RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, da Ughi nuovo appello al presidente Renzi: “Lo Stato rinuncia a 500 milioni di euro l’anno”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, da Ughi nuovo appello al presidente Renzi: “Lo Stato rinuncia a 500 milioni di euro l’anno”

ANNUNCIO RENZI

 

 

 

 

 

16/10/2014 Ore 09:42

Scommesse, da Ughi nuovo appello al presidente Renzi: “Lo Stato rinuncia a 500 milioni di euro l`anno“

ROMA – “Lo Stato rinuncia a 500 milioni di euro l`anno“, e non ha assunto “comportamenti risolutivi“ di fronte a “una rete in forte espansione da circa un decennio che vende giochi e scommesse senza autorizzazione“. Con un nuovo appello, pubblicato oggi sui principali quotidiani italiani, tra cui “Repubblica“, “Corriere della Sera“ e “Il Messaggero“, Maurizio Ughi, amministratore unico di “Obiettivo 2016“, già Snai Servizi Srl, torna a scrivere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Con il terzo appello in tre mesi Ughi ricorda al premier che “esiste una rete di giochi pubblici autorizzati e certificati dallo Stato italiano“ e che mancano 662 giorni al previsto riordino del settore. Viene, così, lanciato un vero e proprio “SOS“ chiedendo a Renzi di “prendere in esame la vicenda anche imponendo il rispetto delle scadenze risolutive“. RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Ughi (Snai Servizi): “Discriminazioni o no per la tutela del cittadino il settore delle scommesse non può viaggiare su un doppio binario”

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Ughi (Snai Servizi): “Discriminazioni o no per la tutela del cittadino il settore delle scommesse non può viaggiare su un doppio binario”

Ughi (Snai Servizi): “Discriminazioni o no per la tutela del cittadino il settore delle scommesse non può viaggiare su un doppio binario”

9 settembre 2014 – 12:42

“Chiedo solo che in Italia ci sia un sistema ben definito per le scommesse sportive. Nella battaglia che sto portando avanti sto chiedendo allo Stato di intervenire affinché non esista il doppio regime pubblico e privato. Le risposte, almeno quelle che attendevo, non sono ancora arrivate”. Maurizio Ughi, amministratore unico di Snai Servizi, commenta così ad Agimeg la nota di John Whittaker, ceo Stanleybet. Con la stessa il bookie di Liverpool aveva accusato Agisco di “attaccare il sistema dei ctd, puntando alla destabilizzazione del sistema concessorio”.

“Le mie idee non cambiano, nonostante questa comunicazione così aggressiva da parte di Stanleybet – spiega Ughi -. Non so cosa succederà nel 2016, se lo Stato riuscirà a risolvere il difficile nodo delle scommesse, a venire incontro alle rivendicazioni di Stanley e a risolvere le loro presunte discriminazioni. Io sto solo spronando lo Stato italiano a prendere un indirizzo ben preciso. Nel 2016, nel caso decidessi di aprire un negozio per le scommesse sportive, vorrei avere bene chiara la situazione. Le recenti azioni di Snai Servizi, gli appelli alla politica, servono soprattutto a mettere in luce una distinzione elementare, ovvero tra le scommesse pubbliche e quelle private. Nel primo caso si parla della vendita di un bene pubblico attraverso una disciplina statale, nel secondo si parla di un atto individuale indipendente da quanto regolamentato in Italia. Nessuno vuole portare avanti una battaglia contro i Ctd, ma per la tutela del cittadino è bene stabilire che non può restare in piedi un doppio regime”.
Per quanto riguarda la nota pubblicata da Whittaker, Ughi affronta una questione nel merito. “Mi viene da pensare solo una cosa – conclude Ughi – ma considerando anche la presunta discriminazione, questo mi autorizza davvero ad aprire tutti i punti che voglio?”. cz/AGIMEG

 

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse senza concessione, Ughi (Snai Servizi): “Stanleybet al Tar: solo una mossa pubblicitaria”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse senza concessione, Ughi (Snai Servizi): “Stanleybet al Tar: solo una mossa pubblicitaria”

