RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse – Palinsesto all’inglese e Bet365 stravolgono il mercato. L’analisi dei marchi ‘storici’ tra tenuta, impennate e la flessione di Snai

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse – Palinsesto all’inglese e Bet365 stravolgono il mercato. L’analisi dei marchi ‘storici’ tra tenuta, impennate e la flessione di Snai

01/07/2015 | 16:19

Scommesse – Palinsesto all’inglese e Bet365 stravolgono il mercato. L'analisi dei marchi 'storici' tra tenuta, impennate e la flessione di Snai

ROMA – Un mercato duro e competitivo, con un’offerta ormai simile ai bookmaker internazionali, campagne di marketing costose e distribuite tra i vari media, concorrenza estera non autorizzata sul territorio. E’ la fotografia del business del betting in Italia, fino a qualche anno fa feudo di marchi superconosciuti e “storici”, che adesso premia solo i migliori, qualunque sia la loro bandiera o – come si dice ora – il “brand”.  Gli ultimi due anni, in particolare, hanno sovvertito equilibri che sembravano intoccabili tra i cinque operatori “storici” presi in esame da Agipronews per dimensioni, raccolta, tradizione e punti vendita. Secondo un’analisi realizzata sui dati stimati da fonti del settore – relativi alle scommesse sportive – il fenomeno più visibile è la riduzione della raccolta di Snai passata dai 108 milioni di aprile 2013 ai 66 di marzo 2015. Un trend differente rispetto ai rivali ’storici’ con licenza italiana – Lottomatica da 67 a 72; Sisal da 45,5 a 57,5; Eurobet da 29 a 60,5, infine Intralot da 26,5 a 31, nella stessa forbice di due anni – e determinato da almeno un paio di fattori. Hanno pesato l’introduzione a metà ottobre 2013 del palinsesto complementare – che consente ai concessionari di personalizzare l’offerta – e l’esordio (siamo nel settembre 2014) nel mercato italiano autorizzato di Bet365, colosso inglese dell’on line, che nel giro di pochi mesi ha polverizzato ogni record sfiorando i 100 milioni di scommesse mensili di incasso. Un’ “irruzione” che, complessivamente, non ha colto impreparate la maggior parte delle aziende storiche – tranne qualche vistosa eccezione – che hanno saputo tramutare le difficoltà concorrenziali in un vero e proprio trampolino di lancio.  NT/Agipro

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – COPERTURA CONVEGNO SISTEMA GIOCO ITALIA ” L’INDUSTRY ITALIANA DEI GIOCHI PUBBLICI”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – COPERTURA CONVEGNO SISTEMA GIOCO ITALIA ” L’INDUSTRY ITALIANA DEI GIOCHI PUBBLICI”

25/06/2015 | 10:30 Sistema Gioco Italia, l'industry italiana dei giochi pubblici: nel 2014 filiera ha generato 500 milioni di euro, quasi 5 mila gli addetti ai lavori

ROMA – Nel 2014 il valore della produzione industriale complessivamente generato dall’intera filiera del gioco è stato di ben 500 milioni di euro, con quasi 5.000 addetti. È la fotografia che emerge da "L’industry italiana dei giochi pubblici", lo studio di Confindustria Sistema Gioco Italia realizzato da Mag Consulenti Associati. Considerando le diverse aree della filiera, a farla da padrone sono naturalmente i prodotti di gioco, che con 264 milioni rappresentano la fetta più ampia del valore complessivo (il 52,9%). Seguono i terminali, con 215 milioni di produzione (43,1%) e le reti e i sistemi di controllo dei concessionari con 20 milioni (4%). Per quanto riguarda i prodotti di gioco, il valore della produzione risulta concentrato nel settore delle gamong machines, per una percentuale complessiva tra AWP e VLT di 60,3% e un valore di 302 milioni di euro. Segue il settore delle lotteries con 120 milioni (24,1%), i prodotti di gioco online con 51 milioni (10,1%), il betting con 24 milioni (4,8%) e il bingo con 3 milioni (0,6%). MSC/Agipro

25/06/2015 | 11:11 Delega fiscale, Passamonti (SGI): "Riforma sui giochi resta necessaria, su articolo 14 ha prevalso timore di critiche"

