COMUNICATO AGLI ASSOCIATI: AGISCO SCRIVE A ADM PER SOSPENSIONE GIOCO SPORTIVO

Con nota prot. 2083/2014 del 28 gennaio 2014, AGìSCO ha inviato all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed al Ministero dell'Economia e Finanze la seguente comunicazione:


Spettabile

MINISTERO ECONOMIA E FINANZE

Via XX Settembre 97 00187 – Roma

c.a.: Sottosegretario di Stato con delega ai Giochi – On. Alberto Giorgetti

Spettabile

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

DIREZIONE CENTRALE AGENZIA

Via Mario Carucci, 71 00143 – Roma

c.a.: Direttore dott. Giuseppe Peleggi

AREA MONOPOLI

Piazza Mastai 11 00153 – Roma

c.a.: Vice Direttore dott. Luigi Magistro

c.a.: Direttore Centrale Normativa cons. Italo Volpe

c.a.: Direttore Giochi dott. Roberto Fanelli

c.a.: Dirigente Ufficio Scommesse dott. Renzo Maccaroni

Raccomandata A/R anticipata via PEC/MAIL

Prot. 2083/2014

Roma, martedì 28 gennaio 2014

Oggetto:                    Sospensione accettazione gioco del 26 gennaio 2014.

La scrivente Associazione, nell’interesse dei propri Associati, chiede di conoscere le motivazioni che hanno causato lo scorso 26 gennaio 2014 il blocco dell’accettazione delle scommesse su competizioni sportive dalle ore 13.00 circa alle ore 14.00 circa.

Poiché l’interruzione è avvenuta in un giorno festivo e in un orario di massima raccolta di scommesse sportive, ciò ha creato alla rete di raccolta un ingente danno economico – derivante dai mancati incassi – e un grave danno d’immagine – derivante dal totale silenzio sul disservizio da parte dell’Agenzia e di Sogei, il che ha riversato le lamentele del pubblico sull’incolpevole rete di raccolta.

Non va, inoltre, dimenticato il danno erariale procurato dalla mancata raccolta di gioco e dal fatto che il pubblico ha potuto usufruire dei punti vendita degli operatori privi di concessione operanti sul territorio, non interessati dal disservizio denunciato.

Nel richiedere la pronta convocazione dell’Associazione per conoscere le motivazioni di quanto accaduto, si chiede altresì di conoscere le modalità adottate per risarcire il danno procurato agli operatori di gioco.

Restando in attesa di un pronto riscontro, si porgono

Distinti saluti.

Dott. Francesco Ginestra

COMUNICATO STAMPA ASSOSNAI

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è la causa della crisi della rete di raccolta specializzata scommesse.

La rete specializzata dei Negozi di Gioco per la raccolta delle scommesse è allo stremo a causa dell’immobilismo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che non sta compiendo il proprio  ruolo di regolatore del settore: mancata lotta strutturata agli operatori privi di concessione, nessuna armonizzazione del portafoglio giochi, ritardi nell’emanazione di prodotti di gioco indispensabili alla sopravvivenza della rete specialistica quali le scommesse su eventi virtuali.

 

ADM SI COMPORTA COME ESATTORE. NON DOVREBBE REGOLARE IL MERCATO?

ADM non esercita più il proprio ruolo di governo e armonizzazione del comparto dei Giochi Pubblici, comportandosi come un esattore.  L’attività di ADM è ormai unicamente quella di controllare con pignoleria i concessionari di Stato, concentrandosi solo a verificare procedure, irrogare penali, richiedere documentazione, senza comprendere le necessità degli operatori del settore, senza preoccuparsi di mettere in condizione la rete  di incrementare la produttività a vantaggio di investimenti sulla tutela della salute pubblica e sulla costanza delle entrate erariali.

I Concessionari sono solo fastidi da gestire, non risorse da coadiuvare per garantire un futuro al comparto.

I Gestori invece, che rappresentano il vero cuore della rete specialistica, per ADM sembrano non esistere: Assosnai ha chiesto più volte formalmente la verifica dell’effettiva applicazione di quanto previsto nelle nuove Convenzioni per l’accettazione delle scommesse, laddove nell’articolo 15 prevede le condizioni minime che devono essere applicate dai Concessionari nei rapporti con i propri Gestori.

