RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse – Palinsesto all’inglese e Bet365 stravolgono il mercato. L’analisi dei marchi ‘storici’ tra tenuta, impennate e la flessione di Snai

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse – Palinsesto all’inglese e Bet365 stravolgono il mercato. L’analisi dei marchi ‘storici’ tra tenuta, impennate e la flessione di Snai

01/07/2015 | 16:19

Scommesse – Palinsesto all’inglese e Bet365 stravolgono il mercato. L'analisi dei marchi 'storici' tra tenuta, impennate e la flessione di Snai

ROMA – Un mercato duro e competitivo, con un’offerta ormai simile ai bookmaker internazionali, campagne di marketing costose e distribuite tra i vari media, concorrenza estera non autorizzata sul territorio. E’ la fotografia del business del betting in Italia, fino a qualche anno fa feudo di marchi superconosciuti e “storici”, che adesso premia solo i migliori, qualunque sia la loro bandiera o – come si dice ora – il “brand”.  Gli ultimi due anni, in particolare, hanno sovvertito equilibri che sembravano intoccabili tra i cinque operatori “storici” presi in esame da Agipronews per dimensioni, raccolta, tradizione e punti vendita. Secondo un’analisi realizzata sui dati stimati da fonti del settore – relativi alle scommesse sportive – il fenomeno più visibile è la riduzione della raccolta di Snai passata dai 108 milioni di aprile 2013 ai 66 di marzo 2015. Un trend differente rispetto ai rivali ’storici’ con licenza italiana – Lottomatica da 67 a 72; Sisal da 45,5 a 57,5; Eurobet da 29 a 60,5, infine Intralot da 26,5 a 31, nella stessa forbice di due anni – e determinato da almeno un paio di fattori. Hanno pesato l’introduzione a metà ottobre 2013 del palinsesto complementare – che consente ai concessionari di personalizzare l’offerta – e l’esordio (siamo nel settembre 2014) nel mercato italiano autorizzato di Bet365, colosso inglese dell’on line, che nel giro di pochi mesi ha polverizzato ogni record sfiorando i 100 milioni di scommesse mensili di incasso. Un’ “irruzione” che, complessivamente, non ha colto impreparate la maggior parte delle aziende storiche – tranne qualche vistosa eccezione – che hanno saputo tramutare le difficoltà concorrenziali in un vero e proprio trampolino di lancio.  NT/Agipro

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – COPERTURA CONVEGNO SISTEMA GIOCO ITALIA ” L’INDUSTRY ITALIANA DEI GIOCHI PUBBLICI”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – COPERTURA CONVEGNO SISTEMA GIOCO ITALIA ” L’INDUSTRY ITALIANA DEI GIOCHI PUBBLICI”

25/06/2015 | 10:30 Sistema Gioco Italia, l'industry italiana dei giochi pubblici: nel 2014 filiera ha generato 500 milioni di euro, quasi 5 mila gli addetti ai lavori

ROMA – Nel 2014 il valore della produzione industriale complessivamente generato dall’intera filiera del gioco è stato di ben 500 milioni di euro, con quasi 5.000 addetti. È la fotografia che emerge da "L’industry italiana dei giochi pubblici", lo studio di Confindustria Sistema Gioco Italia realizzato da Mag Consulenti Associati. Considerando le diverse aree della filiera, a farla da padrone sono naturalmente i prodotti di gioco, che con 264 milioni rappresentano la fetta più ampia del valore complessivo (il 52,9%). Seguono i terminali, con 215 milioni di produzione (43,1%) e le reti e i sistemi di controllo dei concessionari con 20 milioni (4%). Per quanto riguarda i prodotti di gioco, il valore della produzione risulta concentrato nel settore delle gamong machines, per una percentuale complessiva tra AWP e VLT di 60,3% e un valore di 302 milioni di euro. Segue il settore delle lotteries con 120 milioni (24,1%), i prodotti di gioco online con 51 milioni (10,1%), il betting con 24 milioni (4,8%) e il bingo con 3 milioni (0,6%). MSC/Agipro

25/06/2015 | 11:11 Delega fiscale, Passamonti (SGI): "Riforma sui giochi resta necessaria, su articolo 14 ha prevalso timore di critiche"