ROMA – «L’inserimento dell’articolo 14 della delega fiscale risale a quattro anni fa, ma per come è andata si è compiuto un delitto perfetto». Massimo Passamonti, presidente di Sistema Gioco Italia, è intervenuto nel corso della presentazione dello studio realizzato da MAG, "L’industry italiana dei giochi pubblici", organizzato a Roma. «La cancellazione dell’articolo 14 dalla delega ha obbligato a reimpostare i lavori – continua Passamonti – Ha prevalso il timore di ricevere qualche fischio in più rispetto agli applausi, smontando il lavoro anche coraggioso fatto dal sottosegretario Pier Paolo Baretta. Lo stesso Consiglio dei Ministri in cui non è stato presentato l’articolo sui giochi, poi, non ha impugnato la legge regionale della Lombardia, un provvedimento che non tiene conto delle mancate coperture che comporta». Le conseguenze del mancato riordino del settore, ricorda Passamonti, si fanno già sentire: «I dati su aumento del gioco illegale nelle regioni che hanno inserito provvedimenti espulsivi sono evidenti già nei dati della Guardia di Finanza, ma il campanello d’allarme forse arriverà con i mancati introiti erariali. Gli effetti positivi dell’offerta di gioco legale non sono stati sufficienti a determinare giudizi positivi. La tracimazione dell’offerta era evidente e da anni abbiamo sottolineato la necessità di contenerla, ma nel nostro Paese si preferisce strillare al ragionare». PG/Agipro  

 25/06/2015 | 11:46 Giochi, MAG: «Nel 2014 agli operatori 8,8 miliardi di ricavi netti»

ROMA – Nel 2014 i ricavi netti per gli operatori del settore giochi sono stati di circa 8,8 miliardi di euro, il 53,2% della spesa effettiva dei giocatori (16,5 miliardi) cioè le giocate meno le vincite restituite, mentre all’erario è finito il 46,8%, circa 7,7 miliardi. E’ quanto emerge dallo studio "L’industry italiana dei giochi pubblici”, presentato oggi a Roma dalla società di consulenza MAG con Confindustria Sistema Gioco Italia. Cifre che sostengono un settore capace di impiegare oltre 5.000 addetti alla produzione, di cui quasi 2.300 in Italia. La produzione italiana è più presente nei terminali, nelle reti e nei sistemi di controllo e nei segmenti AWP e scommesse, invece i produttori esteri sono più presenti nel segmento delle VLT, delle scommesse virtuali e nel gioco online. Il valore della produzione per ogni addetto è di circa 96.500 euro nelle aziende italiane e di circa 130mila euro nelle aziende estere.Ai ricavi netti degli operatori di gioco, però, vanno tolti ulteriori costi – come i canoni per le concessioni ai Monopoli di Stato o finanziamenti per il settore ippico – per 476 milioni, pari al 5,4% degli 8,8 miliardi complessivi. Più nel dettaglio, il 60,3% dei ricavi è finito ai punti vendita (5,3 miliardi), il 20,2% ai concessionari (1,7 miliardi), il 14% ai distributori e ai gestori (1,2 miliardi). Nello specifico, i ricavi netti di filiera sono andati a ricompensare i diversi protagonisti del settore composto da circa 6.000 imprese e caratterizzato da un bacino occupazionale di oltre 140 mila addetti. Lo studio – comprensivo dei costi di canoni e finanziamenti per altri enti pubblici – restituisce una ripartizione che fa scendere la parte per gli operatori appena sotto la metà totale dei ricavi del settore. Non finisce qui: gli operatori di gioco devono inoltre affrontare ulteriori costi per i “beni strumentali” – dai terminali, ai sistemi di controllo, alla manutenzione delle macchine – che pesano per altri 499 milioni di euro l’anno. Costi che percentualmente incidono in particolare su slot (29,3%) e Vlt (31%), la gestione delle macchine supera il 60% del totale, con le lotterie al 24%, il gioco online al 10% e le scommesse al 4,8%. MSC-PG/Agipro

25/06/2015 | 11:25 Passamonti (Confindustria Giochi): "La stampa di settore? Alcune home page sembrano vetrine di supermarket del gioco"

ROMA – "La ’sparate’ sugli allarmi sanitari, sempre meno in veritá, continuano ad apparire su media e giornali, ma impediscono di portare avanti un ragionamento serio. Parte della stampa specializzata ha avuto un suo ruolo: mettere il microfono davanti ad alcuni personaggi e dargli rilevanza nelle home page, che a volte sembrano supermarket del gioco, non ha aiutato". Così Massimo Passamonti, Presidente di Sistema Gioco Italia (Sgi), nel corso del suo intervento alla presentazione dello studio "L’industry italiana dei giochi pubblici", in corso a Roma.  "La politica è stata facilona: ancora oggi si sventola il dato dei 98 miliardi come una condanna – ha ricordato Passamonti. –  La legge di stabilità é intervenuta a gamba tesa aggravando i bilanci degli operatori e lasciando incertezza sulla ripartizione di quanto chiesto e senza la delega fiscale sará difficile far crescere il settore. Nel frattempo – ha aggiunto – il gioco legale viene espulso, mentre le situazioni grigie e illegali ritornano. C’è ipocrisia perchè nessuno dice di essere contrario al gioco pubblico, ma nessuno stabilisce quale sia il limite. Leggi regionali non coordinate tra loro stanno distruggendo il rapporto tra lo Stato e chi si é preso l’incarico di gestire il gioco mantenedolo nella legalità – ha concluso Passamonti – Pensare a divieti assoluti di pubblicitá non é pensabile, il gioco non é il tabacco: l’’Organizzazione mondiale della sanità dice che non é cosí". PG/Agipro