 

ASSOSNAI FARA’ RICORSO ALL’ANTITRUST

ADM pur prendendo atto della “delicatezza del tema trattato” e dell’impegno a “valutare con urgenza i quesiti posti” non ha mai fornito alcun riscontro alle circostanziate richieste di Assosnai, che adesso dovrà rivolgerle direttamente al Ministero delle Finanze e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per assicurarsi che i Gestori non siano costretti ad operare in condizioni di squilibrio verso la controparte con maggiore potere contrattuale.

 

TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA O INCREMENTO DELLE ENTRATE ERARIALI?

L’unica logica operante nel comparto dei Giochi è quella di allargare l’offerta con l’immissione di nuovi prodotti e nuove formule di gioco per fare cassa, non per sottrarre il gioco alla criminalità o agli operatori privi di concessione. Lo sviluppo del portafoglio Giochi, incentrato unicamente su prodotti ad alta resa per lo Stato, dimostra che ADM è oramai interessata solo allo sviluppo delle entrate erariali, paradossalmente anche a scapito della sussistenza delle proprie reti di raccolta. Una dimostrazione lampante è il mancato avvio delle scommesse su eventi virtuali, previste fin dal Decreto Bersani del 2006 e ad oggi non ancora partite: con la continua flessione delle scommesse sportive ed il crollo di quelle ippiche, ADM avrebbe dovuto spingere al massimo sui tempi di avvio di questo prodotto di gioco, indispensabile per la sussistenza della propria rete e, per di più, presente nelle reti di raccolta parallele di soggetti privi di concessione.

Neanche la salute pubblica è tutelata visto il dilagare di prodotti di gioco immessi nella rete generalista dei Pubblici Esercizi, dove il pubblico è meno protetto dalle offerte di gioco, con il paradosso che oggi c’è un’eccessiva offerta di gioco in locali dove non c’è il divieto di accesso ai minori e dove il pubblico si reca per ragioni non legate al Gioco, rispetto ai punti vendita specialistici dei Negozi, dove i minori non possono entrare e dove il personale di sala ha una maggiore sensibilità per la tutela della salute pubblica.  Qual è la logica di polverizzare il Gioco in centomila esercizi dove è quasi impossibile un controllo, invece che concentrarli in due/tremila punti specializzati e facilmente controllabili?

 

A CHE PUNTO E’ LA LOTTA AGLI OPERATORI PRIVI DI CONCESSIONE?

Il bando per 2.000 concessioni assegnato di recente, ipotizzato come mezzo per regolarizzare le migliaia di punti vendita privi di concessione operanti in Italia, è stato un clamoroso flop: gli operatori privi di concessione non hanno partecipato al bando e continuano a offrire gioco indisturbati operando una sleale concorrenza nei confronti dei concessionari di Stato. Quindi, oltre al danno la beffa: migliaia di CTD ancora attivi e diverse centinaia di nuovi negozi in apertura che si aggiungono alle migliaia attivati dallo Stato dal 2006 in poi, con il conseguente crollo della redditività per gli attuali Negozi.

Cosa sta facendo ADM per tutelare la propria rete di raccolta? E cosa stanno facendo i grandi concessionari di Stato per difendere la propria attività dalla concorrenza sleale perpetuata alle loro imprese ed a quelle dei Gestori che lavorano per loro?

 

Assosnai rinnova la richiesta a ADM di confronto urgente, aperto e costruttivo nell’interesse delle imprese, dell’Erario e, soprattutto, dei cittadini che devono poter investire la propria passione per il Gioco in reti autorizzate, controllate e in grado di assicurare elevati standard per la tutela della salute pubblica e non, come oggi accade, costrette ad operare in continua rimessa e a rischio chiusura.

Il silenzio e l’immobilismo di ADM, ove dovesse perdurare, sarà l’ennesima prova di quanto Assosnai sta denunciando  e comporterà la necessità di un’organica forma di protesta da parte di tutti i piccoli e medi operatori del settore, Concessionari e Gestori,  che Assosnai invita a farsi sentire, ad alzare la voce e a non continuare a mantenere una posizione di sudditanza nei confronti dell’Amministrazione e dei grandi Concessionari.

