RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS Caso Poker 2, Avv. Sambaldi: “Norma penale applicabile alla luce dei principi Ue e dell`esigenza di prevenire la degenerazione criminale”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS Caso Poker 2, Avv. Sambaldi: “Norma penale applicabile alla luce dei principi Ue e dell`esigenza di prevenire la degenerazione criminale”

31/07/2014 Ore 10:10

Caso Poker 2, Avv. Sambaldi: "Norma penale applicabile alla luce dei principi Ue e dell`esigenza di prevenire la degenerazione criminale"

ROMA – E` fissata per il 26 novembre l`udienza per i 27 rinviati a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse, nell`ambito dell`inchiesta denominata "Poker 2", che riguarda un giro di scommesse non autorizzate da centinaia di milioni di euro e che si svolgeva in tutto il territorio nazionale attraverso il collegamento tra il quartier generale del bookmaker Goldbet – in Austria – e oltre 500 agenzie. La notizia, già apparsa nei giorni scorsi sui quotidiani locali, è confermata dall`avvocato Chiara Sambaldi, difensore delle parti civili Snai Spa e Agìsco (già Assosnai).

Gli imputati sono accusati di "essersi associati tra loro al fine di commettere il delitto di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse raccolte in via telematica sul territorio nazionale attraverso una rete di agenzie affiliate al bookmaker estero Goldbet", sprovvisto dell`apposita autorizzazione rilasciata dai Monopoli, "fornendo ai titolari delle agenzie consulenza giuridica, assistenza tecnica per l`effettuazione del gioco ed assistenza informatica per aggirare i tentativi operati dalla stessa Amministrazione di impedire l`accesso al sito che funge da interfaccia grafica della piattaforma informatica utilizzata per la raccolta e la gestione delle scommesse effettuate sul territorio nazionale", si legge nell`ordinanza del 14 luglio. 

"Emerge il dato significativo del coinvolgimento, nella struttura organizzativa della società austriaca che accetta le scommesse e nella gestione di numerosi centri dislocati in diverse parti del territorio nazionale, di persone legate alla criminalità organizzata e della funzione strumentale svolta dai centri stessi relativamente al reato di riciclaggio di denaro di provenienza illecita", spiega l`avvocato Sambaldi.

"Relativamente agli esiti del processo, occorrerà vedere se l`impianto accusatorio incentrato sulle intercettazioni telefoniche troverà conferma e quale sarà l`impatto della questione di compatibilità della normativa nazionale con i principi Ue sulla applicazione della norma penale che sanziona la raccolta abusiva di scommesse", continua, mentre, "relativamente agli scenari futuri, non risultano precedenti di condanne definitive per associazione a delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse a carico dei fondatori e co-fondatori di società estere per lo più di proprietà italiana operanti tramite centri intermediari (CTD o CED), ma vi è notizia di altro procedimento penale pendente nella fase delle indagini preliminari presso la Procura di Roma nei confronti dei vertici della società anglomaltese Stanleybet, indagati per il reato associativo", aggiunge l`avvocato.

"Per il futuro non si possono, pertanto, escludere ulteriori contestazioni in tal senso (vista anche la moltitudine di operatori in particolare maltesi attivi e strutturati oggi sul mercato), fino a quando la legittimità del sistema concessorio-autorizzatorio continuerà ad essere confermata dalla Corte di Giustizia Ue e la norma penale riuscirà` pur a fatica a trovare applicazione, non configurandosi violazione dei principi Ue da parte della normativa nazionale disciplinante la procedura di gara per l`assegnazione delle concessioni". RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse: Sul Tg5 servizio sulla questione rete legale e rete parallela

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG –  Scommesse: Sul Tg5 servizio sulla questione rete legale e rete parallela

