di poter operare sul suolo italiano, rifacendosi alle regole dei Paesi d'origine”.

Tutto ciò concorre alla creazione di una vera e propria rete parallela di gestione delle scommesse e dei giochi, con un danno diretto allo Stato sia per il mancato pagamento delle imposte sia per il mancato pagamento degli oneri concessori. “Lascia perplessi che lo Stato non faccia nulla, nonostante lui per primo subisca un danno. Sembra quasi che ci sia una sorta di acquiescenza e di passiva accettazione”. Una situazione che per l'erario significa una diminuzione degli introiti del settore e per gli operatori legali rappresenta una diretta concorrenza sleale, che aggiunge un elemento di rigidità nella gestione aziendale per i costi di funzionamento. “Senza contare la scarsa tutela per il consumatore”, aggiunge Ughi. Ecco perché Snai Servizi ha deciso di coinvolgere direttamente Matteo Renzi, perché il presidente del consiglio intervenga sulla questione. “Ora aspettiamo una sua risposta”.

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Giochi, Monopoli: nel 2014 piano da 1,2 milioni di controlli contro gioco minorile e CTD

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Giochi, Monopoli: nel 2014 piano da 1,2 milioni di controlli contro gioco minorile e CTD

18/08/2014 Ore 11:02

Giochi, Monopoli: nel 2014 piano da 1,2 milioni di controlli contro gioco minorile e CTD

ROMA – Un milione e duecentomila controlli, con un potenziamento dell`attività di intelligence e un ampio ricorso all`informatica, con l`obiettivo di aumentare il livello di vigilanza e di presidio anche nel settore dei giochi: è quanto prevede il piano d`azione 2014 dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, allegato alla convenzione siglata a fine luglio con il Dipartimento delle Finanze. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, si partirà con il tutoraggio per i grandi concessionari: l`obiettivo è arrivare a un 10% quest`anno, salire al 30% nel 2015 ed essere in grado nel 2016 di accompagnare e assistere nei loro obblighi fiscali e concessori almeno il 50% dei concessionari. In primo piano ci saranno poi i 12 mila controlli previsti dal decreto Balduzzi contro il gioco minorile, nonché i 9 mila controlli che dovranno verificare il corretto funzionamento delle slot cui si dovranno aggiungere le verifiche di almeno il 20% delle autocertificazioni richieste per l`iscrizione nel registro degli operatori di gioco degli apparecchi da divertimento e da intrattenimento. A questi si devono sommare almeno 4mila controlli sugli esercizi che effettuano la raccolta delle scommesse. Nel mirino potrebbero finire soprattutto i centri trasmissione dati (Ctd) non autorizzati alla raccolta delle puntate, alla riscossione delle poste di gioco e alla liquidazione delle vincite. Fenomeno finito al centro anche di una campagna di stampa lanciata dal presidente di «Snai servizi», Maurizio Ughi, che dopo aver scritto una lettera al premier Matteo Renzi, ha inviato una nuova missiva anche alla moglie di Renzi, per sottolineare come gli operatori autorizzati vivono tra regole incerte e concorrenza sleale di una rete parallela che «non è obbligata a rispettare le regole» e «provoca un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni di euro». E che il settore sia all`attenzione dell`amministrazione lo dimostra anche il piano del Governo sulla lotta all`evasione dove ben tré dei 19 profili a rischio illeciti (evasione dell`imposta unica, evasione del Preu e operazioni di gioco con soggetti privi di concessione) sono riconducibili all`area del gioco. RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Giochi, Gdf: «Nel periodo estivo quasi 1.500 controlli: chiusi 150 punti scommesse non autorizzati»

06/08/2014
Giochi, Gdf: «Nel periodo estivo quasi 1.500 controlli: chiusi 150 punti scommesse non autorizzati»

ROMA – Sono 1.486 gli esercizi e le sale scommesse controllate dalla Guardia di Finanza durante il periodo estivo, in ottemperanza «al piano straordinario di contrasto al gioco illegale avviato in occasione degli ultimi mondiali di calcio ed ultimato ieri» recita il bollettino della Gdf diffuso oggi. Le Fiamme Gialle, in collaborazione con l`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno contestato 309 violazioni, sequestrato 57 slot e totem da gioco illegali, chiuso 150 punti per la raccolta di scommesse non autorizzati e denunciato 235 responsabili all`autorità giudiziaria; 74 sono, invece, le violazioni contestate sul piano amministrativo. I controlli – spiega la Gdf – sono stati indirizzati principalmente verso esercizi ubicati vicino ai punti di ritrovo dei giovani ed hanno riguardato anche la verifica del possesso delle autorizzazioni amministrative, dell`integrità degli apparecchi da gioco e del collegamento alla rete telematica dei Monopoli. Sono state sette le violazioni al divieto di gioco per i minori: alcuni sono stati trovati a giocare o a scommettere, altri erano entrati in aree destinate a giochi con vincite in denaro, dove l`ingresso è vietato a chi ha meno di 18 anni.