ROMA – «L’inserimento dell’articolo 14 della delega fiscale risale a quattro anni fa, ma per come è andata si è compiuto un delitto perfetto». Massimo Passamonti, presidente di Sistema Gioco Italia, è intervenuto nel corso della presentazione dello studio realizzato da MAG, "L’industry italiana dei giochi pubblici", organizzato a Roma. «La cancellazione dell’articolo 14 dalla delega ha obbligato a reimpostare i lavori – continua Passamonti – Ha prevalso il timore di ricevere qualche fischio in più rispetto agli applausi, smontando il lavoro anche coraggioso fatto dal sottosegretario Pier Paolo Baretta. Lo stesso Consiglio dei Ministri in cui non è stato presentato l’articolo sui giochi, poi, non ha impugnato la legge regionale della Lombardia, un provvedimento che non tiene conto delle mancate coperture che comporta». Le conseguenze del mancato riordino del settore, ricorda Passamonti, si fanno già sentire: «I dati su aumento del gioco illegale nelle regioni che hanno inserito provvedimenti espulsivi sono evidenti già nei dati della Guardia di Finanza, ma il campanello d’allarme forse arriverà con i mancati introiti erariali. Gli effetti positivi dell’offerta di gioco legale non sono stati sufficienti a determinare giudizi positivi. La tracimazione dell’offerta era evidente e da anni abbiamo sottolineato la necessità di contenerla, ma nel nostro Paese si preferisce strillare al ragionare». PG/Agipro  

 25/06/2015 | 11:46 Giochi, MAG: «Nel 2014 agli operatori 8,8 miliardi di ricavi netti»

ROMA – Nel 2014 i ricavi netti per gli operatori del settore giochi sono stati di circa 8,8 miliardi di euro, il 53,2% della spesa effettiva dei giocatori (16,5 miliardi) cioè le giocate meno le vincite restituite, mentre all’erario è finito il 46,8%, circa 7,7 miliardi. E’ quanto emerge dallo studio "L’industry italiana dei giochi pubblici”, presentato oggi a Roma dalla società di consulenza MAG con Confindustria Sistema Gioco Italia. Cifre che sostengono un settore capace di impiegare oltre 5.000 addetti alla produzione, di cui quasi 2.300 in Italia. La produzione italiana è più presente nei terminali, nelle reti e nei sistemi di controllo e nei segmenti AWP e scommesse, invece i produttori esteri sono più presenti nel segmento delle VLT, delle scommesse virtuali e nel gioco online. Il valore della produzione per ogni addetto è di circa 96.500 euro nelle aziende italiane e di circa 130mila euro nelle aziende estere.Ai ricavi netti degli operatori di gioco, però, vanno tolti ulteriori costi – come i canoni per le concessioni ai Monopoli di Stato o finanziamenti per il settore ippico – per 476 milioni, pari al 5,4% degli 8,8 miliardi complessivi. Più nel dettaglio, il 60,3% dei ricavi è finito ai punti vendita (5,3 miliardi), il 20,2% ai concessionari (1,7 miliardi), il 14% ai distributori e ai gestori (1,2 miliardi). Nello specifico, i ricavi netti di filiera sono andati a ricompensare i diversi protagonisti del settore composto da circa 6.000 imprese e caratterizzato da un bacino occupazionale di oltre 140 mila addetti. Lo studio – comprensivo dei costi di canoni e finanziamenti per altri enti pubblici – restituisce una ripartizione che fa scendere la parte per gli operatori appena sotto la metà totale dei ricavi del settore. Non finisce qui: gli operatori di gioco devono inoltre affrontare ulteriori costi per i “beni strumentali” – dai terminali, ai sistemi di controllo, alla manutenzione delle macchine – che pesano per altri 499 milioni di euro l’anno. Costi che percentualmente incidono in particolare su slot (29,3%) e Vlt (31%), la gestione delle macchine supera il 60% del totale, con le lotterie al 24%, il gioco online al 10% e le scommesse al 4,8%. MSC-PG/Agipro

25/06/2015 | 11:25 Passamonti (Confindustria Giochi): "La stampa di settore? Alcune home page sembrano vetrine di supermarket del gioco"

