Circolare – 2012115 – 2015.12.31 – Politica – Gestori Snai modifica contratto AWP

Circolare – 2012115 – 2015.12.31 – Politica – Gestori Snai modifica contratto AWP

Nell'area riservata del sito www.assoagisco.it é stata pubblicata la circolare  2012115 – 2015.12.31 – Politica – Gestori Snai modifica contratto AWP, il cui testo si riporta di seguito:

GESTORI SNAI
MODIFICA CONTRATTO RACCOLTA AWP

Gentile Associato, caro collega,

Mi riferisco alla circolare SNAI  n. 1224315 relativa  alla revisione dell’aggio spettante al Gestore per la raccolta delle giocate sulle macchine da intrattenimento denominate “AWP”.
Ho rappresentato all’attuale amministratore delegato Fabio Schiavolin che modifiche agli accordi contrattuali non possono essere assunte unilateralmente.
Abbiamo quindi convenuto di negoziare le nuove condizioni, divenute necessarie a seguito dell’approvazione delle norme sui giochi nella legge di stabilità 2016, in una prossima riunione che dovrà tenersi entro il 15 gennaio, data entro la quale il  gestore è obbligato a versare le somme dovute a SNAI per i saldi di gioco riguardanti gli apparecchi da intrattenimento.
A seguito dell’incontro entro la data suddetta, confido nell’invio di nuova comunicazione  congiunta o comunque concordata con AGISCO. Da quanto esposto consiglio pertanto di non firmare la nota di SNAI avente ad oggetto “legge di stabilità 2016 – variazione PREU”, anche in considerazione che, contrariamente a quanto indicato da Snai, lo svolgimento dell’attività di raccolta non può costituire accettazione del contratto
Colgo l’occasione per augurarTi i miei più sinceri Auguri di Buon Anno.
Un cordiale saluto.

Francesco Ginestra

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): “Con la Stabilità lo Stato ammette la non volontà di risolvere il problema delle doppia rete. Il bando di gara darà vita comunque a contenziosi”

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): “Con la Stabilità lo Stato ammette la non volontà di risolvere il problema delle doppia rete. Il bando di gara darà vita comunque a contenziosi”

Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): “Con la Stabilità lo Stato ammette la non volontà di risolvere il problema delle doppia rete. Il bando di gara darà vita comunque a contenziosi

 “Ogni anno per i giochi c’è un momento – la legge di Stabilità – di forte instabilità. Se lo Stato riordinasse definitivamente il settore dovrebbe rinunciare alla possibilità di fare cassa con i giochi”.

Maurizio Ughi, AD di Obiettivo 2016, non nasconde il profondo disappunto per le norme della Stabilità che dovrebbero gettare le basi per il riordino del settore: “Le istituzioni, ogni volta che devono fare un annuncio sulla situazione del settore, fanno un’analisi perfetta di quali siano i problemi. Poi però non trovano le soluzioni adeguate” commenta a Agimeg. “Io credo che ormai il problema della doppia rete lo Stato non lo voglia risolvere, perché dalla confusione riesce a fare cassa”. E in particolare sull’adesione che avrà la sanatoria non dà anticipazioni: “Difficile dirlo. Ma bisogna considerare che gli operatori paralleli vanno al traino delle battaglie condotte da un bookmaker in particolare – Stanley, NdR – che è l’unico che finora si è dimostrato in grado di portare avanti un simile contenzioso. Anche qualora tutti gli altri sanassero, se l’ideatore del contenzioso non lo fa, nasceranno altri bookmaker paralleli sulla stessa scia”:

E Stanley ha già annunciato che non parteciperà alla sanatoria, visto che ritiene di non avere alcuna situazione irregolare da sanare: “da quello che capisco dei ragionamenti che ha fatto Stanley, parteciperà alla gara ma non alla sanatoria. Le possibilità a questo punto sono due: o lo ammetto o non lo ammettono alla gara. Nel primo caso, saranno gli altri bookmaker ex-paralleli a impugnare il bando, visto che loro hanno dovuto aderire alla sanatoria. Nel secondo sarà Stanley a farlo, e può darsi che nel tempo ottenga una vittoria a livello comunitario”.

Ughi lancia quindi la proposta di un accordo, non solo con gli operatori paralleli discriminati, ma anche con i concessionari che hanno subito una concorrenza irregolare che lo Stato non è riuscito a eliminare. L'obiettivo è che "chi vanta dei diritti lesi rinuncerà a farli valere, e da quel punto si potrà partire con il piede giusto. Non ci sono altre soluzioni" dice a Agimeg. "Lo Stato è stato condannato più volte dalla CGE a rimuovere i provvedimenti discriminatori. Nelle gare successive lo ha fatto, ma probabilmente non è riuscito a rimuovere i disagi in precedenza creati. Adesso si accinge a dare vita al codice dei giochi su queste basi, ma per avere una base di partenza solida, si deve rimuovere tutto quello che di non solido si è creato finora".