 25/06/2015 | 11:48 Giochi, MAG: «Incertezza normativa limita la crescita del settore»

ROMA – Per il mercato italiano dei giochi «sussistono limiti allo sviluppo che derivano dalla «lentezza e dall’incertezza della regolazione tecnica». Lo evidenzia lo studio di MAG Consulenti Associati, “L’industry italiana dei giochi pubblici”, presentato oggi a Roma. «E’ urgente sviluppare una politica industriale di settore per favorire il consolidamento e la specializzazione dell’offerta di gioco regolamentato nel mercato nazionale e per assistere le aziende italiane nei mercati esteri, promuovendo non solo il modello italiano di controllo telematico dei giochi, ma anche le soluzioni industriali sviluppate» nel Paese. MSC-PG/Agipro 

 25/06/2015 | 11:50 Giochi, MAG: «AWP da remoto sono occasione di sviluppo per il settore»

ROMA – Una delle occasioni di sviluppo per il settore dei giochi è l’introduzione delle AWP che consentono esclusivamente il gioco da ambiente remoto. Secondo lo studio “L’industry italiana dei giochi pubblici” redatto da MAG Consulenti Associati, le AWP da remoto sono «un prodotto innovativo» e «sicuro per la collettività e il giocatore, da proporre anche negli altri Paesi». Le nuove macchine – previste nelle bozze della delega fiscale, a quanto sembra per ora in stand by – prevedono, oltre al collegamento a distanza che permette di cambiare in breve tempo i giochi offerti e di garantire la tracciabilità dei flussi di gioco, anche standard di sicurezza più elevati, come la possibilità di identificare il giocatore, per innalzare la tutela su minori e gioco patologico. L’industria nazionale avrebbe così la possibilità di proporre il prodotto come ’first mover’ nel mercato internazionale. L’ipotesi di introdurre le AWP da remoto a bassa giocata e bassa vincita nel decreto giochi della delega fiscale era stata presa in considerazione anche dal MEF: il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, alcune settimane fa, aveva evidenziato «un’importante opportunità per i costruttori di macchine sul mercato italiano». Tra le attuali eccellenze dell’industria italiana del gioco, invece, lo studio di MAG evidenzia le macchine da intrattenimento, prodotte da un ristretto gruppo di impresa ed elevata specializzazione, e i sistemi di totalizzazione e lotteria. MSC-PG/Agipro 

 25/06/2015 | 11:51 Giochi, Passamonti (SGI): "Piano regolatore anche senza delega, pronti a togliere 100 mila slot"

ROMA – "Anche senza la delega fiscale siamo pronti ad andare avanti con un piano regolatore per autoridurre l’offerta slot sul territorio. Chiederemo ai nostri associati di installare 4 slot al massimo per gli esercizi pubblici e un massimo di 6 vlt per sala slot". Lo ha dichiarato Massimo Passamonti, presidente di Sistema Gioco Italia, nel corso della presentazione dello studio  "L’industry italiana dei giochi pubblici", in corso a Roma. "Applicando questi criteri – ha precisato Passamonti – stimiamo 100 mila macchinette in meno. Il rapporto – ha specificato Passamonti – sarà di una macchina ogni 220 persone, riducendo il mercato del 25%. Sfido chiunque a trovare un settore che accetti una sfida del genere. In collaborazione con la politica siamo pronti ad ridurre gli apparecchi per mostrare responsabilità sociale che è anche valore industriale".  PG/Agipro  

25/06/2015 | 12:05 Delega Fiscale, Marino (Mag): "Stop a decreto giochi danneggia industria del settore"

ROMA – "Il settore del gioco ha sempre seguito l’evoluzione tecnologica e i gusti dei giocatori. Anche il decreto giochi della delega fiscale prevedeva l’evoluzione degli apparecchi da intrattenimento, consentendo il gioco solo da remoto. Questo stop del decreto attuativo provoca un senso di frustrazione" e fa emergere "la difficoltà di creare un’industria nazionale". Lo ha detto Guido Marino, amministratore unico Mag Consulenti Associati, nel corso della presentazione dello studio "L’industry italiana dei giochi pubblici" realizzato da Mag per Confindustria Sistama Gioco Italia. "Le nostre macchine da intrattenimento rappresentano delle eccellenze di prodotto e nel settore ci sono competenze molto consolidate: il problema è che i prodotti non hanno seguito la domanda, ma hanno seguito delle istanze politiche e dei vincoli regolatori nazionali che in molti casi hanno impedito ai prodotti di essere esportati. – ha spiegato Marino – E’ quello che è accaduto con gli apparecchi da intrattenimento italiani, troppo complessi per essere venduti all’estero. Abbiamo perso un’occasione di sviluppo industriale". MSC/Agipro