09/09/2014 Ore 16:00

Scommesse senza concessione, Ughi (Snai Servizi): “Stanleybet al Tar: solo una mossa pubblicitaria“

ROMA – La decisione di Stanleybet di sostenere l`azione legale di Snai Servizi al Tar Lazio "è solo un altro argomento farsi pubblicità e riportare in ballo il fatto che esiste". Questo il pensiero di Maurizio Ughi, amministratore di Snai Servizi, in merito alla lettera inviata da John Whittaker, Ceo di Stanleybet. "Il problema di Stanleybet ora è rappresentato più dagli altri `dirimpettai` (gli altri operatori non autorizzati che hanno una rete di centri sul territorio italiano, ndr) che non dai concessionari di Stato. Si preoccupano della concorrenza degli altri Ctd. Quello che combatto io lo dovrebbero combattere anche loro visto che il tono della lettera mi sembra molto preoccupato".

"Io, a differenza dei proprietari di Stanleybet, mi comporto in maniera diversa – ha spiegato Ughi ad Agipronews – me la prendo con lo Stato italiano che ritengo inadempiente nei confronti dei concessionari italiani, perché prima rilascia concessioni con regime di esclusiva e poi di fatto il regime non esiste. Sto semplicemente rivendicando che non può esistere un doppio regime". "Negli ultimi tempi abbiamo deciso di alzare i toni, scrivendo anche al Presidente Renzi – ha precisato Ughi – perché nel 2016 ci sarà una nuova gara, dunque l`azzeramento della rete e la sua ricostruzione dal punto di vista amministrativo: per questo lo Stato deve fare chiarezza. C`è una legge e non tutti la rispettano, per questo io chiedo chiarezza che è quello che serve a un`impresa e lotterò fin quando lo Stato italiano non si sveglierà da questo torpore e da questa indifferenza".

FP/Agipro 

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse senza concessione: Stanleybet sosterrà azione legale Snai Servizi al Tar Lazio

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse senza concessione: Stanleybet sosterrà azione legale Snai Servizi al Tar Lazio

09/09/2014 Ore 11:17

Scommesse senza concessione: Stanleybet sosterrà azione legale Snai Servizi al Tar Lazio

ROMA – Stanleybet sarà al Tar Lazio a sostenere l`azione di Snai Servizi sulla richiesta avanzata ai Monopoli di Stato di poter raccogliere scommesse senza concessione. E` quanto si legge in una lettera aperta inviata da John Whittaker, Ceo di Stanleybet, a Maurizio Ughi, presidente di Snai Servizi, e Francesco Ginestra, presidente di Agisco.

"Ci saremo anche noi, ad adiuvandum non della vostra singola proposta, ma del fatto che non vi abbiano risposto. Perché almeno una risposta, negativa, ve la meritavate" si legge nella lettera di Whittaker, che ritiene "surreale che mentre noi avremmo voluto e vorremmo, se ci fosse stato e ci fosse oggi consentito, essere concessionari, sembra che Voi, invece, vorreste, se Vi fosse consentito, diventare CTD".

Se il Governo italiano dovesse puntare su nuove norme ancora più restrittive nei confronti dei centri collegati a operatori a Stanleybet, queste saranno "censurate dai Giudici europei e disapplicate dai tribunali italiani. E i CTD si rafforzeranno come fenomeno indipendente, anzicché divenire parte del sistema". Secondo Whittaker "è necessario che le Autorità italiane mantengano lucidità e chiarezza nel perseguimento dell`obiettivo di salvare il sistema concessorio, non di farlo fallire definitivamente". Un obiettivo che non può essere raggiunto condividendo gli obiettivi "con i rappresentati dei Concessionari, con Stanleybet e con altri legittimi rappresentanti dei CTD per trovare una soluzione condivisa, nell`interesse della collettività, non di Maurizio Ughi e Francesco Ginestra".

