Agipronews: Gioco illegale, Ginestra (Assosnai): “Serve inasprimento delle pene, sia per gestori che per gli utenti della rete illegale”

Agipronews: Gioco illegale, Ginestra (Assosnai): “Serve inasprimento delle pene, sia per gestori che per gli utenti della rete illegale”

ROMA – “E` da tempo che come associazione denunciamo la presenza di una rete parallela e illegale sul territorio che crea un danno per l`Erario e per i giocatori“. E` quanto dichiara ad Agipronews Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai, in merito all`operazione della Guardia di Finanza che ha constatato 417 violazioni in agenzie di scommesse su tutto il territorio nazionale, circa il 20% sul totale dei controlli.

Secondo Ginestra la rete di raccolta parallela e non autorizzata per le scommesse rappresenta uno dei maggiori problemi per il settore, con conseguenze sul piano occupazionale, oltre che sul volume delle giocate, “tanto che alcune agenzie hanno dovuto ricorrere alla cassa integrazione. Ci sono punti ovunque, anche nei piccoli centri. La concorrenza degli illegali è diventata spietata“. Una situazione che, secondo il presidente di Assosnai, si può risolvere solo con il pugno duro della legge: “Ci vuole un inasprimento delle pene, sia per i gestori, sia per chi usufruisce dei centri illegali. Tutela dei giocatori e dell`ordine pubblico e raccolta vietata agli operatori senza concessione sono alcuni dei punti per cui l`associazione si batte da anni. Lo scommettitore deve essere tutelato dallo Stato e giocare in ambienti di sicuri e controllati, altrimenti è a rischio, oltre al suo portafoglio, anche la sua salute“. Ginestra guarda anche al futuro prossimo e muove una critica al nuovo bando di gara per 2000 agenzie di scommesse: “La gara così come è stata impostata, è un autentico salto nel buio per i concessionari, che dovranno affrontare costi di gestione altissimi senza conoscere a fondo la dimensione delle reti di raccolta non autorizzate collegate a operatori esteri. Per questo – prosegue – chiediamo ai Monopoli di Stato di fare chiarezza, fornendoci tutte le informazioni per presentare le offerte, e soprattutto di garantire che al termine della procedura potrà operare solo chi ha una concessione. Ci dicano chiaramente e formalmente – conclude il presidente di Assosnai – che i punti non autorizzati saranno chiusi e che saranno richieste loro le tasse, anche passate, che non sono mai state versate“.SA/Agipro

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