L’Associazione sta cambiando pelle: entro il mese di novembre si svolgerà l’Assemblea degli Associati – nella quale sarà proposto, tra l’altro, il cambiamento del nome – affiancata da un evento pubblico nel quale saranno invitati tutti gli operatori del settore interessati ad unire le forze per produrre una reale trasformazione con l’obiettivo di dare un futuro alle nostre imprese.

 

Comunicato in formato pdf: 20131014 – COMUNICATO ASSOSNAI

Comunicato stampa: ASSOSNAI: QUOTE SCOMMESSE ERRATE, LA DECISIONE DI AAMS NON E’ VINCOLANTE

ASSOSNAI: QUOTE SCOMMESSE ERRATE, LA DECISIONE DI AAMS NON E’ VINCOLANTE

La Decisione 6/2013 emanata a fine aprile dalla Commissione ADM (Agenzia Dogane Monopoli) per la risoluzione delle controversie relative all’applicazione del regolamento riferito alle scommesse sportive, non deve preoccupare i Concessionari scommesse. Le decisioni della commissione sono prive del valore dispositivo tipico delle pronunce giurisdizionali e pertanto non vincolanti. Le parti (il concessionario o lo scommettitore) sono sempre libere di rimettere la questione controversa dinnanzi al Tribunale ordinario.

Assosnai, a seguito di verifica con i consulenti legali dell’Associazione, intende evidenziare che non è corretto affermare che la Decisione in questione comporta un vincolo per il Concessionario a onorare le scommesse accettate, anche laddove gli scommettitori si siano palesemente avvantaggiati in male fede di vistosi errori nelle quote.

Va quindi evidenziato che – a norma del codice civile – il contratto tra il concessionario e lo scommettitore può essere annullato laddove la controparte possa accorgersi dell’errore ed approfittarne e che tale annullamento può essere disposto solo da un Tribunale a seguito di accertamenti per ogni specifico caso.

Per completezza di informazione si evidenzia che il Tribunale di Roma nel 2012 è intervenuto per ben due volte sulla questione, respingendo le pretese di scommettitori che avevano palesemente approfittato di errori marchiani dei sistemi informatici dei concessionari.

Comunicato stampa: ASSOSNAI CED/CTD, ADM contribuisca a fare chiarezza davanti all’autorità giudiziaria

ASSOSNAI: CED/CTD: ADM contribuisca a fare chiarezza davanti all'autorità giudiziaria

Assosnai, da sempre in prima linea nel contrasto ai fenomeni abusivi di raccolta delle scommesse, che negli ultimi anni hanno eroso gravemente il mercato del betting, rinnova l'invito all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli affinché si attivi presso la magistratura penale per chiarire la portata delle recenti novità normative ed in primis i preminenti interessi pubblici sottesi alla normativa che disciplina il comparto.

Le conseguenze giuridiche della nuova gara e, quindi, dell'ulteriore apertura del mercato a tutti gli operatori realmente interessati ad operarvi, devono essere portate all'attenzione dell'autorità giudiziaria che quotidianamente si trova a decidere le sorti dei centri non autorizzati.

L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, quale soggetto portatore degli interessi pubblici lesi dall'attività di raccolta abusiva di scommesse, può e deve difendere l'applicazione della normativa nazionale. 

Assosnai continuerà nella difesa degli interessi dei propri associati in tutte le sedi ed accoglie con soddisfazione quanto comunicato dal proprio difensore di fiducia Avvocato Chiara Sambaldi, in merito a quanto deciso, con ordinanza del 30 aprile scorso, dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo che, respingendo la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero, ha disposto lo svolgimento di ulteriori indagini in merito a numerosi centri operanti nella città di Palermo in collegamento con l'operatore Goldbet Sportwetten GMBH.

Il pubblico ministero, richiamando numersi provvedimenti di giudici nazionali che hanno disapplicato la normativa italiana, aveva ritenuto che l'attività svolta dai centri segnalati non potesse considerarsi idonea ad integrare la fattispecie di illecita intermediazione prevista dall'art. 4 co. 4 bis L. 401/89.

A fondamento della decisione di archiviare il procedimento veniva posta la sentenza sul caso Costa-Cifone della Corte di Giustizia Ue e l'ordinanza sul caso Pulignani  pronunciata in pari data 16/02/12.