RED/Agipro

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Qui il testo integrale della Lettera Aperta: 2014.09.09 – LETTERA APERTA STANLEYBET

RASSEGNA STAMPA – MILANO FINANZA : INTERVISTA MAURIZIO UGHI

RASSEGNA STAMPA – MILANO FINANZA : INTERVISTA MAURIZIO UGHI

CHI VI HA AUTORIZZATO A TENER BANCO?

di Maria Elena Zanini

Articolo in PDF qui Milano Finanza 30 agosto

Immagini di comprare una borsa Prada da un ambulante per strada. Lei sa che la borsa è contraffatta e soprattutto sa che sta facendo qualcosa di illegale. Per le scommesse purtroppo non è così: chi entra in un centro di scommesse non autorizzato, non se ne accorge e non sa di non essere per nulla tutelato dalle norme statali”. 

A dirlo è Maurizio Ughi, ex patron di Snai attualmente vicepresidente di Agisco, l'associazione che rappresenta una trentina di agenzie per un totale di circa 3 mila negozi di scommesse autorizzati in Italia. Sì perché negli ultimi anni il numero di punti vendita al di fuori di legge e regole è aumentato notevolmente. Una rilevazione fatta da alcuni concessionari ha messo in evidenza come negli ultimi due anni il numero dei punti scommesse senza autorizzazione in Italia sia passato da 3.865 a 4.904, con un incremento del 21% dell'offerta irregolare e con un mancato guadagno per le casse dello Stato di circa 530 milioni di euro. Secondo le stime di Confindustria Sistema Gioco Italia elaborate da Agipronews in alcune regioni, il rapporto tra centri non autorizzati punti legali ha addirittura superato la parità. Per esempio in Puglia, nel giro di due anni, il numero dei centri non autorizzati è quasi raddoppiato (da 561 a 1.098), mentre in Lombardia si è passati dai 72 punti irregolari del 2012 ai 121 di quest'anno. L'Umbria ha visto un aumento dell'83 % dell'offerta di scommesse non autorizzate: i sei centri censiti nel 2012 sono diventati nel frattempo 11.

"Il punto è che questi centri non rispondono alle regole dello Stato, il che significa che fanno le proprie regole e che potenzialmente potrebbero cambiarle da un giorno all'altro”. Il gioco in Italia è regolamentato dal Monopolio quindi tutte le giocate vanno a finire in un cervellone informatico centrale, gestito da Sogei, che le monitora. Gli altri, secondo Ughi, non danno le stesse garanzie. “Possono essere operatori internazionali che vantano diritti ad operare in Italia senza concessione, grazie a sentenze ottenute in ambito comunitario; oppure operatori italiani che operano in Italia, ma che hanno creato società a Malta o in Austria e che sostengono di poter operare sul suolo italiano, rifacendosi alle regole dei Paesi d'origine”.

Tutto ciò concorre alla creazione di una vera e propria rete parallela di gestione delle scommesse e dei giochi, con un danno diretto allo Stato sia per il mancato pagamento delle imposte sia per il mancato pagamento degli oneri concessori. “Lascia perplessi che lo Stato non faccia nulla, nonostante lui per primo subisca un danno. Sembra quasi che ci sia una sorta di acquiescenza e di passiva accettazione”. Una situazione che per l'erario significa una diminuzione degli introiti del settore e per gli operatori legali rappresenta una diretta concorrenza sleale, che aggiunge un elemento di rigidità nella gestione aziendale per i costi di funzionamento. “Senza contare la scarsa tutela per il consumatore”, aggiunge Ughi. Ecco perché Snai Servizi ha deciso di coinvolgere direttamente Matteo Renzi, perché il presidente del consiglio intervenga sulla questione. “Ora aspettiamo una sua risposta”.

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Giochi, Monopoli: nel 2014 piano da 1,2 milioni di controlli contro gioco minorile e CTD

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Giochi, Monopoli: nel 2014 piano da 1,2 milioni di controlli contro gioco minorile e CTD

18/08/2014 Ore 11:02

Giochi, Monopoli: nel 2014 piano da 1,2 milioni di controlli contro gioco minorile e CTD

