RASSEGNA STAMPA – Condono CTD, Ginestra (Agisco): “Premiata concorrenza sleale, per operatori regolari serve indennizzo”

RASSEGNA STAMPA – Condono CTD, Ginestra (Agisco): “Premiata concorrenza sleale, per operatori regolari serve indennizzo”

RASSEGNA STAMPA – Condono CTD, Ginestra (Agisco): “Premiata concorrenza sleale, per operatori regolari serve indennizzo”

03/02/2015 | 15:03

Condono CTD, Ginestra (Agisco): "Premiata concorrenza sleale, per operatori regolari serve indennizzo"

ROMA – "Non siamo felici di sapere che chi ci ha fatto concorrenza sleale per anni, sottraendoci gioco senza averne diritto, sia stato ’premiato’ con la possibilità di sanare la propria posizione. Sarebbe corretto un indennizzo da parte dello Stato agli operatori regolari che per 15 anni hanno lavorato senza tutela delle loro imprese". E’ quanto dichiara Francesco Ginestra, presidente di Agisco, dopo la scadenza dei termini per il condono delle agenzie senza concessione. "Ci aspettiamo che i Monopoli e le forze dell’ordine pianifichino da oggi controlli regolari e costanti sul territorio per verificare, punto per punto, le autorizzazioni a vendere scommesse di tutta la rete priva di concessione e licenza di pubblica sicurezza, come da anni fa con la nostra, procedendo ad applicare rigorosamente le leggi in materia di ordine pubblico, materia fiscale, prevenzione del gioco patologico e quelle del lavoro". L’associazione continuerà a lavorare per una soluzione definitiva: "Abbiamo richiesto, e confidiamo di ottenere presto, un incontro con le istituzioni finalizzato ad evidenziare le storture che hanno prodotto la regolamentazione adottata in questi anni e a proporre un differente scenario per la gara del 2016, con l’obiettivo di avere una sola rete di raccolta, nella quale tutti lavorino – finalmente – ad armi pari". LL/Agipro 

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Altre dichiarazioni sul condono

Condono CTD, Passamonti (Confindustria Giochi): «La legge ha funzionato, ora Governo riapra termini per l'adesione»

ROMA – L’adesione di circa 2.400 punti scommesse non autorizzati al condono previsto dalla legge di stabilità «mi sembra un risultato molto importante, raggiunto anche grazie alla chiarezza fatta dalla sentenza della Corte di giustizia europea. Per la prima volta, l’impianto normativo è stato costruito in modo tale da poter ottenere una risposta positiva in modo chiaro e sanza più rinvii. In questa parte, la legge di stabilità ha funzionato e bene». E’ il commento di Massimo Passamonti, presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia, dopo la scadenza dei termini per regolarizzazione dei centri di trasmissione dati prevista dalla legge di stabilità 2015. «In questo senso, credo sia opportuno e utile che il Governo e il Parlamento valutino anche la possibilità di una riapertura dei termini per l’adesione e una proroga del primo termine di pagamento del prelievo forzoso a carico dei concessionari per la tassa di 500 milioni. Sono convinto che una scelta di questo genere da una parte favorirebbe l’adesione di tanti altri soggetti del mercato non autorizzato e, dall’altra, permetterebbe la ricomprensione dell’intervento ispirato solo al prelievo all’interno di una più ampia logica di riforma del sistema di tassazione dei giochi previsto nella delega fiscale», ha concluso Passamonti. MSC/Agipro 

Condono CTD, Schiavolin (ad Cogetech): «Risultato sopra le attese, ora un tavolo di confronto con operatori e istituzioni»

