AGIMEG: Scommesse, SNAI Servizi chiede di operare senza concessione. Ginestra: discriminati rispetto a bookmaker esteri

Scommesse, SNAI Servizi chiede di operare senza concessione. Ginestra: discriminati rispetto a bookmaker esteri

Snai Servizi ha inviato una lettera a Monopoli e Ministero dell’Economia chiedendo di poter raccogliere gioco senza concessione. L’obiettivo ”è di costituire una rete simile a quella dei ctd per sopravvivere alla concorrenza di bookmaker esteri” spiega Francesco Ginestra, presidente del sindacato Agisco.

“Chiediamo di poter lavorare nelle stesse condizioni degli operatori comunitari, di essere legittimati a agire come fanno loro, visto che l’Italia fa parte dell’Europa” spiega ancora Ginestra a Agimeg, sottolineando come chi abbia ottenuto una concessione – a causa della tassazione e degli altri oneri cui è soggetto – non sia in grado di reggere alla concorrenza degli operatori stranieri. La mossa dei Snai Servizi potrebbe assestare l’ultimo colpo al sistema concessorio, uno scenario su cui però Ginestra non vuole soffermarsi: “Non mi interessa se l’Amministrazione abbandonerà questo modello o meno, io amministro un’azienda, e l’unica cosa che chiedo è di avere il mio mercato”. Se Snai Servizi ottenesse – direttamente o per via giudiziale – questo diritto, altri operatori potrebbero seguirne l’esempio: “L’Amministrazione ha indetto delle gare, ha venduto migliaia di concessioni chiedendo alle compagnie di rispettare  una serie di adempimenti. Tuttavia, chi ha comprato queste concessioni adesso si ritrova con un contenitore vuoto”. E sul termine assegnato ai Monopoli per rispondere: “Ci aspettiamo una replica in tempi brevissimi, due mesi sono anche troppi”. gr/AGIMEG

Agipronews: Giochi, Assosnai diventa Agisco: pronti a ribadire ruolo sociale e di garanzia della rete legale

Giochi, Assosnai diventa Agisco: pronti a ribadire ruolo sociale e di garanzia della rete legale

ROMA – Circa 3.000 negozi di scommesse autorizzati in Italia con concessioni dello Stato e oltre 4.500 negozi di scommesse collegati a operatori esteri privi di concessione italiana e della licenza di pubblica sicurezza e che raccolgono indisturbati scommesse sul territorio italiano. In questo contesto occorre ribadire il ruolo sociale e di garanzia che la rete legale svolge. Lo ha ricordato Francesco Ginestra nel corso dell`Assemblea di Assosnai che si è svolta questa mattina a Roma. L`Associazione è pronta a “un periodo di lotta considerando ormai scaduto il tempo assegnato ai regolatori per ripulire il territorio dalle reti illegittime“. Ginestra ha ottenuto la rappresentanza dell`Associazione per i prossimi tre anni con una rielezione plebiscitaria. L`Associazione ha, inoltre, deciso di cambiare il proprio nome da Assosnai in “AGISCO“ Associazione Giochi e Scommesse.

Nel corso dell`Assemblea è stata ribadito lo stato attuale del mercato in Italia con “poco più di trenta concessionari autorizzati per raccogliere gioco via internet e centinaia di siti `.com` collegati a operatori privi di concessione italiana“. “E lo Stato non ha messo in atto misure adeguate a bloccare questa situazione. – si legge in una nota di Agisco – Tutto ciò ha messo in seria crisi le imprese operanti nel settore e a rischio licenziamento 25.000 addetti del comparto“. In crisi anche “l`ordine pubblico, la fede pubblica e la salute pubblica, ragioni per le quali sono state rilasciate pubbliche concessioni dello Stato Italiano. E` per questo che Agisco – concludono dall`Associazione – ha dichiarato pubblicamente illegittime le somme pretese da Adm a titolo di Imposta Unica sui giochi e ne rivendica l`immediata restituzione“.