Scommesse: Sul Tg5 servizio sulla questione rete legale e rete parallela

25 luglio 2014 – 13:48

La lettera aperta che l’amministratore di Snai Servizi Maurizio Ughi ha inviato – pubblicandola sui maggiori quotidiani nazionali – al Premier Matteo Renzi per sollecitare un intervento contro la rete parallela delle scommesse ha attratto l’attenzione del TG5. Nell’edizione di questa mattina delle 8.00 è stato trasmesso un servizio, con due interviste allo stesso Maurizio Ughi, e al presidente dell’associazione AGISCO, Francesco Ginestra. “Lo Stato ha perso il controllo del territorio sui negozi di gioco. Questo crea una pericolosa discriminazione nei confronti del consumatore finale che non è tutelato” ha spiegato Ughi, ricordando di aver chiesto più volte l’intervento delle Istituzioni. “Gli operatori autorizzati dallo Stato devono avere una concessione e rispondere a dei requisiti pubblici, e devono ottemperare a dei regolamenti studiati per proteggere il consumatore finale, quelli senza concessione non hanno di fatto nessun obbligo” ha spiegato ancora. Per Ginestra invece, “C’è il rischio che oltre 100mila posti di lavoro vadano via, che tante aziende chiudano. La rete pubblica non è difesa dall’ADM che dovrebbe intervenire in maniera energica per impedire il danno che essa stessa ha riconosciuto, ovvero la perdita di un gettito erariale per 500 milioni di euro l’anno”. lp/AGIMEG

http://www.agimeg.it/?p=44864

RASSEGNA STAMPA – LANCI AGENZIA SU COMUNICATO STAMPA AGISCO

JAMMA.IT

Ginestra (Pres. Agisco) : “Le parole spese al vento di Giorgio Sandi”

(Jamma) L’Amministratore Delegato di SNAI S.p.A. dott. Giorgio Sandi ha dichiarato, riferendosi alle mie dichiarazioni “vedere questa cosa sui giornali è stata una stupidaggine”. Di stupidaggini, nella mia vita e nella mia attività posso averne anche fatte, ma mai ho detto o scritto delle falsità.

Trovo incredibile che il dott. Sandi affermi, oggi, di non conoscere l’Associazione che presiedo, in quanto non solo la conosce da sempre – da quando si chiamava S.N.A.I (Sindacato Nazionale Agenzie Ippiche) poi Assosnai ora AGISCO – ma con essa, Egli e la Sua struttura ci dialogano costantemente. Egli era addirittura presente all’Assemblea dell’Associazione del 10 dicembre 2013 presso la sede di Confcommercio, quando l’allora Assosnai – alla presenza di ADM, delle Istituzioni e della Stampa – ha semplicemente mutato la propria denominazione in AGISCO – Associazione Giochi Scommesse.

Voglio comunque ribadire che l’obiettivo di AGISCO è far si che SNAI possa guardare con serenità al futuro – a maggior ragione fintanto questo futuro coinvolgerà anche i Gestori che AGISCO rappresenta – e quindi, come sempre, AGISCO è pronta a un dialogo costruttivo basato però su fatti concreti e proposte quantificabili e misurabili, non su parole spese al vento.

Guarda caso AGISCO è divenuta una “associazione sconosciuta” nel momento in cui, dopo numerosi tentativi formali e documentati, ha deciso di rendere pubblica l’azione di rivendicazione dei diritti dei propri Associati.

Per ultimo, in merito alle affermazioni del dott. Sandi sulla conduzione di SNAI da parte della “vecchia gestione”, invito chiunque ne abbia voglia a consultare i dati di bilancio pubblici – presenti anche sul sito SNAI – del 2010 (ultimo bilancio approvato dalla “vecchia gestione”) e quelli del 2013: i dati parlano chiaro e non hanno bisogno di ulteriori commenti.

GIOCO NEWS

Ginestra (Agisco): “Rivendicazione legittima dei nostri diritti, aperti a dialogo con Snai”

Non si placano le polemiche tra il sindacato degli operatori di scommesse Agisco e il concessionario Snai, dopo il botta e risposta tra il presidente dell'organismo, Francesco Ginestra, e l'amministratore delegato della società Giorgio Sandi. E dopo le ultime parole di qeust'ultima, ora è Ginestra a voler chiarire la posizione, ribadendo la legittimità della propria azione sindacale: “Voglio ribadire che l’obiettivo di Agisco è far si che Snai possa guardare con serenità al futuro – a maggior ragione fintanto questo futuro coinvolgerà anche i gestori che Agisco rappresenta – e quindi, come sempre, siamo pronti a un dialogo costruttivo basato però su fatti concreti e proposte quantificabili e misurabili, non su parole spese al vento”.