Il Gip, evidenziando come la Corte di Cassazione ha escluso una disapplicazione indiscriminata della norma penale per non conformità con i principi europei, ha rilevato come, nella specie, non risulta che la Goldbet Sportwetten GMBH sia stata arbitrariamente esclusa in Italia dalla gara per l'assegnazione delle concessioni ovverso sia stata posta in una situazione di svantaggio tale da far concludere che sia stato alla stessa impedito di partecipare alla gara in condizioni di parità con gli altri concorrenti.

Non essendovi margine per la disapplicazione della norma penale, il Gip ha, quindi, reputato necessario proseguire le indagini nell'ambito delle quali, si osserva, non potrà non acquisire rilievo normativo l'ulteriore apertura del mercato attuata con la nuova gara.

Agipronews: Bando scommesse: Tar Lazio sospende procedura di gara

11/03/2013 Ore 20:00

Bando scommesse: Tar Lazio sospende procedura di gara

ROMA – Il bando di gara per l`assegnazione di 2000 punti scommesse è stato sospeso con un decreto presidenziale dal Tar Lazio su ricorso della società Agile. Lo apprende Agipronews da fonti legali e istituzionali. La procedura, che domani prevedeva l`apertura della busta B, sarebbe sospesa – apprende ancora Agipronews – fino al 10 aprile prossimo, data nella quale il Tar Lazio discuterà in Camera di Consiglio il ricorso dell`operatore. Agile si era rivolto ai giudici amministrativi per ottenere la riammissione alla gara. L`ordinanza sarebbe già stata notificata all`Agenzia della Dogane e dei Monopoli, quindi la Commissione aggiudicatrice – con molta probabilità – sospenderà le operazione in programma domani. NT/Agipro

www.agipronews.it | agipro@agipro.it

Comunicato Stampa Assosnai del 01/03/2013

Per esclusivo dovere di chiarezza nei confronti degli Associati, il Presidente Assosnai Francesco Ginestra, reputa nuovamente necessario evidenziare il carattere pretestuoso ed irrispettoso che anima le dichiarazioni di Stanleybet, che insiste ancora nel voler ridimensionare ed emarginare le sentenze del Tar Lazio che si sarebbero sempre espresse con un "tutto a posto" in merito alla normativa nazionale in materia, per essere poi smentite sistematicamente dai pronunciamenti del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia Ue.

Sono ormai a tutti noti i rilievi critici formulati dalla Corte di Giustizia in merito a specifiche previsioni della normativa italiana disciplinanti le gare del 1999 e del 2006 ed i riflessi degli stessi sulla applicazione della norma penale contestata ai centri trasmissione dati (CTD). E' noto anche che l'ultima parola in termini di conformità della normativa nazionale ai principi europei spetta sempre al Giudice nazionale (al quale fa costante rinvio la Corte Ue), chiamato ad un esame coerente e sistematico delle norme in relazione alle specifiche esigenze e scopi perseguiti.

Nella recente sentenza n. 1884 del 20/02/13  (RG. 8592/2012) Il Tar del Lazio ha dettagliatamente esaminato la nuova normativa di gara evidenziando l'assenza di clausole dello stesso tenore di quelle "criticate" dalla sentenza Costa-Cifone, ponendo l’accento sull'impossibilità di far derivare dalle sentenze della Corte di Giustizia un diritto "perpetuo" ad operare tramite CTD, prescindendo dall'intero impianto normativo italiano, con la conseguente infondatezza della pretesa di veder sistematicamente riconosciuta la propria rete di CTD come presupposto di partecipazione alla nuova gara.

Senza voler entrare nel merito delle vicende giudiziarie cui fa riferimento l’operatore estero, nel proprio excursus teso a sminuire ancora le pronunce del giudice amministrativo, è doveroso ricordare che proprio relativamente all'impugnativa della gara Superenalotto, il Consiglio di Stato Sez. IV, con sentenza n. 4115 del 03/09/2008 (RG. 10192/07) ha respinto le doglianze incentrate sulle clausole di decadenza di cui allo schema di convenzione, il cui tenore è, in parte, simile se non identico a quello delle clausole della nuova gara. Si legge nella sentenza "stava all'appellante (Stanley) verificare nell'ambito delle proprie strategie imprenditoriali, l'opportunità e la convenienza di una partecipazione alla gara in presenza del "rischio" che, all'esito di un'eventuale aggiudicazione, lo svolgimento della predetta attività (…) potesse essere considerato dall'Amministrazione aggiudicatrice quale causa di decadenza dalla concessione" (pag. 16).   