AGIPRONEWS: Ippica, Ginestra (Assosnai): “Corte d`Appello: confermato danno per agenzie, proseguiremo la battaglia legale“

ROMA – Assosnai proseguirà la battaglia legale per ottenere i danni e per chiedere “il rimborso di tutti i costi sostenuti per aderire al regime concessorio“. E` quanto conferma Francesco Ginestra, presidente dell`associazione, commentando la sentenza della Corte d`appello di Roma, che ha annullato cosiddetto lodo “di Majo“.

La Corte di Appello ha deciso l`annullamento “non per vizi di forma o per contrasto alle decisioni prese dal Collegio Arbitrale, ma unicamente perché secondo i Giudici d`appello la richiesta andava presentata al TAR e non ad un Collegio Arbitrale“.

Le conclusioni dei giudici dell`arbitrato non sono state smentite, dunque “restano valide e non contestate le ragioni delle Agenzie – aggiunge Ginestra – così come le somme risarcitorie riconosciute dal Lodo stesso, che si riferiscono a  situazioni di fatto che la Corte d`Appello non ha posto in discussione“.

La decsione della Corte d`Appello, conclude Ginestra, “non ha smentito – né in fatto né in diritto – le ragioni alla base del risarcimento accordato alle Agenzie e pertanto proseguiremo la nostra lotta per ottenere per via amministrativa i danni accordati dagli arbitri del lodo “di Majo“, coinvolgendo tutti i concessionari, anche quelli che non avevano partecipato al Lodo“.

PG/Agipro

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AGIPRONEWS: Ippica, Ginestra (Assosnai): “Pronti a trattare su minimi garantiti, serve sconto adeguato“

 

20/11/2013 Ore 18:24

ROMA – “Siamo pronti a incontrare i rappresentanti dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per chiudere la vicenda dei minimi garantiti con una transazione che preveda uno sconto adeguato e sostanzioso“. E` il commento di Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, alla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il tetto al 5% per lo sconto concesso alle agenzie di scommesse ippiche. “La legge è uguale per tutti, anche per lo Stato: è stata fatta giustizia su una vicenda che vedeva le agenzie tenute a impegni contrattuali insostenibili, in uno scenario di mercato totalmente modificato – dice ancora Ginestra – l`amministrazione non ha né controllato, né bilanciato l`espansione del settore, lasciando alle agenzie ippiche soltanto i debiti“.

Secondo Ginestra le misure di salvaguardia sono ormai “inapplicabili, per questo serve uno sconto considerevole. La Corte Costituzionale ha detto chiaramente che una transazione non può essere definita per legge, ma va contrattata tra le parti. In passato avevamo proposto che le agenzie pagassero il 5% delle somme richieste, per tutta risposta il legislatore ha l`esatto contrario, cioè ha adottato uno sconto del 5%. Ora serve mettersi intorno a un tavolo e stabilire come chiudere il contenzioso: da domani inizieremo a raccogliere le deleghe in attesa della convocazione dei Monopoli. Confidiamo che l`Agenzia avrà la massima disponibilità ad ascoltare le nostre proposte, ma se il taglio delle somme richieste non sarà accettabile siamo pronti a proseguire la battaglia legale“.

PG/Agipro

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AGIPRONEWS: Ippica, minimi garantiti: Corte Costituzionale boccia tetto al 5% per lo sconto