Agisco, aggiunge Ginestra, “E' divenuta una 'associazione sconosciuta' agli occhi di Sandi (riferendosi alle richeiste di Sandi di approfondire la conoscenza dell'organismo, Ndr) nel momento in cui, dopo numerosi tentativi formali e documentati, ha deciso di rendere pubblica l’azione di rivendicazione dei diritti dei propri Associati”.

E ancora: “Per ultimo, in merito alle affermazioni del dottor Sandi sulla conduzione di Snai da parte della 'vecchia gestione', invito chiunque ne abbia voglia a consultare i dati di bilancio pubblici – presenti anche sul sito Snai – del 2010 (ultimo bilancio approvato dalla 'vecchia gestione') e quelli del 2013: i dati parlano chiaro e non hanno bisogno di ulteriori commenti”.

http://www.gioconews.it/cronache/70-generale20/41081-ginestra-agisco-rivendicazione-legittima-dei-nostri-diritti-aperti-a-dialogo-con-snai

AGIPRONEWS

Giochi, Ginestra (Pres. Agisco): "Agisco pronta a a dialogo costruttivo con Snai"

ROMA – “L’obiettivo di Agisco (Associazione Giochi e Scommesse) è far si che Snai possa guardare con serenità al futuro – a maggior ragione fintanto questo futuro coinvolgerà anche i Gestori che Agisco rappresenta – e quindi, come sempre, Agisco è pronta a un dialogo costruttivo basato su fatti concreti e proposte quantificabili e misurabili”. Così Francesco Ginestra, Presidente di Agisco, risponde al presidente di Snai, Giorgio Sandi, che ha affermato di non conoscere l'Associazione.

“Trovo incredibile – ha proseguito Ginestra – che Sandi affermi, oggi, di non conoscere l’Associazione che presiedo, in quanto non solo la conosce da sempre – da quando si chiamava S.N.A.I (Sindacato Nazionale Agenzie Ippiche) poi Assosnai ora Agisco – ma con essa dialogano costantemente. Lo stesso Sandi era addirittura presente all’Assemblea dell’Associazione del 10 dicembre 2013 presso la sede di Confcommercio, quando l’allora Assosnai – alla presenza di ADM, delle Istituzioni e della Stampa – ha semplicemente mutato la propria denominazione in AGISCO – Associazione Giochi Scommesse. Guarda caso Agisco è divenuta una 'associazione sconosciuta' nel momento in cui, dopo numerosi tentativi formali e documentati, ha deciso di rendere pubblica l’azione di rivendicazione dei diritti dei propri Associati”.

Sulla conduzione di Snai da parte della vecchia gestione, Ginestra dice: “Invito chiunque ne abbia voglia a consultare i dati di bilancio pubblici Snai del 2010 (ultimo bilancio approvato dalla “vecchia gestione”) e quelli del 2013: i dati parlano chiaro e non hanno bisogno di ulteriori commenti”.

CR/Agipro

http://agipronews.it/notizia-24_07_2014-Giochi-Giochi%2C+Ginestra+%28Pres.+Agisco%29%3A+%22Agisco+pronta+a+a+dialogo+costruttivo+con+Snai%22-112283.html

 

RASSEGNA STAMPA: Agipronews: Giochi, Sandi (Ad Snai) risponde ad Agisco: “Sì a incontro con i gestori, ma i contratti vanno rispettati”

RASSEGNA STAMPA: Agipronews: Giochi, Sandi (Ad Snai) risponde ad Agisco: “Sì a incontro con i gestori, ma i contratti vanno rispettati”