ROMA – "La ’sparate’ sugli allarmi sanitari, sempre meno in veritá, continuano ad apparire su media e giornali, ma impediscono di portare avanti un ragionamento serio. Parte della stampa specializzata ha avuto un suo ruolo: mettere il microfono davanti ad alcuni personaggi e dargli rilevanza nelle home page, che a volte sembrano supermarket del gioco, non ha aiutato". Così Massimo Passamonti, Presidente di Sistema Gioco Italia (Sgi), nel corso del suo intervento alla presentazione dello studio "L’industry italiana dei giochi pubblici", in corso a Roma.  "La politica è stata facilona: ancora oggi si sventola il dato dei 98 miliardi come una condanna – ha ricordato Passamonti. –  La legge di stabilità é intervenuta a gamba tesa aggravando i bilanci degli operatori e lasciando incertezza sulla ripartizione di quanto chiesto e senza la delega fiscale sará difficile far crescere il settore. Nel frattempo – ha aggiunto – il gioco legale viene espulso, mentre le situazioni grigie e illegali ritornano. C’è ipocrisia perchè nessuno dice di essere contrario al gioco pubblico, ma nessuno stabilisce quale sia il limite. Leggi regionali non coordinate tra loro stanno distruggendo il rapporto tra lo Stato e chi si é preso l’incarico di gestire il gioco mantenedolo nella legalità – ha concluso Passamonti – Pensare a divieti assoluti di pubblicitá non é pensabile, il gioco non é il tabacco: l’’Organizzazione mondiale della sanità dice che non é cosí". PG/Agipro

 25/06/2015 | 11:48 Giochi, MAG: «Incertezza normativa limita la crescita del settore»

ROMA – Per il mercato italiano dei giochi «sussistono limiti allo sviluppo che derivano dalla «lentezza e dall’incertezza della regolazione tecnica». Lo evidenzia lo studio di MAG Consulenti Associati, “L’industry italiana dei giochi pubblici”, presentato oggi a Roma. «E’ urgente sviluppare una politica industriale di settore per favorire il consolidamento e la specializzazione dell’offerta di gioco regolamentato nel mercato nazionale e per assistere le aziende italiane nei mercati esteri, promuovendo non solo il modello italiano di controllo telematico dei giochi, ma anche le soluzioni industriali sviluppate» nel Paese. MSC-PG/Agipro 

 25/06/2015 | 11:50 Giochi, MAG: «AWP da remoto sono occasione di sviluppo per il settore»

ROMA – Una delle occasioni di sviluppo per il settore dei giochi è l’introduzione delle AWP che consentono esclusivamente il gioco da ambiente remoto. Secondo lo studio “L’industry italiana dei giochi pubblici” redatto da MAG Consulenti Associati, le AWP da remoto sono «un prodotto innovativo» e «sicuro per la collettività e il giocatore, da proporre anche negli altri Paesi». Le nuove macchine – previste nelle bozze della delega fiscale, a quanto sembra per ora in stand by – prevedono, oltre al collegamento a distanza che permette di cambiare in breve tempo i giochi offerti e di garantire la tracciabilità dei flussi di gioco, anche standard di sicurezza più elevati, come la possibilità di identificare il giocatore, per innalzare la tutela su minori e gioco patologico. L’industria nazionale avrebbe così la possibilità di proporre il prodotto come ’first mover’ nel mercato internazionale. L’ipotesi di introdurre le AWP da remoto a bassa giocata e bassa vincita nel decreto giochi della delega fiscale era stata presa in considerazione anche dal MEF: il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, alcune settimane fa, aveva evidenziato «un’importante opportunità per i costruttori di macchine sul mercato italiano». Tra le attuali eccellenze dell’industria italiana del gioco, invece, lo studio di MAG evidenzia le macchine da intrattenimento, prodotte da un ristretto gruppo di impresa ed elevata specializzazione, e i sistemi di totalizzazione e lotteria. MSC-PG/Agipro 

 25/06/2015 | 11:51 Giochi, Passamonti (SGI): "Piano regolatore anche senza delega, pronti a togliere 100 mila slot"

ROMA – "Anche senza la delega fiscale siamo pronti ad andare avanti con un piano regolatore per autoridurre l’offerta slot sul territorio. Chiederemo ai nostri associati di installare 4 slot al massimo per gli esercizi pubblici e un massimo di 6 vlt per sala slot". Lo ha dichiarato Massimo Passamonti, presidente di Sistema Gioco Italia, nel corso della presentazione dello studio  "L’industry italiana dei giochi pubblici", in corso a Roma. "Applicando questi criteri – ha precisato Passamonti – stimiamo 100 mila macchinette in meno. Il rapporto – ha specificato Passamonti – sarà di una macchina ogni 220 persone, riducendo il mercato del 25%. Sfido chiunque a trovare un settore che accetti una sfida del genere. In collaborazione con la politica siamo pronti ad ridurre gli apparecchi per mostrare responsabilità sociale che è anche valore industriale".  PG/Agipro  