 25/06/2015 | 12:22  Delega Fiscale, Parlati (SGI): "Awp da remoto, noi siamo pronti alla sfida, ma servono norme certe"

ROMA – "Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, si puó dire che in questi anni nonostante le difficoltà – mancanza di norme certe, stampa contraria e ostruzionismo degli enti locali – si é comunque sviluppato un tessuto industriale. Possiamo incominciare a immaginare un polo industriale per la produzione e la progettazione degli apparecchi, cosí da consentire una eventuale esportazione. Ma è indispensabile avere delle norme certe". Lo ha chiarito Gennaro Parlati, Coordinatore tavolo tecnivo Interassociativo di Sistema Gioco Italia e direttore generale di ACMI, Associazione Nazionale Costruttori Macchine Intrattenimento, nel corso della presentazione dello studio "L’industry italiana dei giochi pubblici" realizzato da Mag per Confindustria SGI. "Il tavolo interassociativo su slot da remoto ha come obiettivo una ridefinizione della dimensione industriale del settore – ha spiegato Parlati – Abbiamo parlato di contrasto a gioco patologico e minorile, di sicurezza e affidabilità delle macchine. In due mesi siamo riusciti a coinvolgere tutti e c’è una proposta condivisa su cui c’é accordo all’80%. Spero che le occasioni di confronto ci verranno date anche in futuro, ma al momento il mercato é al palo da quattro anni: le aziende chiudono e il territorio sta tornando in maniera pesante in mano all’illegale. Siamo pronti e vogliamo che questa sfida ci venga riproposta". PG/Agipro

 25/06/2015 | 12:47 Delega Fiscale, Baretta (Mef): "Su decreto giochi lavoro non è terminato, necessario punto di equilibrio con le Regioni"

ROMA – "Affrontiamo questa fase nell’ottica di un processo dinamico e non definitivamente concluso, anche perché alle spalle abbiamo un buon lavoro sulla delega fiscale, portato avanti con tutta la filiera". Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, nel corso della presentazione dello studio  "L’industry italiana dei giochi pubblici", redatto da MAG Consulenti Associati per Confindustria Sistema Gioco Italia. "Chiunque si occuperà di gioco in futuro non potrà prescindere dal lavoro di questi mesi – ha proseguito Baretta – Il lavoro certamente non è terminato". "L’ultima bozza del decreto è stata consegnata a Palazzo Chigi: la riserva statale sul gioco resta un punto fermo, perché è un’impostazione a cui lo Stato non intende rinunciare, ma bisogna trovare un punto di equilibrio, da ricercare nella conferenza Stato-Regioni. Le Regioni sono il punto di riferimento per l’interlocuzione – ha aggiunto ancora il Sottosegretario – La pubblicità non è essenziale alla diffusione del gioco: nell’ultima bozza, abbiamo scelto di vietarla. Su alcuni punti è necessario non interrompere il lavoro: è il caso della tassazione sul margine, dell’organizzazione della filiera, della gestione del gioco da remoto – occasione importantissima per la struttura industriale – e della ridistribuzione del gioco sul territorio. Dobbiamo confermare questo lavoro, – ha concluso – sono convinto che non siamo alla fine". MSC/Agipro   

 25/06/2015 | 12:32 Giochi, Roma (Censis): "Su settore informazione non equilibrata"

ROMA – "Bisogna cercare di far passare una controcultura equilibrata sul gioco, un tema che subisce l’influenza di un’opinione pubblica elitaria che bisogna eliminare". Lo ha detto Giuseppe Roma, Senior Advisor del Censis, nel corso della presentazione dello studio "L’industry italiana dei giochi pubblici", realizzato da Mag per Confindustria Sistama Gioco Italia.  "Il gioco, nella maggior parte dei casi, è un passatempo: esiste una domanda molto diffusa, che in gran parte non è patologica, ed è su questo aspetto che bisogna insistere per correggere lo squilibrio dell’informazione", ha continuato. "In questo momento, le aziende devono essere presenti non solo nella comunicazione, ma soprattutto nelle azioni, ad esempio radicando la presenza sul territorio per contrastare l’illegalità – ha aggiunto Roma e sulla pubblicità ha concluso – Le aziende devono autoregolamentarsi, per evitare l’effetto boomerang e per dimostrare di essere più equilibrati di coloro che gridano a un fantasma che non c’è". MSC/Agipro 