20/11/2013 Ore 17:15

ROMA – La Corte Costituzionale dà ragione alle agenzie di scommesse ippiche che contestano lo sconto del 5% sulle somme dovute al ministero dell`Economia. E` quanto afferma la sentenza appena pubblicata, relativa alla legittimità costituzionale dello sconto sui minimi garantiti – somme che le agenzie si sono impegnate a versare quando hanno ottenuto la concessione – una misura introdotta dal Decreto Fiscale per sanare in maniera definitiva i contenziosi per gli anni dal 2006 al 2010. La questione era stata sollevata dal Tar Lazio, chiamato a decidere su decine di ricorsi presentati dagli operatori sulle somme – circa un centinaio di milioni di euro – chieste dai Monopoli di Stato. Secondo la Corte Costituzionale l`Amministrazione avrebbe dovuto attivare delle “clausole di salvaguardia“ a tutela dei concessionari, in maniera da compensare alcuni squilibri come il cambiamento dell`assetto del mercato scommesse – cresciuto esponenzialmente negli anni e passato dagli originari 800 punti vendita a oltre 8000 – o la presenza sul territorio di operatori non autorizzati collegati a bookmaker esteri. Per la Consulta esiste una evidente “rottura della consequenzialità logica fra la pretesa di pervenire ad un equilibrato riassetto delle prestazioni economiche dei concessionari“ e la fissazione del tetto del 5 per cento, i cambiamenti sopravvenuti hanno comportato di fatto minori introiti per le agenzie. Il tetto di sconto al 5% non è ritenuto dunque “congruente con l`obiettivo prefissato dallo stesso legislatore, e cioè la riconduzione ad equità dei rapporti concessori nel rispetto dei principi di efficienza ed economicità“.

PG/Agipro

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AGIPRONEWS: Scommesse virtuali, Ginestra (Assosnai): «Troppi punti sul territorio, a rischio la tutela dei giocatori»

18/10/2013 Ore 15:30

ROMA – «Abbiamo apprezzato le parole del sottosegretario Giorgetti, che solo un paio di giorni fa ha annunciato un piano per un`azione seria sul territorio e la necessità di costruire una rete in materia di prevenzione e lotta al gioco compulsivo. Oggi invece apprendiamo che le scommesse virtuali saranno disponibili in 12.000 punti vendita. C`è un evidente disarmonia».

Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, parla dopo la notizia di due piattaforme in fase di test per le scommesse su eventi virtuali. Si avvicina il momento del lancio di un prodotto che  – secondo gli auspici di Assosnai – darà una boccata di ossigeno per la crisi dei negozi di gioco.

Qualcosa però non convince il presidente: «Si parla tanto di controllo – continua Ginestra ad Agipronews – ma se saranno disponibili dappertutto fino a 500 eventi virtuali al giorno, dov`è il controllo? Il virtual betting è un evento di gruppo, quindi ogni bar e ogni tabaccheria avrà un gruppo più o meno folto di persone che assistono all`evento. Ed è difficile controllare lì dove non c`è una selezione all`ingresso».

Secondo Ginestra, a risentirne non sarebbero solo le agenzie, ma anche il pubblico: «Il vero patrimonio da tutelare non sono le agenzie, ma il pubblico, che così si distrugge. L`amministrazione, l`ente che ci regola, doveva orientarsi in maniera diversa, soprattutto dopo le parole di Giorgetti. Bisogna capire che filosofia vuole avere. Non vedo l`utilità, mettere a disposizione gli eventi virtuali in tutte le ricevitorie è folle e non risolve i problemi di chi ha aperto un`agenzia, perché sarebbero troppo inflazionati. E poi finora vedo solo annunci, non la partenza vera e propria, che aspettiamo dal 2006».

Per Ginestra la soluzione «è tornare al locale dove si entra con controllo. Tutti gli altri devono avere un`offerta limitata».

LL/Agipro

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COMUNICATO STAMPA ASSOSNAI

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è la causa della crisi della rete di raccolta specializzata scommesse.

La rete specializzata dei Negozi di Gioco per la raccolta delle scommesse è allo stremo a causa dell’immobilismo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che non sta compiendo il proprio  ruolo di regolatore del settore: mancata lotta strutturata agli operatori privi di concessione, nessuna armonizzazione del portafoglio giochi, ritardi nell’emanazione di prodotti di gioco indispensabili alla sopravvivenza della rete specialistica quali le scommesse su eventi virtuali.

 

ADM SI COMPORTA COME ESATTORE. NON DOVREBBE REGOLARE IL MERCATO?