Giochi, Sandi (Ad Snai) risponde ad Agisco: “Sì a incontro con i gestori, ma i contratti vanno rispettati“

ROMA – “Snai è sempre disponibile ad incontrare i gestori delle agenzie, in occasioni pubbliche e magari anche alla presenza della stampa. Sono invece assolutamente contrario a farmi `processare` davanti all`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, come è stato ipotizzato in questi giorni“. E` quanto dichiara ad Agipronews Giorgio Sandi, amministratore delegato di Snai spa, rispondendo alla lettera e ai comunicati diffusi da Agisco, associazione di cui è presidente Francesco Ginestra, che aveva accusato la società di diversi inadempimenti a danno delle stesse agenzie.

Sandi sottolinea che “Snai non è un supermercato dal quale si può entrare e uscire a proprio piacimento. I contratti ci sono, vanno rispettati e li difenderemo fino in fondo, anche se naturalmente siamo disponibili a discuterli, laddove fosse possibile“. E ancora: “Conoscevo Assosnai – che rappresenta i gestori storici della Snai – ma non Agisco: non so ancora chi sono gli iscritti ed è assai curioso che un`associazione che non si è mai presentata ufficialmente vada sui giornali ad accusarci di varie inadempienze“. Il presidente di Agisco però è persona molto conosciuta: “E` vero, con Francesco Ginestra dialoghiamo spesso ma vedere sui giornali questa cosa è stata una stupidaggine. Vorrei rispondere, senza entrare nel merito, che il contratto tra Snai e gestori è stato scritto dallo stesso Ginestra negli anni passati e che io sono intervenuto – con un gruppo di investitori – per risollevare una società che non navigava in buone acque. Tra l`altro ho chiesto allo stesso Ginestra di rimanere nel Cda e di cercare insieme formule per migliorare la resa del contratto, che è e rimane uno dei più generosi presenti sul  mercato: di sicuro, Snai non può più permettersi di trasferire ulteriore ricchezza alla sua rete. Al limite gli ulteriori ricavi – come è già previsto dal nuovo accordo, ad esempio sviluppando il business del virtual – verranno divisi tra punti vendita e Snai“. 

 Il numero uno di Snai conclude che la strategia degli ultimi mesi è stata imperniata su una forte tutela della rete: “Abbiamo investito molto denaro in una campagna pubblicitaria tv per i Mondiali, ed è una delle strategie per difendere la rete come lo sono il riacquisto dei diritti delle concessioni “storiche“ nel bando Monti e l`auspicato rilancio dell`ippica. Insomma, in un momento come questo – nel quale c`è anche il problema di una concorrenza non autorizzata sempre più aggressiva e che ormai assedia i punti vendita legali – dovremmo essere uniti ed evitare attacchi mediatici generici e fuori luogo“.     
NT/Agipro

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RASSEGNA STAMPA: Integrazione rassegna stampa comunicato AGISCO

RASSEGNA STAMPA: Integrazione rassegna stampa comunicato AGISCO

Ginestra: “Snai rispetti gli impegni presi o i gestori saranno liberi”

Creato Lunedì, 21 Luglio 2014 09:39Scritto da Ac

Non si placa la polemica dei concessionari di scommesse legati alla rete Snai. Un anno fa, proprio durante la scorsa estate, i gestori aderenti ad Agisco(all'epoca conosciuta come Assosnai) andavano a sottoscrivere un aggiornamento del contratto che avevano già in essere con il concessionario Snai, alla luce delle necessità, da parte dell'azienda, di adeguare alcune clausole in virtù della partecipazione all'imminente bando di gara per l'ulteriore assegnazione di punti vendita e per il consolidamento delle cosiddette agenzie storiche. Una procedura avviata a maggio che si concluse poi il successivo agosto con l'adesione formale da parte dell’Associazione. Oggi però si è ben lontani dai buoni propositi di allora e dall'unione di intenti dimostrata con la stipula dei nuovi contratti, al punto che, igestori di Agisco minacciano oggi di staccare la spina che li collega alla rete Snai.