 25/06/2015 | 12:58  Passamonti: "Se riordino giochi salta, lo Stato dovrà affrontare battaglia legale"

ROMA – "Se il riordino del settore giochi previsto dalla delega salta, non escludo che gli operatori facciano partire una lunga stagione di contenziosi e battaglie legali con lo Stato". Lo ha detto Massimo Passamonti, presidente si Sgi, a margine del convegno organizzato oggi a Roma. "Il tema non riguarda l’associazione, quanto i singoli operatori, soprattutto quelli esteri, a mancate promesse seguiranno i ricorsi, penso ad esempio all’addizionale sulle slot e sulle vlt, la cui seconda rata da 300 milioni scade a fine ottobre". PG/Agipro

 25/06/2015 | 13:10 Delega Fiscale, Ughi (Obiettivo 2016): "Senza codice dei giochi impossibile pensare a riduzione dell'offerta"

ROMA – "In questo momento il codice dei giochi non c’é, questo vuol dire che lo Stato non vuole le regole e in futuro il settore diventerà ancora meno controllabile". Lo ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, a margine del convegno organizzato oggi a Roma da Confindustria Sistema Gioco Italia, commentando lo stop al decreto giochi che non dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri nei tempi previsti dalla delega fiscale. Senza il riordino del settore "l’impegno statale – ha detto ancora Ughi – deve essere rivolto a far rispettare le regole che esistono, rinunciando però alle ipotesi di riduzione dell’offerta". PG/Agipro    

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, riunione Snai – Agisco: creato tavolo permanente di collaborazione

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, riunione Snai – Agisco: creato tavolo permanente di collaborazione

21/05/2015 | 15:39

Scommesse, riunione Snai – Agisco: creato tavolo permanente di collaborazione

ROMA – Un “tavolo permanente” di collaborazione per rispondere alle continue richieste di un mercato delle scommesse sempre più esigente e competitivo: è quanto hanno deciso ieri il presidente di Snai S.p.A. Giorgio Sandi e il Vice Presidente Agisco Giuseppe Giove, dopo l’incontro di ieri tra i rappresentanti dei Concessionari e il loro provider. "Malgrado nei mesi precedenti fossero sorte polemiche sui servizi e sui metodi di dialogo – si legge in una nota di Agisco – l’incontro si è svolto in un clima di reciproca collaborazione e cordialità". Dalla prossima settimana "sarà operativa la collaborazione e il vice Presidente Pino Giove costituirà e dirigerà il gruppo di lavoro formato da Agisco". RED/Agipro 

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RASSEGNA STAMPA – GIOCO NEWS – Snai incontra Agisco e Agsi: il prossimo 27 maggio a Roma

RASSEGNA STAMPA – GIOCO NEWS – Snai incontra Agisco e Agsi: il prossimo 27 maggio a Roma

Snai incontra Agisco e Agsi: il prossimo 27 maggio a Roma

 

Agisco (Associazione Giochi e Scommesse) e Agsi (Associazione Gestori Scommesse Italia) mercoledì 27 maggio 2015 incontreranno Snai Spa, nella sede romana del concessionario, "per discutere sulle gravi problematiche della rete di raccolta delle scommesse dei gestori Snai".

Lo fanno sapere le due associazione, dopo il botta e risposta dei giorni scorsi con il concessionario di giochi, chiedendo"urgenti misure da parte di Snai per rilanciare il marchio e arginare la fuga della clientela verso altri punti vendita di gioco lecito, dove l’offerta è strutturata per soddisfare davvero le richieste del pubblico; ciò per bloccare il crollo degli incassi che ha portato le imprese dei gestori al dissesto economico e finanziario".

Snai, attraverso il suo presidente e amministratore delegato, Giorgio Sandi, aveva prontamente risposto, sottolineando di essere "pronta come sempre ad incontrare tutti coloro che hanno qualcosa da dire". 

Bisognerà, quindi, attendere l'incontro del 27 maggio per capire come andranno le cose tra le due parti e vedere se si riuscirà a trovare un punto di incontro. 