ADM non esercita più il proprio ruolo di governo e armonizzazione del comparto dei Giochi Pubblici, comportandosi come un esattore.  L’attività di ADM è ormai unicamente quella di controllare con pignoleria i concessionari di Stato, concentrandosi solo a verificare procedure, irrogare penali, richiedere documentazione, senza comprendere le necessità degli operatori del settore, senza preoccuparsi di mettere in condizione la rete  di incrementare la produttività a vantaggio di investimenti sulla tutela della salute pubblica e sulla costanza delle entrate erariali.

I Concessionari sono solo fastidi da gestire, non risorse da coadiuvare per garantire un futuro al comparto.

I Gestori invece, che rappresentano il vero cuore della rete specialistica, per ADM sembrano non esistere: Assosnai ha chiesto più volte formalmente la verifica dell’effettiva applicazione di quanto previsto nelle nuove Convenzioni per l’accettazione delle scommesse, laddove nell’articolo 15 prevede le condizioni minime che devono essere applicate dai Concessionari nei rapporti con i propri Gestori.

 

ASSOSNAI FARA’ RICORSO ALL’ANTITRUST

ADM pur prendendo atto della “delicatezza del tema trattato” e dell’impegno a “valutare con urgenza i quesiti posti” non ha mai fornito alcun riscontro alle circostanziate richieste di Assosnai, che adesso dovrà rivolgerle direttamente al Ministero delle Finanze e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per assicurarsi che i Gestori non siano costretti ad operare in condizioni di squilibrio verso la controparte con maggiore potere contrattuale.

 

TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA O INCREMENTO DELLE ENTRATE ERARIALI?

L’unica logica operante nel comparto dei Giochi è quella di allargare l’offerta con l’immissione di nuovi prodotti e nuove formule di gioco per fare cassa, non per sottrarre il gioco alla criminalità o agli operatori privi di concessione. Lo sviluppo del portafoglio Giochi, incentrato unicamente su prodotti ad alta resa per lo Stato, dimostra che ADM è oramai interessata solo allo sviluppo delle entrate erariali, paradossalmente anche a scapito della sussistenza delle proprie reti di raccolta. Una dimostrazione lampante è il mancato avvio delle scommesse su eventi virtuali, previste fin dal Decreto Bersani del 2006 e ad oggi non ancora partite: con la continua flessione delle scommesse sportive ed il crollo di quelle ippiche, ADM avrebbe dovuto spingere al massimo sui tempi di avvio di questo prodotto di gioco, indispensabile per la sussistenza della propria rete e, per di più, presente nelle reti di raccolta parallele di soggetti privi di concessione.

Neanche la salute pubblica è tutelata visto il dilagare di prodotti di gioco immessi nella rete generalista dei Pubblici Esercizi, dove il pubblico è meno protetto dalle offerte di gioco, con il paradosso che oggi c’è un’eccessiva offerta di gioco in locali dove non c’è il divieto di accesso ai minori e dove il pubblico si reca per ragioni non legate al Gioco, rispetto ai punti vendita specialistici dei Negozi, dove i minori non possono entrare e dove il personale di sala ha una maggiore sensibilità per la tutela della salute pubblica.  Qual è la logica di polverizzare il Gioco in centomila esercizi dove è quasi impossibile un controllo, invece che concentrarli in due/tremila punti specializzati e facilmente controllabili?

 

A CHE PUNTO E’ LA LOTTA AGLI OPERATORI PRIVI DI CONCESSIONE?

Il bando per 2.000 concessioni assegnato di recente, ipotizzato come mezzo per regolarizzare le migliaia di punti vendita privi di concessione operanti in Italia, è stato un clamoroso flop: gli operatori privi di concessione non hanno partecipato al bando e continuano a offrire gioco indisturbati operando una sleale concorrenza nei confronti dei concessionari di Stato. Quindi, oltre al danno la beffa: migliaia di CTD ancora attivi e diverse centinaia di nuovi negozi in apertura che si aggiungono alle migliaia attivati dallo Stato dal 2006 in poi, con il conseguente crollo della redditività per gli attuali Negozi.