“Dalla stipula di quel contratto che ha portato a nuove condizioni operative ci troviamo a fare i conti con la controparte Snai fortemente inadempiente”, spiegaFrancesco Ginestra – Presidente Agisco.

GLI IMPEGNI DISATTESI – Tra gli impegni mancati dalla società, ci sarebbe la gestione delle ricariche per l'online e quella del bonus ordinario del 2013, alla trasformazione della remunerazione dei gestori da percentuale ad attività di rischio (poiché i ricavi del gestore dipendono dal pay-out generato nel punto vendita) che non è stata accompagnata dagli adeguamenti tecnologici per il controllo del gioco, previsti nell'accordo.

Insomma, secondo Ginestra ci sono “vari profili economici e finanziari che non sono stati rispettati da Snai e di certo Agisco non può limitarsi ad una semplice presa d’atto. Se continua a perpetuarsi questa inadempienza contrattuale – aggiunge – allora saremo costretti ad avviare le procedure per il recesso dagli accordi”. L'obiettivo, tuttavia, non è quello di rompere un connubio che, tra alti e bassi, dura ormai da diversi anni, ma da parte dell’associazione “siamo nella necessità di chiedere tutela rivendicando fortemente il rispetto degli accordi, specie ora che ci si trova in un contesto economico già in sé difficile. Del resto il contratto prevede esplicitamente la facoltà di rinegoziare in buona fede i termini e le condizioni economiche, cosa che non sta accadendo”.

UN INCONTRO DAVANTI A TERZI – Per questa ragione l’Associazione ha chiesto un incontro urgente con il management di Snai, ma precisando che “dovrà avvenire alla presenza dei vertici dei Monopoli di Stato, in qualità di supervisore e garante, per avere certezza dell'effettivo riscontro delle decisioni eventualmente prese ed ottenere un impegno formale che, qualora non dovesse essere rispettato, costituirebbe prova da mettere agli atti in un contenzioso che a quel punto diventerebbe inevitabile”.

RASSEGNA STAMPA: AGIMEG: Scommesse: Ginestra (Pres. Agisco), “Un’ammissione di colpa le dichiarazioni di Magistro. Il danno alla rete legale superiore agli 1,5 miliardi di euro”

Scommesse: Ginestra (Pres. Agisco), “Un’ammissione di colpa le dichiarazioni di Magistro. Il danno alla rete legale superiore agli 1,5 miliardi di euro”

In: Primo PianoScommesse Sportive

1 luglio 2014 – 11:20

 

Agisco

“Le dichiarazioni del dott. Magistro sono una chiara e forte ammissione di colpa dello Stato e sono anche servite a quantificare l’importo che deve essere rimborsato ai Concessionari della rete di raccolta ADM. 500 milioni in meno per le casse erariali corrispondono a 1 miliardo e mezzo di euro in meno per gli operatori, che eseguono puntualmente gli obblighi e le prescrizioni convenzionali, con costi ingenti, ma consentono al cliente scommettitore di frequentare locali di gioco moderni e sicuri per il pubblico”. Lo dice il presidente di Agisco, Francesco Ginestra, in una nota diramata dall’Associazione. “I Concessionari in questi anni hanno eseguito il programma dello Stato Italiano: creare una rete di
raccolta unica al mondo per sicurezza delle transazioni e per la tutela del giocatore, rendendo pubblico e sicuro il Gioco, togliendolo così dal controllo della malavita; qualsiasi cedimento su questa linea significherebbe riportare il calendario indietro di quindici anni, quando il cittadino non aveva alcuna garanzia nell’investire i propri soldi nella passione per lo sport. Gli strumenti amministrativi e legislativi esistono per ridisegnare in maniera moderna il comparto della raccolta scommesse – si legge – varando anche norme condivise a livello comunitario che ribadiscano la necessità di tutela dell’ordine pubblico, fine raggiungibile solo mediante lo strumento della “concessione”, affiancato da una distribuzione territoriale che non dia adito a vere o presunte discriminazioni e premi l’imprenditorialità degli operatori. AGISCO continuerà a vigilare affinché lo Stato persegua questi obiettivi”, conclude la nota. lp/AGIMEG