25/06/2015 | 12:05 Delega Fiscale, Marino (Mag): "Stop a decreto giochi danneggia industria del settore"

ROMA – "Il settore del gioco ha sempre seguito l’evoluzione tecnologica e i gusti dei giocatori. Anche il decreto giochi della delega fiscale prevedeva l’evoluzione degli apparecchi da intrattenimento, consentendo il gioco solo da remoto. Questo stop del decreto attuativo provoca un senso di frustrazione" e fa emergere "la difficoltà di creare un’industria nazionale". Lo ha detto Guido Marino, amministratore unico Mag Consulenti Associati, nel corso della presentazione dello studio "L’industry italiana dei giochi pubblici" realizzato da Mag per Confindustria Sistama Gioco Italia. "Le nostre macchine da intrattenimento rappresentano delle eccellenze di prodotto e nel settore ci sono competenze molto consolidate: il problema è che i prodotti non hanno seguito la domanda, ma hanno seguito delle istanze politiche e dei vincoli regolatori nazionali che in molti casi hanno impedito ai prodotti di essere esportati. – ha spiegato Marino – E’ quello che è accaduto con gli apparecchi da intrattenimento italiani, troppo complessi per essere venduti all’estero. Abbiamo perso un’occasione di sviluppo industriale". MSC/Agipro

 25/06/2015 | 12:22  Delega Fiscale, Parlati (SGI): "Awp da remoto, noi siamo pronti alla sfida, ma servono norme certe"

ROMA – "Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, si puó dire che in questi anni nonostante le difficoltà – mancanza di norme certe, stampa contraria e ostruzionismo degli enti locali – si é comunque sviluppato un tessuto industriale. Possiamo incominciare a immaginare un polo industriale per la produzione e la progettazione degli apparecchi, cosí da consentire una eventuale esportazione. Ma è indispensabile avere delle norme certe". Lo ha chiarito Gennaro Parlati, Coordinatore tavolo tecnivo Interassociativo di Sistema Gioco Italia e direttore generale di ACMI, Associazione Nazionale Costruttori Macchine Intrattenimento, nel corso della presentazione dello studio "L’industry italiana dei giochi pubblici" realizzato da Mag per Confindustria SGI. "Il tavolo interassociativo su slot da remoto ha come obiettivo una ridefinizione della dimensione industriale del settore – ha spiegato Parlati – Abbiamo parlato di contrasto a gioco patologico e minorile, di sicurezza e affidabilità delle macchine. In due mesi siamo riusciti a coinvolgere tutti e c’è una proposta condivisa su cui c’é accordo all’80%. Spero che le occasioni di confronto ci verranno date anche in futuro, ma al momento il mercato é al palo da quattro anni: le aziende chiudono e il territorio sta tornando in maniera pesante in mano all’illegale. Siamo pronti e vogliamo che questa sfida ci venga riproposta". PG/Agipro

 25/06/2015 | 12:47 Delega Fiscale, Baretta (Mef): "Su decreto giochi lavoro non è terminato, necessario punto di equilibrio con le Regioni"

ROMA – "Affrontiamo questa fase nell’ottica di un processo dinamico e non definitivamente concluso, anche perché alle spalle abbiamo un buon lavoro sulla delega fiscale, portato avanti con tutta la filiera". Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, nel corso della presentazione dello studio  "L’industry italiana dei giochi pubblici", redatto da MAG Consulenti Associati per Confindustria Sistema Gioco Italia. "Chiunque si occuperà di gioco in futuro non potrà prescindere dal lavoro di questi mesi – ha proseguito Baretta – Il lavoro certamente non è terminato". "L’ultima bozza del decreto è stata consegnata a Palazzo Chigi: la riserva statale sul gioco resta un punto fermo, perché è un’impostazione a cui lo Stato non intende rinunciare, ma bisogna trovare un punto di equilibrio, da ricercare nella conferenza Stato-Regioni. Le Regioni sono il punto di riferimento per l’interlocuzione – ha aggiunto ancora il Sottosegretario – La pubblicità non è essenziale alla diffusione del gioco: nell’ultima bozza, abbiamo scelto di vietarla. Su alcuni punti è necessario non interrompere il lavoro: è il caso della tassazione sul margine, dell’organizzazione della filiera, della gestione del gioco da remoto – occasione importantissima per la struttura industriale – e della ridistribuzione del gioco sul territorio. Dobbiamo confermare questo lavoro, – ha concluso – sono convinto che non siamo alla fine". MSC/Agipro   