Cosa sta facendo ADM per tutelare la propria rete di raccolta? E cosa stanno facendo i grandi concessionari di Stato per difendere la propria attività dalla concorrenza sleale perpetuata alle loro imprese ed a quelle dei Gestori che lavorano per loro?

 

Assosnai rinnova la richiesta a ADM di confronto urgente, aperto e costruttivo nell’interesse delle imprese, dell’Erario e, soprattutto, dei cittadini che devono poter investire la propria passione per il Gioco in reti autorizzate, controllate e in grado di assicurare elevati standard per la tutela della salute pubblica e non, come oggi accade, costrette ad operare in continua rimessa e a rischio chiusura.

Il silenzio e l’immobilismo di ADM, ove dovesse perdurare, sarà l’ennesima prova di quanto Assosnai sta denunciando  e comporterà la necessità di un’organica forma di protesta da parte di tutti i piccoli e medi operatori del settore, Concessionari e Gestori,  che Assosnai invita a farsi sentire, ad alzare la voce e a non continuare a mantenere una posizione di sudditanza nei confronti dell’Amministrazione e dei grandi Concessionari.

L’Associazione sta cambiando pelle: entro il mese di novembre si svolgerà l’Assemblea degli Associati – nella quale sarà proposto, tra l’altro, il cambiamento del nome – affiancata da un evento pubblico nel quale saranno invitati tutti gli operatori del settore interessati ad unire le forze per produrre una reale trasformazione con l’obiettivo di dare un futuro alle nostre imprese.

 

Comunicato in formato pdf: 20131014 – COMUNICATO ASSOSNAI

Circolari: 2011813 – 2013.08.14 – POLITICHE – Contratto Gestione SNAI S.P.A. – Raggiunto accordo

Nella sezione "Politiche e Comunicazioni" è stata pubblicata la circolare

2011813 – 2013.08.14 – POLITICHE – Contratto Gestione SNAI S.P.A. – Raggiunto accordo , con n. 7 allegati,  che si riporta di seguito.

CONTRATTO GESTIONE 

RAGGIUNTO ACCORDO SU TESTO CONTRATTUALE 

Gentile Collega, 

T’informo che è stato raggiunto l’accordo sul nuovo testo del contratto di gestione con SNAI S.p.A., che invio in allegato congiuntamente ai quattro documenti che rappresentano gli accordi complementari, e pertanto adesso gli Associati Gestori possono procedere alla sottoscrizione con SNAI. 

Rammento comunque che ADM dovrà esprimere il proprio parere sul contratto tipo di SNAI per verificare che le clausole rispettino quanto previsto dall’art. 15 della relativa convenzione. 

Devo ringraziare i membri del Consiglio Direttivo e gli Associati tutti per la collaborazione e la compattezza dimostrata in questa complessa e delicata fase della trattativa. 

Invito gli Associati Gestori ad analizzare con attenzione tutta la documentazione allegata, rammentando che i documenti sono correlati fra loro e che il Contratto Gestione Negozio è predisposto per essere firmato per singolo negozio gestito: è fondamentale che ciò sia rispettato: in caso contrario tutte le pattuizioni (ad esempio l’articolo 61 che regola l’indennizzo per il Gestore) possono essere applicate alla pluralità dei Negozi gestiti con conseguenze estremamente sfavorevoli per il Gestore. Pertanto si presti particolare attenzione alla compilazione del punto “G” delle premesse. 

Si allegano anche le due relazioni Assosnai inviate con la precedente circolare 2011613, corrette in alcuni punti: nel documento “Analisi dei Ricavi” erano presenti degli errori di battitura nella tabella esplicativa del “bonus” prima fascia; nel documento “Principali evidenze contratto” sono stati apportati gli adeguamenti conseguenti alle ultime trattative. 