 

GIOCONEWS: Bando scommesse alla Cjeu, Agisco: “Incertezza di cui approfitta chi opera senza titoli”

http://www.gioconews.it/scommesse-2/66-generale/40359-bando-scommesse-alla-cjeu-agisco-incertezza-di-cui-approfitta-chi-opera-senza-titoli

 

Bando scommesse alla Cjeu, Agisco: “Incertezza di cui approfitta chi opera senza titoli”

Se parte degli operatori plaude al rinvio alla Corte di giustizia europea della mai risolta diatriba tricolore sul bando scommesse, Agisco, ossia l’Associazione giochi e scommesse, è fortemente preoccupata dall’aver appreso che “la Corte di Cassazione Penale, dopo il Consiglio di Stato, ha formulato nuovi quesiti alla Corte di Giustizia Europea relativamente alla normativa di gara Monti prefigurando una grave incertezza della quale stanno già approfittando numerosi operatori esteri che raccolgono scommesse nel nostro paese senza i titoli richiesti. Alla luce della situazione di emergenza che caratterizza il settore dei Giochi Pubblici nel nostro Paese, era ed è auspicabile un atteggiamento di massima attenzione e rigore interpretativo da parte della magistratura al fine di scongiurare disapplicazioni generalizzate della normativa che sanziona chi opera senza le autorizzazioni necessarie in spregio alle esigenze primarie di tutela dei consumatori e di prevenzione della degenerazione criminale.

 

UN LASCIAPASSARE A CHI SI SOTTRAE ALLE REGOLE – La magistratura penale si sta assumendo la grande responsabilità di fornire un vero e proprio ‘lasciapassare’ per tutti gli operatori che intendono sottrarsi alle regole vigenti nel nostro ordinamento a tutela degli utenti e per prevenire i fenomeni della ludopatia; sembra che i magistrati penali non prendano in alcun modo atto di quanto anche recentemente affermato dal Consiglio di Stato, in merito alla indubbia incompatibilità della modalità operativa tramite Ctd (Centri Trasmissione Dati) o Ced (Centri Elaborazione Dati)  con le esigenze primarie poste a fondamento dell'art. 88 del Tulps, senza considerare che è il giudice nazionale – e non il giudice europeo – a doversi esprimere in merito, pur nel rispetto dei principi guida affermati nelle sentenze interpretative”.

 

L’AZIONE DELL’ADM – Agisco constata inoltre “ancora una volta, l’inerzia, o l’inefficacia dell’azione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ente regolatore del comparto dei Giochi Pubblici, nel diffondere presso le autorità giudiziarie locali i fondamenti e le ragioni giustificatrici della normativa vigente, mediante il più volte sollecitato coinvolgimento delle Direzioni territoriali e delle sezioni distaccate dell’Agenzia. È l’intero apparato dello Stato che ha competenza sui giochi – a partire da Adm che ha messo a bando delle concessioni che, di fatto, sono prive di valore, ai Ministeri delle Finanze, dell’Agricoltura e dell’Interno, con la mancanza di attività di tutela della propria rete di raccolta – ad essere colpevole della crisi che sta costringendo i piccoli e medi operatori Associati ad Agisco, ma anche i grandi gruppi operanti nel settore, a tirare i remi in barca lasciando a casa migliaia di lavoratori e perdendo gli ingenti investimenti effettuati negli anni; la rete di raccolta dello Stato, costantemente e fortemente controllata dalle forze dell’ordine per tutelare – giustamente – la fede e la salute pubblica subisce la doppia pressione: da un lato dover adempiere e decine di regole e procedure che incrementano fortemente i costi aziendali, dall’altro dover subire la sottrazione di movimento di gioco, raccolto da reti che operano senza dover sottostare alle stesse regole e procedure. La Legge Delega in vigore da marzo prevede il riordino delle norme sui Giochi e prevede la necessità di garantire regole trasparenti ed uniformi per operare nel settore: è l’occasione definitiva per lo Stato per mettere finalmente in ordine un settore di vitale importanza per la salute pubblica e per le entrate erariali; se anche questa occasione dovesse essere sprecata, i diretti responsabili saranno chiamati a rispondere personalmente dei danni procurati agli operatori”.