Il Supremo Giudice Amministrativo ha, peraltro, respinto la richiesta di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia, per essere la stessa formulata in modo del tutto generico.

Occorre, sempre a soli fini di chiarezza, precisare che Assosnai, in doverosa difesa degli interessi della categoria rappresentata, ha sempre affermato la necessità di contrastare tutte le forme di raccolta non autorizzata di scommesse che si traducono in un danno oggettivo per gli operatori che sottostanno a tutte le prescrizioni dettate dal nostro legislatore.

Inoltre l’operatore estero non afferma il vero scrivendo che non ha interesse a “focalizzarsi nuovamente sul contrasto agli operatori storici, che oggi operano senza licenza da circa 8 mesi in virtù di una legge che (l’operatore) potrebbe chiedere ai giudici civili di disapplicare, anche con provvedimento d’urgenza” poiché con ben due ricorsi (RG. 6258/2012 e RG. 8590/2012) l’operatore ha chiesto la revoca di tutte le concessioni scommesse in essere e, in particolare, delle concessioni 2000 Rinnovate nel 2006 ed attualmente in proroga in attesa della chiusura del bando 2012. Questo vuol dire focalizzarsi su gli altri operatori privi di concessione?

E' quindi giunta l'ora di abbandonare ingiustificati e strumentali personalismi e la mania di persecuzione che attanaglia questo operatore senza concessione, oggi circondato dai "nuovi abusivi" che logorano quello che più che un mercato assomiglia ormai più ad una giungla e che AAMS ci dica come intende attivarsi presso l'autorità giudiziaria ed in particolare presso le Procure della Repubblica affinché la nuova gara e l'orientamento espresso dal TAR siano portati all'attenzione dei magistrati che decidono delle sorti dei centri raccolta scommesse privi di concessione AAMS.

COMUNICATO STAMPA AAMS: BANDO SCOMMESSE 2000 NEGOZI

COMUNICATO STAMPA 

BANDO SCOMMESSE 2000 NEGOZI 

Roma, 6 febbraio 2013 – L’Agenzia delle dogane e dei monopoli rende noto che le attività della Commissione, in relazione alla prima fase di selezione, sono giunte alla fase conclusiva. 

Nel corso dell’ultima riunione, tenutasi la scorsa settimana, sono stati chiesti ulteriori chiarimenti nei confronti di alcuni partecipanti. 

L’Agenzia ritiene che la data  per l’apertura della busta B sarà fissata a breve e, comunque, presumibilmente non oltre il 15 marzo 2013.

AGIPRO: Ippica, Ginestra (Assosnai): “Blocco scommesse ippiche, chiederemo i danni ai responsabili”

Ippica, Ginestra (Assosnai): "Blocco scommesse ippiche, chiederemo i danni ai responsabili"

ROMA – “Occorre che la politica non rincorra esclusivamente le entrate erariali proponendo nuovi giochi e nuove formule, ma comprenda la necessità di avere una rete di raccolta forte e motivata, per la tutela della legalità e della salute dei cittadini”. Lo ha spiegato Francesco Ginestra Presidente Assosnai, commentando il blocco dell’accettazione delle scommesse ippiche dello scorso mercoledì, l'ennesimo colpo al settore dell'ippica, già in crisi con la chiusura degli ippodromi e il crollo delle scommesse. "Mercoledì dalle 17.00 a fine corse non è stato possibile effettuare scommesse sulle corse dei cavalli in tutta la rete di concessionari autorizzati, per la sospensione non annunciata del servizio di raccolta – ha raccontato Ginestra –  Aams e Sogei non hanno inviato né preventivamente né successivamente un comunicato per spiegare agli scommettitori le motivazioni del blocco, provocando lo sconcerto nelle sale di raccolta". 