Restando in attesa delle successive comunicazioni di SNAI riferite alla procedura di sottoscrizione degli accordi non mi resta che augurare a tutti i colleghi un sereno periodo estivo, anticipando che a settembre convocherò l’Assemblea degli associati per relazionarVi compiutamente e condividere il programma per il futuro delle nostre imprese. 

Un cordiale saluto. 

ASSOSNAI 

Il Presidente 

Dott. Francesco Ginestra 

Circolare: 2011613 – 2013.08.07 – POLITICHE – Contratto Gestione – NON Raggiunto accordo con SNAI

Nella sezione "Politiche e Comunicazioni" è stata pubblicata la circolare

2011613 – 2013.08.07 – POLITICHE – Contratto Gestione – NON Raggiunto accordo con SNAI, con n. 2 allegati ("Analisi Ricavi" e "Principali evidenze contratto gestione")

che si riporta di seguito.


CONTRATTO GESTIONE

NON RAGGIUNTO ACCORDO CON SNAI SPA

SU TESTO CONTRATTUALE

Gentile Collega,

Ti informo che nonostante una serrata trattativa, l’Associazione NON ha raggiunto con SNAI S.p.A. un accordo sul contratto di gestione.

Gli Associati, pertanto, sono invitati a non sottoscrivere il nuovo contratto proposto da SNAI S.p.A. continuando a operare con l’attuale contratto di gestione che è automaticamente rinnovato fino al giugno 2016.

Sono certo che i Gestori proseguiranno, così come stanno facendo, questa battaglia per rivendicare i nostri diritti e lottare per il futuro delle nostre imprese, nella consapevolezza che, in ultima analisi, SNAI ha assoluta necessità di consolidare la propria rete ben oltre giugno 2016.

L’Amministratore Delegato di SNAI S.p.A., dott. Giorgio Sandi, dopo un intenso scambio di osservazioni al testo contrattuale mi ha comunicato la volontà di aggiornarci a settembre, circostanza tanto più grave in considerazione del fatto che SNAI ha sino a ieri creato un affidamento circa nuove condizioni economiche (con anticipi bonus da corrispondere alla firma) in Gestori che si trovano nelle serie difficoltà note.

Ritengo che il mancato raggiungimento dell’accordo derivi da un tentativo di SNAI di sfruttare il momento di difficoltà della Rete per cercare di annientare l’autonomia gestionale della Rete, costringendola ad operare in condizioni svantaggiose e/o addirittura in rimessa potenzialmente sino al 2025 per ragioni esclusivamente legate a proprie esigenze di architettura finanziaria.

Ritengo peraltro che tale tentativo, oltre ad essere poco lungimirante, abbia necessariamente vita breve, considerato che è sicuramente essenziale interesse di SNAI assicurarsi quanto prima il consolidamento della rete ben oltre l’attuale durata del contratto in essere, che scade a giugno 2016.  

Tanto è vero che SNAI ha recentemente cercato di introdurre nella bozza di testo contrattuale la clausola (art. 55.11) che prevede il rinnovo automatico del contratto fino alla scadenza dell’eventuale nuovo titolo assegnato a SNAI ovvero per ulteriori nove anni dopo la scadenza del 2016. L’articolo, nell’ultima versione proposta, è però scritto in modo da rendere nulla la possibilità per i Gestori di rinegoziare le condizioni economiche alla naturale scadenza entro giugno 2016.

La recente richiesta di SNAI di prolungare così a lungo la durata del contratto non può che essere controbilanciata dalla sicurezza per i Gestori di poter proseguire il contratto a condizioni economiche redditizie per le proprie imprese.  Per questo motivo abbiamo richiesto la possibilità di rinegoziare le condizioni economiche, alla luce delle mutate condizioni del mercato, con cadenza triennale in modo da non dover essere costretti a lavorare eventualmente anche in rimessa.   