 25/06/2015 | 12:32 Giochi, Roma (Censis): "Su settore informazione non equilibrata"

ROMA – "Bisogna cercare di far passare una controcultura equilibrata sul gioco, un tema che subisce l’influenza di un’opinione pubblica elitaria che bisogna eliminare". Lo ha detto Giuseppe Roma, Senior Advisor del Censis, nel corso della presentazione dello studio "L’industry italiana dei giochi pubblici", realizzato da Mag per Confindustria Sistama Gioco Italia.  "Il gioco, nella maggior parte dei casi, è un passatempo: esiste una domanda molto diffusa, che in gran parte non è patologica, ed è su questo aspetto che bisogna insistere per correggere lo squilibrio dell’informazione", ha continuato. "In questo momento, le aziende devono essere presenti non solo nella comunicazione, ma soprattutto nelle azioni, ad esempio radicando la presenza sul territorio per contrastare l’illegalità – ha aggiunto Roma e sulla pubblicità ha concluso – Le aziende devono autoregolamentarsi, per evitare l’effetto boomerang e per dimostrare di essere più equilibrati di coloro che gridano a un fantasma che non c’è". MSC/Agipro 

 25/06/2015 | 12:58  Passamonti: "Se riordino giochi salta, lo Stato dovrà affrontare battaglia legale"

ROMA – "Se il riordino del settore giochi previsto dalla delega salta, non escludo che gli operatori facciano partire una lunga stagione di contenziosi e battaglie legali con lo Stato". Lo ha detto Massimo Passamonti, presidente si Sgi, a margine del convegno organizzato oggi a Roma. "Il tema non riguarda l’associazione, quanto i singoli operatori, soprattutto quelli esteri, a mancate promesse seguiranno i ricorsi, penso ad esempio all’addizionale sulle slot e sulle vlt, la cui seconda rata da 300 milioni scade a fine ottobre". PG/Agipro

 25/06/2015 | 13:10 Delega Fiscale, Ughi (Obiettivo 2016): "Senza codice dei giochi impossibile pensare a riduzione dell'offerta"

ROMA – "In questo momento il codice dei giochi non c’é, questo vuol dire che lo Stato non vuole le regole e in futuro il settore diventerà ancora meno controllabile". Lo ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, a margine del convegno organizzato oggi a Roma da Confindustria Sistema Gioco Italia, commentando lo stop al decreto giochi che non dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri nei tempi previsti dalla delega fiscale. Senza il riordino del settore "l’impegno statale – ha detto ancora Ughi – deve essere rivolto a far rispettare le regole che esistono, rinunciando però alle ipotesi di riduzione dell’offerta". PG/Agipro    

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Sandi (Snai spa) risponde ad Agisco: “Pronti a un incontro pubblico di fronte alla stampa”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Sandi (Snai spa) risponde ad Agisco: “Pronti a un incontro pubblico di fronte alla stampa”

15/05/2015 | 18:01

Scommesse, Sandi (Snai spa) risponde ad Agisco: "Pronti a un incontro pubblico di fronte alla stampa"