ROMA – Un milione e duecentomila controlli, con un potenziamento dell`attività di intelligence e un ampio ricorso all`informatica, con l`obiettivo di aumentare il livello di vigilanza e di presidio anche nel settore dei giochi: è quanto prevede il piano d`azione 2014 dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, allegato alla convenzione siglata a fine luglio con il Dipartimento delle Finanze. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, si partirà con il tutoraggio per i grandi concessionari: l`obiettivo è arrivare a un 10% quest`anno, salire al 30% nel 2015 ed essere in grado nel 2016 di accompagnare e assistere nei loro obblighi fiscali e concessori almeno il 50% dei concessionari. In primo piano ci saranno poi i 12 mila controlli previsti dal decreto Balduzzi contro il gioco minorile, nonché i 9 mila controlli che dovranno verificare il corretto funzionamento delle slot cui si dovranno aggiungere le verifiche di almeno il 20% delle autocertificazioni richieste per l`iscrizione nel registro degli operatori di gioco degli apparecchi da divertimento e da intrattenimento. A questi si devono sommare almeno 4mila controlli sugli esercizi che effettuano la raccolta delle scommesse. Nel mirino potrebbero finire soprattutto i centri trasmissione dati (Ctd) non autorizzati alla raccolta delle puntate, alla riscossione delle poste di gioco e alla liquidazione delle vincite. Fenomeno finito al centro anche di una campagna di stampa lanciata dal presidente di «Snai servizi», Maurizio Ughi, che dopo aver scritto una lettera al premier Matteo Renzi, ha inviato una nuova missiva anche alla moglie di Renzi, per sottolineare come gli operatori autorizzati vivono tra regole incerte e concorrenza sleale di una rete parallela che «non è obbligata a rispettare le regole» e «provoca un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni di euro». E che il settore sia all`attenzione dell`amministrazione lo dimostra anche il piano del Governo sulla lotta all`evasione dove ben tré dei 19 profili a rischio illeciti (evasione dell`imposta unica, evasione del Preu e operazioni di gioco con soggetti privi di concessione) sono riconducibili all`area del gioco. RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA: AGIPRONEWS: Scommesse, Sandi (Ad Snai Spa): “Non condividiamo modalità di espressione di Snai Servizi“

RASSEGNA STAMPA: AGIPRONEWS: Scommesse, Sandi (Ad Snai Spa): “Non condividiamo modalità di espressione di Snai Servizi“

06/08/2014 Ore 18:49

Scommesse, Sandi (Ad Snai Spa): “Non condividiamo modalità di espressione di Snai Servizi“

ROMA – “Solo una precisazione. Si possono condividere obiettivi `generali` ma nello specifico non condividiamo il modo, la forma. O si è d`accordo con Maurizio Ughi o si è `nemici del popolo`? Ognuno faccia il suo lavoro, noi facciamo il nostro, la storia saprà valutare chi fa seriamente gli interessi pubblici e della rete legale e chi preferisce invece farsi pubblicità sui giornali“. Così Giorgio Sandi, Presidente e Amministratore Delegato di Snai Spa, replica nuovamente a Maurizio Ughi, amministratore di Snai Servizi, che aveva commentato con stupore il dissociarsi di Snai Spa dalle iniziative di Snai Servizi.

RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Scommesse non autorizzate, Ughi (Ad Snai Servizi): “Stupore per la reazione di Snai spa`

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Scommesse non autorizzate, Ughi (Ad Snai Servizi): “Stupore per la reazione di Snai spa`

06/08/2014 Ore 16:23

Scommesse non autorizzate, Ughi (Ad Snai Servizi): “Stupore per la reazione di Snai spa“

ROMA – Stupore e dispiacere nel leggere le parole di Snai Spa che ha specificato, attraverso un comunicato, che “la lettera al Presidente del Consiglio e l`appello alla moglie del premier da parte di Snai Servizi per richiamare l`attenzione sulla situazione degli operatori autorizzati alla raccolta scommesse, non sono riconducibili in alcun modo a Snai Spa“. E` la reazione di Maurizio Ughi, amministratore di Snai Servizi, alla nota diffusa questa mattina da Snai Spa che si dissocia dalle iniziative di Snai Servizi.