Un ulteriore danno alle scommesse ippiche, in costante calo da mesi, aggravato dalla recente chiusura di numerosi ippodromi – tra i quali i principali di Milano Trotto, Napoli Agnano e Roma Tor di Valle –  che pone a rischio, oltre ai 50.000 addetti del comparto ippico, per lo meno 1.000 imprese della rete di raccolta con oltre 10.000 lavoratori. “Chiederemo i danni ai responsabili del disservizio, che hanno provocato la perdita economica per la mancata accettazione del gioco, un danno di immagine alla rete regolare ed anche la beffa, poiché la rete non Aams composta da operatori privi di Concessione italiana e Licenza di Pubblica Sicurezza funzionava regolarmente”, ha aggiunto Ginestra. 

“L’Associazione ha avanzato da molto tempo proposte di rilancio della scommessa ippica, in primis la rivisitazione del pay-out – ha spiegato ancora Ginestra – ottenendo solo il rimpallo delle responsabilità fra Aams, Ministero dell’Agricoltura e Ministero delle Finanze, con il risultato che il 2012 ha chiuso con un ulteriore calo del 23% di raccolta scommesse e che gli ippodromi stanno cessando le attività. Ora a rischio c’è anche la sopravvivenza della rete di raccolta sul territorio, che porterà enormi danni alla collettività, poiché sono i Negozi di Gioco che assicurano la legalità nella raccolta dei Giochi in concessione, a maggior ragione con l’entrata in vigore della Legge Balduzzi che vieta l’ingresso ed il gioco ai minori di diciotto anni”. RED/Agipro

www.agipronews.it

AGIMEG: Assosnai “Ennesimo danno alla raccolta delle scommesse ippiche”

AGIMEG: Assosnai “Ennesimo danno alla raccolta delle scommesse ippiche”

Assosnai “Ennesimo danno alla raccolta delle scommesse ippiche”

La chiusura degli ippodromi e il crollo delle scommesse aggravati dal blocco dell’accettazione delle scommesse di mercoledì 23 gennaio: nessuna tutela per la rete di raccolta che rischia la chiusura. Richiesta danni da parte degli operatori.

 

“Mercoledì dalle 17.00 a fine corse non è stato possibile effettuare scommesse sulle corse dei cavalli in tutta la rete di concessionari autorizzati, per la sospensione non annunciata del servizio di raccolta” – denuncia Francesco Ginestra Presidente Assosnai – “I Monopoli di Stato, Ente regolatore del comparto dei Giochi Pubblici, e Sogei, partner tecnologico dei Monopoli, non hanno inviato né preventivamente né successivamente un comunicato per spiegare agli scommettitori le motivazioni del blocco, provocando lo sconcerto nelle sale di raccolta.

Un nuovo colpo alle scommesse ippiche, in costante calo da mesi, aggravato dalla recente chiusura di numerosi ippodromi – tra i quali i principali di Milano Trotto, Napoli Agnano e Roma Tor di Valle – che pone a rischio, oltre ai 50.000 addetti del comparto ippico, per lo meno 1.000 imprese della rete di raccolta con oltre 10.000 lavoratori. “Chiederemo i danni ai responsabili del disservizio, che hanno provocato la perdita economica per la mancata accettazione del gioco, un danno di immagine alla rete regolare ed anche la beffa, poiché la rete non AAMS, composta da operatori privi di Concessione italiana e Licenza di Pubblica Sicurezza funzionava regolarmente”.

 

“L’Associazione ha avanzato da molto tempo proposte di rilancio della scommessa ippica, in primis la rivisitazione del pay-out (restituzione in vincita al pubblico)”, – continua Ginestra – “ottenendo solo il rimpallo delle responsabilità fra AAMS, Ministero dell’Agricoltura e Ministero delle Finanze, con il risultato che il 2012 ha chiuso con un ulteriore calo del 23% di raccolta scommesse e che gli ippodromi stanno cessando le attività. Ora a rischio c’è anche la sopravvivenza della rete di raccolta sul territorio, che porterà enormi danni alla collettività, poiché sono i Negozi di Gioco che assicurano la legalità nella raccolta dei Giochi in concessione, a maggior ragione con l’entrata in vigore della Legge Balduzzi che vieta l’ingresso ed il gioco ai minori di diciotto anni”.

 

“Occorre quindi che la Politica non rincorra esclusivamente le Entrate Erariali proponendo nuovi Giochi e nuove formule, ma comprenda la necessità di avere una rete di raccolta forte e motivata, per la tutela della legalità e della salute dei Cittadini”. lp/AGIMEG

 

http://www.agimeg.it/?p=5458


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