 
 

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Sandi (Snai spa) risponde ad Agisco: “Pronti a un incontro pubblico di fronte alla stampa”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Sandi (Snai spa) risponde ad Agisco: “Pronti a un incontro pubblico di fronte alla stampa”

15/05/2015 | 18:01

Scommesse, Sandi (Snai spa) risponde ad Agisco: "Pronti a un incontro pubblico di fronte alla stampa"

ROMA – In relazione alla nota di Agisco, Giorgio Sandi, presidente e Ad di Snai spa, risponde attraverso una nota stampa: «Snai incontra sistematicamente i gestori appartenenti alla propria rete commerciale ed è pronta come sempre ad incontrare tutti coloro che hanno qualcosa da dire. Stiamo organizzando un incontro convention con i gestori della rete Snai e nei giorni a venire, come già anticipato per le vie brevi nel corso dei numerosi incontri, verrà inviato l’invito con i dettagli organizzativi. Non stupisce che a fronte del dinamismo di Snai esponenti di associazioni prive di reale rappresentanza cerchino di farsi paladini di un presunto ruolo di difensori di una categoria, come se non si sapessero i reali interessi dietro a queste manifestazioni. Agli esponenti di queste pseudo associazioni, sempre pronti a formulare generiche pretese e meno propensi a lavorare seriamente nel comune interesse della Rete e di Snai riconfermo la disponibilità mia personale e di Snai ad un incontro pubblico di fronte ad esponenti della stampa qualificata. A meno che l’intenzione non sia quella di "agitare le acque" per promuovere propri progetti personali e societari ed indurre  con questi artifici qualche meno avveduto operatore a dare loro fiducia». RED/Agipro 

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Agisco chiede intervento dell’Antitrust contro Snai spa: “Fuga dei clienti ci porta alla rovina”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Agisco chiede intervento dell’Antitrust contro Snai spa: “Fuga dei clienti ci porta alla rovina”

Scommesse, Agisco chiede intervento dell’Antitrust contro Snai spa: “Fuga dei clienti ci porta alla rovina” 

ROMA – Agisco auspica un fermo intervento dell’Autorità? Garante della Concorrenza e del Mercato al fine di censurare l’uso (o l’abuso) della posizione di supremazia contrattuale di Snai nei confronti di piccole società? alle quali non riconosce una franca ed equilibrata interlocuzione tramite le Associazioni di categoria. E’ quanto sostiene Agisco, in una nota stampa nella quale si ribadisce che “Le imprese dei Gestori dei “Punto Snai” non rivendicano un contratto migliore, ma urgenti misure da parte di Snai per rilanciare il marchio e arginare la fuga della clientela verso altri punti vendita di gioco lecito, dove l’offerta e? strutturata per soddisfare davvero le richieste del pubblico; ciò? per bloccare il crollo degli incassi che ha portato le imprese dei gestori al dissesto economico e finanziario”. L’Associazione presieduta da Francesco Ginestra chiede da tempo di incontrare i vertici della Società? “per invertire la tendenza all’abbandono dei nostri Negozi e far comprendere le motivazioni del crollo della quota di mercato di Snai. Il nostro patrimonio e? il cliente scommettitore, un “bene” da conservare che non può? essere visto come un “usa e getta” e questa Snai deve tornare a capire e a gestire le differenze che esistono tra una schedina al totalizzatore e una scommessa contro il banco”.

“La fuga della clientela – afferma la nota Agisco – e? il vero problema che ci sta portando alla rovina e lo possono testimoniare tutti i gestori, non solo i nostri associati, che ci inviano lettere di richiesta di aiuto: a tal fine invitiamo la stampa ad intervistare direttamente i Gestori Snai per rendersi conto di persona della drammatica situazione. L’annunciata decisione di recedere dai contratti e? una soluzione estrema, ma che risponde a una logica: se il giocatore non sceglie piu? un Punto Snai, si puo? anche raddoppiare la remunerazione ma il problema non si risolve e i nostri Negozi di gioco soffrono sempre più?, al punto che dall’inizio dell’anno decine di Gestori hanno chiuso i battenti e stanno cercando partner con i quali continuare l’attivita? e poter onorare i debiti con Snai. Debiti che – restando sotto contratto con Snai – non potevano altro che aumentare”. L’associazione si dice comunque disponibile a un “dibattito pubblico” auspicando che serva finalmente “a fornire soluzioni, non giustificazioni”.  NT/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – AGSI replica a Sandi: “Disposti a un ‘tavolo aperto’ con l’AD, ma solo alla presenza della proprietà di Snai Spa”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – AGSI replica a Sandi: “Disposti a un ‘tavolo aperto’ con l’AD, ma solo alla presenza della proprietà di Snai Spa”

Scommesse: Agsi replica a Sandi: «Disposti a un 'tavolo aperto' con l’AD, ma solo alla presenza della proprietà di Snai Spa»