I problemi sono due. Da un lato i costi: "Questi accordi nel futuro genereranno cassa, ma nell'immediato provocheranno un esborso. Non si tratta certo di grosse cifre,  i concessionari saranno favorevolissimi a trovare un punto di incontro". Dall'altro, "Lo Stato deve fare un atto di umiltà e ammettere i propri errori". Secondo Ughi, gli operatori, regolari e non, sono i primi a auspicare una simile soluzione: "Per le aziende è meglio un cattivo accordo, una via di mezzo o anche meno, che non l'incertezza perenne". E non c'è un problema di tempi: "La gara è di diritto subordinata all'accordo con gli enti locali che deve essere siglato entro il 30 aprile. Per inciso, occorre vedere se le istituzioni saranno in grado di rispettare questo termine, altrimenti sarà necessaria una proroga tecnica. In ogni caso, lo Stato può contemporaneamente portare avanti le trattative con gli operatori. Oltretutto si tratta di poche decine di soggetti, non sono le migliaia  di Comuni con cui deve discutere delle distanze minime. E' sicuramente una trattativa più facile".

Ughi respinge infine l'idea che la soluzione che prospetta sia molto simile a quella che da tempo suggerisce la StanleyBet: "Io resto dell'idea che serva la concessione di Stato, visto il timore che circonda i prodotti di gioco, è utile che vengano commercializzati sotto la garanzia dello Stato". Ma poi aggiunge: "bisogna partire dall'analisi di quello che è successo negli ultimi anni, e dalla situazione che si è determinata. Ovvero un sistema che non garantisce regole uguali per tutti. L'unica soluzione a mio avviso è l'accordo transattivo".

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Legge di stabilità, via libera del Senato: nessuna modifica alle norme sui giochi

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Legge di stabilità, via libera del Senato: nessuna modifica alle norme sui giochi

22/12/2015 | 17:23

Legge di stabilità, via libera del Senato: nessuna modifica alle norme sui giochi

ROMA –  Via libera del Senato alla fiducia sulla legge di Stabilità. I voti favorevoli sono stati 162, i no 125. L’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato la fiducia sul testo della manovra, identico a quello licenziato la scorsa settimana dalla Camera, che conteneva alcune modifiche relative alle norme sui giochi.

LE NORME SUI GIOCHI

AUMENTO PREU SU SLOT E VLT – La legge di stabilità 2016 prevede un aumento del prelievo sulle VLT al 5,5% e sulle slot al 17,5%, con la percentuale destinata alle vincite (pay-out) fissata in misura non inferiore al 70%.

TASSA DA 500 MILIONI ABROGATA –  La tassa da 500 milioni prevista dalla manovra dello scorso anno è stata abrogata; per il 2015, la quota in capo a ciascun concessionario si dividerà in maniera proporzionale al compenso effettivamente trattenuto dai singoli operatori della filiera (concessionari, gestori ed esercenti), come stabilito sulla base dei relativi accordi contrattuali.

APPARECCHI SCOLLEGATI E TOTEM – Inasprite le sanzioni per chi gestisce slot non collegate al totalizzatore di Sogei e “totem” telematici. Nel primo caso, i titolari degli esercizi in cui sono installati gli apparecchi non regolari – e i proprietari di questi ultimi – saranno multati con una sanzione di 20mila euro. Analoga stangata per chi possiede e per chi ospita nel proprio locale i “totem” telematici, apparecchiature che consentono il collegamento con siti web non autorizzati e premiano i giocatori con il meccanismo dei giochi promozionali (senza premi in denaro), aggirando così le norme in vigore per le slot autorizzate: la sanzione sale fino a 100mila euro per il titolare della piattaforma web.

SANATORIA CTD – Le agenzie di scommesse collegate ai bookmaker esteri che non hanno aderito alla sanatoria prevista dalla manovra 2014 hanno un’altra possibilità per regolarizzare la propria posizione, versando una tantum di 10mila euro e l’imposta unica pregressa. Con questa norma, si prevede di agire sugli operatori senza licenza che abbiano una “stabile organizzazione” nel nostro Paese, tramite gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate: i centri pagheranno – oltre all’imposta unica anche per l’attività pregressa accertata e le relative sanzioni – anche un extraprelievo. E’ previsto un intervento degli “intermediari finanziari” – dunque banche e istituti di credito – sui versamenti dei centri verso gli operatori esteri: dove è verificata la “stabile organizzazione” verrà applicata una “ritenuta d’acconto pari al 25 per cento” sugli importi “generalmente pagati con carte di credito e bonifici internazionali” dai gestori dei punti alle società estere. Le attività svolte dai gestori potranno "essere desunte dai dati, dalle notizie e dalle informazioni comunicate dalla Guardia di finanza".