ROMA – “Il risultato della sanatoria delle agenzie non autorizzate prevista dalla Legge di Stabilità ad oggi supera le aspettative. Non si tratta di un totale successo, ma non si può parlare nemmeno di un flop. Questo, grazie alla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, che ha dato una spinta decisiva all’adesione di importanti player internazionali. È un primo passo verso la creazione di una rete unica di raccolta scommesse,  dove le regole siano uguali per tutti, a tutela dei giocatori, dei diritti dei concessionari e degli obiettivi di finanza pubblica”. È il commento di Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Cogetech, uno dei principali Player del mercato dei giochi in Italia e Vice Presidente di ACADI – alla scadenza dei termini di adesione alla sanatoria per i centri scommesse non autorizzati, prevista dalla Legge di Stabilità. “La sanatoria non basterà – tuttavia – a risolvere il problema del gioco illegale, che resta ancora una piaga da combattere. Le diverse leggi che stanno approvando le regioni per contrastare il proliferare del gioco sul territorio stanno iniquamente limitando solo quello lecito, lasciando spazio all’emersione dell’illegale. Questa è dunque l’occasione giusta per aprire un tavolo di confronto allargato anche agli operatori esteri, per lavorare insieme al testo della Delega Fiscale – che nasce proprio con questo fine – e garantire un riordino serio ed efficace dell’intero comparto.”  RED/Agipro 

Condono CTD, Sandi (AD Snai spa):"Operazione tardiva, ora ricompensare rete dei concessionari"

ROMA – "Un’operazione tardiva, di cui ovviamente non ha colpa chi l’ha messa in pratica, che dimostra però come per anni migliaia di punti hanno operato attorno ai concessionari dello Stato".  E’ il commento di Giorgio Sandi, amministratore delegato di Snai spa, il giorno dopo la scadenza dei termini per il condono delle agenzie estere senza concessione. "Ora le agenzie storiche dovranno fronteggiare anche la concorrenza di chi ha ottenuto una patente dallo Stato, e credo sia arrivato il momento di ricompensare i concessionari stabilendo – per il futuro – scadenze meno brevi per le licenze e minori oneri concessori". Girando per l’ICE di Londra, Sandi sottolinea la differenza tra "un’industria riconosciuta anche a livello internazionale come quella che si incontra qui e l’Italia, dove il settore del gioco è considerato  una mucca da mungere.   L’esempio della recente legge di stabilità parla chiaro: le aziende rischiano di chiudere e le banche chiudono i rubinetti alle società, mentre all’estero i nostri competitor riescono a sviluppare il proprio business, pur nell’ambito di un’offerta che è controllata. Purtroppo il nostro modello di concessione viene interpretato solo per frapporre ostacoli al gioco legale, utilizzando temi come quello della ludopatia. Il contrasto con quello che si vede qui a Londra è davvero enorme". NT/Agipro 

Condono ctd, Giudetti (Coo Uniq Group): "Sanatoria non ci riguarda, attendiamo sentenza del Consiglio di Stato su bando Monti"

LONDRA – "Betuniq non aveva nulla da sanare: nel 2012 abbiamo partecipato al bando Monti, da cui siamo stati esclusi per la mancanza di una garanzia bancaria, fornita alla società dalla Bank of Valletta. Ora attendiamo una decisione nel merito del Consiglio di Stato, che dovrebbe arrivare presto. Siamo gli unici in questa posizione: abbiamo presentato regolare domanda e siamo stati esclusi dalla gara". E’ quanto dichiara a Agipronews Margherita Giudetti, COO di Uniq Group (che gestisce il marchio Betuniq), nel corso dell’ICE di Londra, spiegando il "no" al condono voluto dal Governo Renzi. "La sanatoria ha tutto l’aspetto di un condono fiscale e non penale e per questo non ci siamo sentiti garantiti. Anche la circolare del Viminale – che garantisce la licenza di polizia per chi ha violato la legge 401 sulle scommesse – e i chiarimenti dell’Agenzia delle Dogane sono arrivati troppo tardi per poter mettere in piedi un’operazione così complessa. Infine, c’è una contraddizione di fondo: se si sostiene a livello di Corte di Giustizia che le limitazioni alla presenza di operatori esteri in Italia sono dovute ad esigenze di tutela dell’ordine pubblico, perché si apre all’adesione di 7000 centri con l’unica finalità di incassare delle imposte?". Sul futuro della rete Betuniq Giudetti spiega: "La nostra strategia non cambia, in attesa della decisione del Consiglio di Stato, ci faremo valere in tribunale e siamo pronti a sottoporci a ogni controllo". NT/Agipro 

 

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