Snai Servizi, sottolinea Ughi, ha sostenuto che: “lo Stato detiene il monopolio dei giochi, la Rete è autorizzata dallo Stato, esiste una rete parallela priva di autorizzazione in Italia, questa rete provoca un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni, non ha obblighi di rispettare i regolamenti dello Stato Italiano e conta più negozi di quella autorizzata dallo Stato. Ci chiediamo se è questa la posizione “`non condivisa` da Snai Spa“. La rete parallela “ben nota“, come sottolineato da Snai Spa, inoltre, mette solo ulteriormente in evidenza che, negli ultimi anni, “non sono stati assunti provvedimenti risolutivi“ e per questo, conclude Ughi, “Snai Servizi ha ritenuto opportuno e utile investire pubblicamente del problema il Presidente del Consiglio Renzi“. FP/Agipro
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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Scommesse, Snai Spa: «Appelli a Renzi non riconducibili alla nostra società»

06/08/2014 Ore 11:13

Scommesse, Snai Spa: «Appelli a Renzi non riconducibili alla nostra società»

ROMA – La lettera al Presidente del Consiglio e l`appello alla moglie del premier da parte di Snai Servizi per richiamare l`attenzione sulla situazione degli operatori autorizzati alla raccolta scommesse, non sono riconducibili in alcun modo a Snai Spa. E` quanto precisa la società in una nota: «In questi ultimi giorni sono state pubblicate a pagamento su alcuni quotidiani nazionali inserzioni pubblicitarie indirizzate al Premier – si legge nella comunicazione – in merito alla peraltro ben nota esistenza sul territorio nazionale di una rete parallela di raccolta scommesse, a firma di una societa; che utilizza il nome Snai nella propria denominazione sociale». Snai Spa sottolinea però che «il firmatario è; un soggetto terzo non riconducibile in alcun modo, né direttamente né indirettamente a Snai Spa o ad altre società del Gruppo Snai e la posizione espressa non coincide con quella di Snai Spa; il concessionario autorizzato dallo Stato Italiano alla raccolta di giochi e scommesse in rete fisica sul territorio e con modalità a distanza è Snai Spa, società iscritta nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, Industria ed Artigianato di Lucca al n. 00754850154, Repertorio Economico Amministrativo n. 166476, sede legale in Porcari (Lucca) Via Boccherini n.39 e quotata alla Borsa Valori di Milano; Snai Spa svolge da anni azioni di contrasto concreto in stretta collaborazione con le Autorita e l`ADM alla “rete parallela“ di accettazione dei giochi e delle scommesse sostenendo un rilevante impegno economico ed organizzativo a tutela della legalità e dei consumatori ed assumerà tutte le iniziative a tutela del proprio marchio e della propria immagine». RED/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Scommesse, Ughi (Snai Servizi) scrive ad Agnese Renzi: “Necessario che il Presidente sia a conoscenza del nostro appello“

05/08/2014 Ore 10:16

Scommesse, Ughi (Snai Servizi) scrive ad Agnese Renzi: “Necessario che il Presidente sia a conoscenza del nostro appello“

ROMA – Dieci giorni fa la lettera al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Oggi un nuovo appello, questa volta alla moglie del premier, Agnese. Maurizio Ughi, di Snai Servizi, ha inviato una lettera aperta, pubblicata oggi sui principali quotidiani italiani, alla signora Agnese perché convinto che “il Presidente non sia riuscito ancora a leggere il nostro appello“ e per questo ha una richiesta precisa per la moglie del Presidente del Consiglio. “Domani mattina a colazione davanti alle Vostre tazzine di caffè, per cortesia, metta in vista il nostro appello al Presidente“, scrive Ughi. Lo scorso 23 luglio la prima lettera pubblicata sui quotidiani italiani per richiamare l`attenzione di tutti sull`attuale situazione degli operatori autorizzati, che vivono tra regole incerte e concorrenza sleale di una rete parallela che “non è obbligata a rispettare le regole“ e “provoca un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni di euro“. Una situazione che va denunciata e combattuta: per questo Snai Servizi ha deciso di ribadirlo con questo nuovo appello e ha lanciato, nelle scorse settimane, anche un sito internet,www.snaiservizi.it, dove è possibile segnalare la presenza sul territorio di centri scommesse non autorizzati. RED/Agipro

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