A maggior ragione, deve quindi essere ben valutato il meccanismo di remunerazione. 

L’introduzione di scaglioni bonus e anticipi, che per il 2013 producono, in alcuni casi, non sostanziali miglioramenti alle condizioni economiche, possono addirittura portare al rischio di diminuzione dei ricavi qualora SNAI, in conseguenza di proprie ed esclusive scelte gestionali, arrivasse ad un Pay‐Out annuo elevato.

A tal proposito, per permetterti di comprendere compiutamente le problematiche che abbiamo dovuto affrontare in questi mesi di confronto con SNAI, Ti allego due documenti, il primo analizza gli aspetti legati a “Corrispettivi e bonus” e le secondo le ”Principali evidenze del contratto”.

Inoltre siamo sempre in attesa della risposta da ADM (Agenzia Dogane e Monopoli) ai quesiti posti da Assosnai sulla legittimità delle clausole riferite al recesso introdotte da SNAI S.p.A. nel contratto, da noi ritenute illegittime nonché sul preciso contenuto integrativo obbligatorio del contratto in essere ai sensi dell’art. 15 della nuova convenzione; il perdurare del silenzio di ADM è un fatto gravissimo per il quale chiameremo a risponderne i vertici dell’Agenzia e che  ci ha costretto a conferire mandato a nostri consulenti al fine di denunciare la situazione anche all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed al Ministero dell’Economia e Finanze per ottenere la tutela delle nostre imprese.

Sono consapevole che la mancata sottoscrizione del nuovo accordo non permetterà alla Rete di incassare subito gli “anticipi bonusdel 2013 tanto attesi, ma ribadisco che ricevereste detti importi una tantum a fronte invece di una grave incertezza sui corrispettivi futuri.

Poiché credo che SNAI S.p.A., nonostante lo sgradevole tentativo attuato, non possa permettersi né di avere una intera rete in gravi difficoltà economiche né di avere una rete che non è più sua a metà 2016 (pena ovviamente perdita di tutti i relativi ricavi di SNAI stessa) ritengo che sia essenziale ed imprescindibile mantenere il punto e pretendere da SNAI quanto necessario per rendere la nostra Rete in grado di operare. 

Rinnovo quindi l’invito a tutti i colleghi a “tener duro” e a non svendere il nostro futuro nella consapevolezza che SNAI dovrà necessariamente ascoltare le nostre esigenze nell’immediato futuro.

Seguirà nuovo aggiornamento non appena ci saranno novità.

Un cordiale saluto.

ASSOSNAI

Il Presidente 

Dott. Francesco Ginestra

 

Circolare: 2011413 – 2013.08.02 – POLITICHE – Contratto Gestione SNAI S.P.A. – Atteso testo contrattuale,

Nella sezione Politiche & Comunicazioni dell'area riservata del sito Assosnai è stata pubblicata la circolare

2011413 – 2013.08.02 – POLITICHE – Contratto Gestione SNAI S.P.A. – Atteso testo contrattuale, 

il cui testo si riporta di seguito.

CONTRATTO GESTIONE

ATTESO NUOVO TESTO DELL’ACCORDO

Gentile Associato,

a seguito dell’intenso lavoro svolto dall'Associazione, che ha permesso di apportare importanti miglioramenti al testo contrattuale  oggi si è svolto un incontro fra legali  per finalizzare gli accordi raggiunti fra Assosnai e SNAI S.p.A., in particolare riguardo l’automatico rinnovo del contratto e la facoltà del Gestore di chiedere la rinegoziazione degli accordi economici prima del rinnovo.

Abbiamo inviato a SNAI il testo definito e siamo ora in attesa di una conferma da parte di SNAI. 

Al momento, quindi, non c’e' ancora un testo contrattuale approvato da Assosnai ma contiamo che esso vi sia molto presto.

Seguirà aggiornamento non appena possibile.

Cordiali saluti.

ASSOSNAI

Il Presidente

Dott. Francesco Ginestra


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