AGIPRONEWS: Scommesse, Agisco: rinvio bando alla Corte Europea è ennesimo colpo alla rete autorizzata

http://www.agipronews.it/notizia-20_05_2014-Scommesse-Scommesse%2C+Agisco%3A+rinvio+bando+alla+Corte+Europea+%E8+ennesimo+colpo+alla+rete+autorizzata-110556.html

Scommesse, Agisco: rinvio bando alla Corte Europea è ennesimo colpo alla rete autorizzata

news

ROMA – Con i continui rinvii della Corte di Cassazione alla Corte di Giustizia Europea in merito ai casi di centri collegati ad altri operatori esteri, "la magistratura penale si sta assumendo la grande responsabilità di fornire un vero e proprio 'lasciapassare' per tutti gli operatori che intendono sottrarsi alle regole vigenti nel nostro ordinamento a tutela degli utenti e per prevenire i fenomeni della ludopatia". E' quanto evidenzia Agisco (Associazione giochi e scommesse), in merito alle ultime decisioni della Cassazione che ha chiesto alla Corte europea di stabilire se le condizioni imposte dal bando per 200 nuovi punti – in particolare quelle relative alla durata limitata delle nuove concessioni – siano o meno discriminatorie verso gli operatori che vogliono regolarizzare esteri con licenza in un altro Stato membro. "Sembra che i magistrati penali non prendano in alcun modo atto di quanto anche recentemente affermato dal Consiglio di Stato, in merito alla indubbia incompatibilità della modalità operativa tramite Centri Trasmissione Dati o Centri Elaborazione Dati con le esigenze primarie poste a fondamento dell'art. 88 del TULPS, senza considerare che è il giudice nazionale – e non il giudice europeo – a doversi esprimere in merito, pur nel rispetto dei principi guida affermati nelle sentenze interpretative", sottolinea l'associazione in una nota.


"Alla luce della situazione di emergenza che caratterizza il settore era ed è auspicabile un atteggiamento di massima attenzione e rigore interpretativo – evidenziano da Agisco – al fine di scongiurare disapplicazioni generalizzate della normativa che sanziona chi opera senza le autorizzazioni necessarie". In questo caso, invece, "ancora una volta va constatata l’inerzia, o l’inefficacia dell’azione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel diffondere presso le autorità giudiziarie locali i fondamenti e le ragioni giustificatrici della normativa vigente".


E’ l’intero apparato dello Stato che ha competenza sul settore, si legge ancora in una nota dell'associazione, "ad essere colpevole della crisi che sta costringendo i piccoli e medi operatori, ma anche i grandi gruppi operanti nel settore, a tirare i remi in barca lasciando a casa migliaia di lavoratori e perdendo gli ingenti investimenti effettuati negli anni. La rete di raccolta dello Stato, costantemente e fortemente controllata dalle forze dell’ordine per tutelare – giustamente – la fede e la salute pubblica subisce la doppia pressione: da un lato dover adempiere e decine di regole e procedure che incrementano fortemente i costi aziendali, dall’altro dover subire la sottrazione di movimento di gioco, raccolto da reti che operano senza dover sottostare alle stesse regole e procedure".