ROMA – L’associazione dei gestori Agsi replica ad una recente intervista del presidente e Ad di Snai Giorgio Sandi, attraverso un comunicato stampa nel quale sottolinea come lo stesso Sandi dipinga un quadro: «Assolutamente ottimistico del comparto delle scommesse, nel quale le uniche nubi sono rappresentate, nell’ordine, dai Ctd, compresi quelli “legalizzati”, dalle due Associazioni dei Gestori (Agisco ed Agsi), dal finto nuovo con ricette vecchie. Quindi per il presidente di Snai Spa la crisi dei negozi Snai non esiste, è soltanto un’invenzione». Agsi prosegue: «Evidentemente il dr. Sandi, da non assiduo frequentatore della rete della sua azienda, la conosce come gli viene descritta dai suoi delegati ed osservatori» e invita il numero uno dell’azienda fino a poco tempo fa leader del mercato delle scommesse: «Faccia personalmente un giro nelle “periferie” per verificare il (cattivo) funzionamento delle (superate) tecnologie, provi a mescolarsi tra i clienti (quei pochi rimasti) delle agenzie e ne ascolti i commenti: senz’altro ne trarrà giovamento lui, la rete e la società».

Nella lettera inviata alla stampa, Agsi pone una serie di domande rivolte al numero uno di Snai, a cominciare dal tema dei Ctd, sottolineando la difficoltà a comprendere le strategie aziendali: «Sono anni che i gestori lamentano la concorrenza sleale e pericolosa di questa categoria di operatori, oggi anche il dr. Sandi ne denuncia prima la mancanza di rispetto delle regole e, dopo la legalizzazione, l’aggressività sul mercato: resta per noi un mistero il silenzio di Snai prima e durante la fase di elaborazione del relativo progetto legislativo, ci riesce difficile capire le enormi energie profuse da Snai per cercare di reclutare e contrattualizzare il maggior numero di Ctd consentito dalla legge di Stabilità, con  esito molto modesto. Forse la proposta contrattuale di Snai non ha convinto neanche gli ex Ctd?». Sulla rappresentatività delle associazioni, sulle quali Sandi era stato molto critico, Agsi pone una domanda precisa, evidenziando quella che, secondo l’associazione stessa, sarebbe una contraddizione: «Il dr. Sandi denuncia la mancanza di reale rappresentatività delle due associazioni di categoria che, per essere ammesse “a corte” devono, in via preliminare, consentirne la verifica previo consegna dell’elenco degli associati. Ma Agisco non è l’Associazione di categoria maggiormente rappresentativa su base nazionale che ha negoziato con Snai il vigente Contratto di gestione? Agsi , sorta in Campania nel dicembre 2013, non è  da quella data costantemente impegnata in una serie di trattative intese anche al rinnovo del vigente contratto di gestione?». 

Nella sua intervista, Sandi fa riferimento a «personaggi che si nascondono dietro associazioni per niente rappresentative» e qui Agsi invita lo stesso Sandi a denunciare i fatti corredati da nomi e cognomi: «Il generico riferimento a personaggi che utilizzano associazioni di comodo per ottenere vantaggi indebiti e personali, come pure la altrettanto generica messa in guardia nei confronti “di chi ha già preso dai malcapitati compagni di strada ed ha lasciato dietro di se debiti non onorati ed aziende in difficoltà”» secondo l’associazione produce una «sorta di terrorismo nei confronti di una categoria ridotta allo stremo». Non dovesse essere così, Agsi invita Sandi: «a denunciare i fatti con tanto di nome e cognome».  

Agsi si dice poi disponibile a prendere parte al “tavolo aperto” proposto  dal presidente e Ad dell’azienda ex leader del mercato delle scommesse: «Agsi fedele al marchio sotto il quale da sempre hanno lavorato i gestori associati, resta sempre disponibile ad ogni forma di reale e leale collaborazione, e dichiara fin d’ora la propria disponibilità per il proposto “tavolo aperto” presentando, benchè sia cosa inusuale, l’elenco dei propri iscritti». Agsi pone due sole condizioni:  «Chiede di sapere  se a quel tavolo saranno presenti i consiglieri di amministrazione ed i rappresentanti della proprietà e pone una sola condizione: la partecipazione dei Gestori “entusiasti” cui si riferisce nell’intervista il dr. Sandi, al fine di conoscerne le ricette gestionali miracolose».  PF/Agipro 

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse, Obiettivo 2016 lancia progetto Ludus. Ughi: “Aumenteremo il valore dell’impresa che riceve il servizio, e non quello di chi lo offre”

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse, Obiettivo 2016 lancia progetto Ludus. Ughi: “Aumenteremo il valore dell’impresa che riceve il servizio, e non quello di chi lo offre”

Scommesse, Obiettivo 2016 lancia progetto Ludus. Ughi: "Aumenteremo il valore dell'impresa che riceve il servizio, e non quello di chi lo offre"