GARA SCOMMESSE – Con una gara da svolgere dal 1° maggio, saranno assegnate le concessioni – della durata di nove anni – di 10 mila agenzie di scommesse (con base d’asta non inferiore a 32 mila euro) e di 5 mila corner (con base d’asta di 18mila euro), di cui solo mille potranno essere installati “in bar ed esercizi similari” che hanno come attività principale “la somministrazione di alimenti e bevande”. Per evitare interruzioni della raccolta, è prevista la proroga degli attuali concessionari di scommesse e Bingo fino alla firma delle nuove convenzioni siglate dopo il termine delle procedure di gara.  

(Nota: la proroga è prevista ove l’attuale concessionario faccia domanda di partecipazione al nuovo bando)

GARA BINGO E GIOCO ONLINE – Nel 2016 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli effettuerà una gara per l’attribuzione di 210 concessioni per il bingo con una soglia minima da 350 mila euro, per un totale una tantum di 73,5 milioni. La legge di stabilità prevede anche che "la gara per il gioco online sia bandita per l’attribuzione di 120 concessioni" con base d’asta pari a 200 mila euro. Il Governo prevede di incassare 24 milioni una tantum.

ACCORDO CON ENTI LOCALI – Per risolvere il conflitto normativo tra Stato ed enti locali, la legge di stabilità prevede che, entro il 30 aprile 2016, in sede di Conferenza unificata, siano “definite le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e prevenire il rischio di accesso dei minori di età”. Gli accordi nella Conferenza unificata “sono recepiti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti”.

PUBBLICITA’ – Stretta sulla pubblicità dei giochi, che sarà effettuata “tenendo conto dei principi previsti dalla raccomandazione della Commissione Europea del 14 luglio 2014”, i cui criteri per l’attuazione dovranno essere individuati entro 4 mesi con decreto del MEF da adottare, di concerto con il Ministro della salute, sentita l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. E’ vietata la pubblicità “nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste” dalle 7 alle 22, ad esclusione dei “media specializzati individuati con decreto del MEF, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico” e “le lotterie nazionali ad estrazione differita”, oltre alle “forme di comunicazione indiretta derivanti dalle sponsorizzazioni nei settori della cultura, della ricerca, dello sport, nonché nei settori della sanità e dell’assistenza”. Le violazioni – da 100mila a 500mila euro – saranno “irrogate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni” nei confronti del “soggetto che commissiona la pubblicità, al soggetto che la effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale essa è diffusa”.

SANZIONI DEL DL ABRUZZO – Le sanzioni previste dal decreto Abruzzo saranno applicate "esclusivamente ai concorsi a premio per i quali è stata accertata la coincidenza con attività di gioco riservate allo Stato o l’elusione del monopolio statale". Tali norme "si applicano anche alle sanzioni già irrogate, ma non definitive al momento dell’entrata in vigore della presente legge, in quanto non impugnate o ancora suscettibili di impugnativa".

CAMPAGNE SU GIOCO PATOLOGICO – Il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, anche attraverso l’utilizzo dei propri siti web, predisporrà "campagne di informazione e sensibilizzazione sui fattori di rischio connessi al gioco d’azzardo, al fine di aumentare la consapevolezza sui fenomeni di dipendenza correlati, nonché sui rischi che ne derivano per la salute, fornendo informazioni sui servizi predisposti dalle strutture pubbliche e del terzo settore per affrontare il problema della dipendenza da gioco d’azzardo".

RIDUZIONE E SOSTITUZIONE APPARECCHI – La legge di stabilità prevede una progressiva riduzione del 30% delle slot nei prossimi anni. Il processo tecnologico di trasformazione dalle attuali slot alle cosiddette AWP 3 "da remoto si potrebbe realizzare nell’arco di due anni, a partire dal gennaio 2017, per concludersi nel 2019. "Al fine di semplificare il processo di certificazione dei sistemi del gioco", le modalità di certificazione di slot e VLT saranno uniformate.

TASSAZIONE SUL MARGINE – Dal 1° gennaio 2016, sulle scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, si applicherà la tassazione sul margine (la differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte): in particolare, l’imposta unica sarà fissata al 18% nei punti fisici e al 22% per l’online. Si allinea al 20% la tassazione sul margine per poker a torneo, skill games e bingo online, che finora erano tassati al 3% della raccolta. A partire dal 2017, anche per il bingo a distanza la tassazione sul margine sarà allineata al 20%.

FONDI A DISABILI E DIPENDENZE – Le maggiori entrate derivanti dalle norme sui giochi serviranno a finanziare un fondo da 70 milioni di euro per l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali”. Inoltre, per “garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico (GAP), sarà un fondo da “50 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016” che si aggiunge ai 50 milioni di euro già assegnati dalla manovra dello scorso anno.

CESSIONE RETE – Abrogata infine la norma che prevede la cessione gratuita della rete di gestione e raccolta del gioco all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, al termine del periodo di concessione. Tale norma – che era stata introdotta per evitare una “carenza” di servizio di raccolta e di “presidio” di ordine pubblico e sicurezza – avrebbe potuto costituire un ostacolo alla partecipazione alle prossime gare per le scommesse, bingo e gioco a distanza. MSC/Agipro   

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