In questo contesto Agisco auspica che la legge delega, che "prevede la necessità di garantire regole trasparenti ed uniformi per operare nel settore" sia "l’occasione definitiva per lo Stato per mettere finalmente in ordine un settore di vitale importanza per la salute pubblica e per le entrate erariali. Se anche questa occasione dovesse essere sprecata, – concludono – i diretti responsabili saranno chiamati a rispondere personalmente dei danni procurati agli operatori".
RED/Agipro

AGIMEG: Agisco: “Nuovo rinvio del bando alla Corte di Giustizia, un “lasciapassare” che può dare il colpo di grazia alla rete di Stato”

Agisco: “Nuovo rinvio del bando alla Corte di Giustizia, un “lasciapassare” che può dare il colpo di grazia alla rete di Stato”

Agisco: “Nuovo rinvio del bando alla Corte di Giustizia, un “lasciapassare” che può dare il colpo di grazia alla rete di Stato”

In: In EvidenzaScommesse Sportive

20 maggio 2014 – 11:25

 

Agisco

Desta forte preoccupazione apprendere che la Corte di Cassazione Penale, dopo il Consiglio di Stato, ha formulato nuovi quesiti alla Corte di Giustizia Europea relativamente alla normativa di gara Monti prefigurando una grave incertezza della quale stanno già approfittando numerosi operatori esteri che raccolgono scommesse nel nostro paese senza i titoli richiesti.
Alla luce della situazione di emergenza che caratterizza il settore dei Giochi Pubblici nel nostro Paese, era ed è auspicabile un atteggiamento di massima attenzione e rigore interpretativo da parte della magistratura al fine di scongiurare disapplicazioni generalizzate della normativa che sanziona chi opera senza le autorizzazioni necessarie in spregio alle esigenze primarie di tutela dei consumatori e di prevenzione della degenerazione criminale.
La magistratura penale si sta assumendo la grande responsabilità di fornire un vero e proprio “lasciapassare” per tutti gli operatori che intendono sottrarsi alle regole vigenti nel nostro ordinamento a tutela degli utenti e per prevenire i fenomeni della ludopatia; sembra che i magistrati penali non prendano in alcun modo atto di quanto anche recentemente affermato dal Consiglio di Stato, in merito alla indubbia incompatibilità della modalità operativa tramite CTD (Centri Trasmissione Dati)  o CED (Centri Elaborazione Dati)  con le esigenze primarie poste a fondamento dell’art. 88 del TULPS, senza considerare che è il giudice nazionale – e non il giudice europeo – a doversi esprimere in merito, pur nel rispetto dei principi guida affermati nelle sentenze interpretative.
Inoltre si deve constatare – ancora una volta – l’inerzia, o l’inefficacia dell’azione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ente regolatore del comparto dei Giochi Pubblici, nel diffondere presso le autorità giudiziarie locali i fondamenti e le ragioni giustificatrici della normativa vigente, mediante il più volte sollecitato coinvolgimento delle Direzioni territoriali e delle sezioni distaccate dell’Agenzia .
E’ l’intero apparato dello Stato che ha competenza sui Giochi – a partire da ADM che ha messo a bando delle concessioni che, di fatto, sono prive di valore, ai Ministeri delle Finanze, dell’Agricoltura e dell’Interno, con la mancanza di attività di tutela della propria rete di raccolta – ad essere colpevole della crisi che sta costringendo i piccoli e medi operatori Associati ad AGISCO, ma anche i grandi gruppi operanti nel settore, a tirare i remi in barca lasciando a casa migliaia di lavoratori e perdendo gli ingenti investimenti effettuati negli anni; la rete di raccolta dello Stato, costantemente e fortemente controllata dalle forze dell’ordine per tutelare – giustamente – la fede e la salute pubblica subisce la doppia pressione: da un lato dover adempiere e decine di regole e procedure che incrementano fortemente i costi aziendali, dall’altro dover subire la sottrazione di movimento di gioco, raccolto da reti che operano senza dover sottostare alle stesse regole e procedure.
La “Legge Delega” in vigore da marzo prevede il riordino delle norme sui Giochi e prevede la necessità di garantire regole trasparenti ed uniformi per operare nel settore: è l’occasione definitiva per lo Stato per mettere finalmente in ordine un settore di vitale importanza per la salute pubblica e per le entrate erariali; se anche questa occasione dovesse essere sprecata, i diretti responsabili saranno chiamati a rispondere personalmente dei danni procurati agli operatori.  cz/AGIMEG


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