Gli illeciti maggiormente riscontrati durante i controlli su giochi e scommesse della Guardia di Finanza durante il periodo estivo sono stati la raccolta abusiva «di scommesse sportive mediante agenzie clandestine per conto di allibratori esteri privi di autorizzazione», l`alterazione e la manomissione degli apparecchi da gioco, l`installazione illecita di “totem“ (apparecchi forniti di un computer mediante il quale, in violazione delle leggi vigenti in materia, è possibile accedere via internet, ad una vasta gamma di giochi presenti sul web e non autorizzati in Italia) e l`offerta di lotterie internazionali vietate nel territorio italiano. I controlli effettuati hanno riguardato centri scommesse e sale giochi in tutto il territorio nazionale con l`obiettivo di salvaguardare le entrate erariali e, soprattutto, «tutelare i consumatori da proposte di gioco non gestite dallo stato» dice il report della Gdf. Il caso più singolare scoperto dalle Fiamme Gialle, però, è stato quello riportato dai finanzieri di Nola, che hanno rilevato la presenza di monete false in alcune slot machine. Le successive indagini hanno poi permesso di individuare i «giocatori falsari» e scoprire una zecca clandestina specializzata nella produzione di monete da 1 euro in un capannone di Casalnuovo di Napoli. FP/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Delega Fiscale, Legnini (Sottosegretario Economia): “Prima stesura entro ottobre, ma necessaria consultazione a livello comunitario“

06/08/2014 Ore 14:23

Delega Fiscale, Legnini (Sottosegretario Economia): “Prima stesura entro ottobre, ma necessaria consultazione a livello comunitario“

ROMA – “Abbiamo incardinato i lavori al testo ma i tempi non saranno celeri“. Così il sottosegretario all`Economia con delega ai giochi, Giovanni Legnini, in un`intervista a ItaliaOggi, parlando dei decreti attuativi della delega fiscale. Tra la stesura del testo e il primo passaggio in Consiglio dei ministri correranno due fasi di consultazione. “Prima di elaborare una bozza di testo – ha sottolineato Legnini – dovremo avviare ai primi di settembre una fase di consultazione interna durante la quale gli addetti ai lavori si confronteranno con i rappresentanti delle associazioni del settore. Fatto questo daremo vita alla prima bozza di testo con la quale potrà essere avviata la seconda fase di consultazione, quella a livello comunitario la cui durata è, però, incerta. Sono molti i soggetti con cui dovremo confrontarci perché la materia dei giochi è oggetto di problemi di concorrenza a livello comunitario e, a questo – ha concluso Legnini – si aggiunge il fatto che molti degli operatori del settore sono stranieri. Contiamo, però, di avere una prima stesura completa del dlgs entro ottobre“. FP/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Ippica, Castiglione (Mipaaf): “Ministeri al lavoro per riforma del settore“

06/08/2014 Ore 18:30

Ippica, Castiglione (Mipaaf): “Ministeri al lavoro per riforma del settore“

ROMA – Al via il lavoro congiunto di Mipaaf e Mef per la messa a punto della riforma dell`ippica, in attuazione della delega fiscale che prevede, tra l`altro, l`istituzione un nuovo soggetto che dovrà promuovere lo sviluppo del settore. E` quanto comunica il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali attraverso una nota.

A tal proposito, – aggiungono dal Mipaaf – oggi presso il Palazzo dell`Agricoltura, c`è stata una riunione fra il Sottosegretario all`Economia, Giovanni Legnini, il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, il Direttore dell`Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi e i dirigenti dei dicasteri. La riforma, hanno ribadito Castiglione e Legnini, non toccherà solo l`aspetto fiscale ma vuole affrontare tutte le problematiche del settore ippico, puntando sulla riforma e lo sviluppo dell`intera filiera. A settembre – comunicano infine dal Mipaaf – sarà avviata una fase di “ascolto“ con una consultazione pubblica che coinvolgerà tutti i soggetti della filiera coinvolti nella riforma con l`obiettivo di raccogliere proposte e suggerimenti degli operatori per poi passare alla fase della stesura del decreto delegato.

RED/Agipro

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