"Un sistema tra tanti concessionari indipendenti". Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016, definisce così il nuovo progetto che verrà lanciato ufficialmente nei prossimi mesi – al momento viene identificato con il nome "Ludus", ma non si tratta di una scelta definitiva: "c'è una terna di nomi, ma per rispetto agli interlocutori non siamo autorizzati a divulgarli. Si tratterà comunque di un marchio noto o destinato a diventare tale, lo decideremo entro la fine di giugno" – rivolto alle agenzie di scommesse. L'idea è quella di offrire i classici servizi necessari a un negozio di gioco: "Servizi che ovviamente già esistono sul mercato" spiega Ughi a Agimeg, "ma che attualmente sono raggruppati in piattaforme non autonome. Noi invece intendiamo rivolgerci a più fornitori – e stiamo già portando avanti una serie di trattative – per poter riassemblare i vari prodotti in una piattaforma indipendente che verrà messa a disposizione dei consorziati e che avrà una propria riconoscibilità". Un'offerta rivolta quindi ai piccoli e medi operatori che non si vogliono legare ai big delle scommesse: "I numeri ci sono, oltretutto le prime adesioni le abbiamo avute da società che hanno solidi fatturati alle spalle" assicura ancora Ughi. "Anzi, sono i nostri partner che ci hanno chiesto di allestire un servizio di questo genere, sul mercato non ce n'era uno simile che fosse completo al 100%. La nostra piattaforma sarà realmente indipendente, verrà messa a disposizione di singoli imprenditori per sviluppare ognuno la propria impresa. L'obiettivo è di aumentare il valore della singola impresa che riceve il servizio, e non quello del soggetto che lo offre". gr/AGIMEG

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Ginestra (pres. A.GI.SCO.): “Pronta disdetta del contratto con Snai, agenzie ormai allo stremo”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Ginestra (pres. A.GI.SCO.): “Pronta disdetta del contratto con Snai, agenzie ormai allo stremo”

07/05/2015 | 17:11

Scommesse, Ginestra (pres. A.GI.SCO.): “Pronta disdetta del contratto con Snai, agenzie ormai allo stremo”

ROMA – “Nei prossimi giorni eserciterò il diritto di recesso  dal contratto di fornitura di servizi firmato con Snai. Non si può più andare avanti così, impossibile fare il nostro lavoro in queste condizioni”. L’annuncio del presidente  Francesco Ginestra è arrivato stamattina alla fine di un’intensa assemblea di Agisco: “Ho già registrato l’adesione di numerosi  altri associati che mi conferiranno mandato, come loro procuratore, ad esercitare  anche per loro il recesso, a meno che da parte della società con la quale lavoriamo (Snai spa, ndr) emerga una disponibilità immediata a intervenire per cambiare lo stato delle cose. Le agenzie chiuse sono sempre di più, la direzione che si sta prendendo è quella di una gestione centralizzata delle scommesse nelle mani di pochi operatori”. I motivi della crisi dei punti vendita sono comuni a tutte le reti, spiega ancora: “Le aziende non stanno più in piedi: i fatturati sono scesi, l’aggio che percepiamo è troppo basso rispetto al lavoro che svolgiamo per il concessionario, il contesto di mercato è sfavorevole, senza considerare il buco nero dell’ippica che vive una crisi senza precedenti”. Eppure i numero del mercato, nel suo complesso, sono buoni: “Il movimento è sicuramente in crescita ma c’è un eccesso di offerta distributiva: il fatturato di ciascun punto vendita non basta, i costi sono eccessivi. Il successo delle virtuali può essere sfruttato solo in parte, perché non abbiamo tutti i terminali che potremmo avere, semplicemente perché non ce li installano”, conclude Ginestra. NT/Agipro 

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Obiettivo 2016: al via progetto per nuovo marchio e servizi per le agenzie

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Obiettivo 2016: al via progetto per nuovo marchio e servizi per le agenzie

07/05/2015 | 17:13

Scommesse, Obiettivo 2016: al via progetto per nuovo marchio e servizi per le agenzie

ROMA – Obiettivo 2016 ha presentato questa mattina “Ludus”, un nuovo progetto per le agenzie in vista del riordino della rete. Il format – già abbozzato in alcuni aspetti grafici – sarà messo a disposizione di un gruppo di imprenditori che fanno capo ad Agisco, nell’ambito di una consulenza che Obiettivo 2016 svolgerà fino alla decisione in merito al marchio commerciale da abbinare al progetto. “Offriremo tecnologia, accettazione scommesse, controllo e gestione del rischio, palinsesti complementari, veste grafica del punto.  Il progetto – spiega Maurizio Ughi, amministratore di Obiettivo 2016 – è acquistare anche alcuni prodotti da terzi e assemblarli in un’unica piattaforma da vendere ai titolari dei punti vendita. Manca ancora il marchio commerciale, che sarà definito nei prossimi mesi. Contiamo di completare il pacchetto della consulenza ad Agisco entro la metà di luglio”. NT/Agipro 

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