ROMA – In relazione alla nota di Agisco, Giorgio Sandi, presidente e Ad di Snai spa, risponde attraverso una nota stampa: «Snai incontra sistematicamente i gestori appartenenti alla propria rete commerciale ed è pronta come sempre ad incontrare tutti coloro che hanno qualcosa da dire. Stiamo organizzando un incontro convention con i gestori della rete Snai e nei giorni a venire, come già anticipato per le vie brevi nel corso dei numerosi incontri, verrà inviato l’invito con i dettagli organizzativi. Non stupisce che a fronte del dinamismo di Snai esponenti di associazioni prive di reale rappresentanza cerchino di farsi paladini di un presunto ruolo di difensori di una categoria, come se non si sapessero i reali interessi dietro a queste manifestazioni. Agli esponenti di queste pseudo associazioni, sempre pronti a formulare generiche pretese e meno propensi a lavorare seriamente nel comune interesse della Rete e di Snai riconfermo la disponibilità mia personale e di Snai ad un incontro pubblico di fronte ad esponenti della stampa qualificata. A meno che l’intenzione non sia quella di "agitare le acque" per promuovere propri progetti personali e societari ed indurre  con questi artifici qualche meno avveduto operatore a dare loro fiducia». RED/Agipro 

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Agisco chiede intervento dell’Antitrust contro Snai spa: “Fuga dei clienti ci porta alla rovina”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Agisco chiede intervento dell’Antitrust contro Snai spa: “Fuga dei clienti ci porta alla rovina”

Scommesse, Agisco chiede intervento dell’Antitrust contro Snai spa: “Fuga dei clienti ci porta alla rovina” 

ROMA – Agisco auspica un fermo intervento dell’Autorità? Garante della Concorrenza e del Mercato al fine di censurare l’uso (o l’abuso) della posizione di supremazia contrattuale di Snai nei confronti di piccole società? alle quali non riconosce una franca ed equilibrata interlocuzione tramite le Associazioni di categoria. E’ quanto sostiene Agisco, in una nota stampa nella quale si ribadisce che “Le imprese dei Gestori dei “Punto Snai” non rivendicano un contratto migliore, ma urgenti misure da parte di Snai per rilanciare il marchio e arginare la fuga della clientela verso altri punti vendita di gioco lecito, dove l’offerta e? strutturata per soddisfare davvero le richieste del pubblico; ciò? per bloccare il crollo degli incassi che ha portato le imprese dei gestori al dissesto economico e finanziario”. L’Associazione presieduta da Francesco Ginestra chiede da tempo di incontrare i vertici della Società? “per invertire la tendenza all’abbandono dei nostri Negozi e far comprendere le motivazioni del crollo della quota di mercato di Snai. Il nostro patrimonio e? il cliente scommettitore, un “bene” da conservare che non può? essere visto come un “usa e getta” e questa Snai deve tornare a capire e a gestire le differenze che esistono tra una schedina al totalizzatore e una scommessa contro il banco”.

“La fuga della clientela – afferma la nota Agisco – e? il vero problema che ci sta portando alla rovina e lo possono testimoniare tutti i gestori, non solo i nostri associati, che ci inviano lettere di richiesta di aiuto: a tal fine invitiamo la stampa ad intervistare direttamente i Gestori Snai per rendersi conto di persona della drammatica situazione. L’annunciata decisione di recedere dai contratti e? una soluzione estrema, ma che risponde a una logica: se il giocatore non sceglie piu? un Punto Snai, si puo? anche raddoppiare la remunerazione ma il problema non si risolve e i nostri Negozi di gioco soffrono sempre più?, al punto che dall’inizio dell’anno decine di Gestori hanno chiuso i battenti e stanno cercando partner con i quali continuare l’attivita? e poter onorare i debiti con Snai. Debiti che – restando sotto contratto con Snai – non potevano altro che aumentare”. L’associazione si dice comunque disponibile a un “dibattito pubblico” auspicando che serva finalmente “a fornire soluzioni, non giustificazioni”.  NT/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – AGSI replica a Sandi: “Disposti a un ‘tavolo aperto’ con l’AD, ma solo alla presenza della proprietà di Snai Spa”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – AGSI replica a Sandi: “Disposti a un ‘tavolo aperto’ con l’AD, ma solo alla presenza della proprietà di Snai Spa”

Scommesse: Agsi replica a Sandi: «Disposti a un 'tavolo aperto' con l’AD, ma solo alla presenza della proprietà di Snai Spa»

ROMA – L’associazione dei gestori Agsi replica ad una recente intervista del presidente e Ad di Snai Giorgio Sandi, attraverso un comunicato stampa nel quale sottolinea come lo stesso Sandi dipinga un quadro: «Assolutamente ottimistico del comparto delle scommesse, nel quale le uniche nubi sono rappresentate, nell’ordine, dai Ctd, compresi quelli “legalizzati”, dalle due Associazioni dei Gestori (Agisco ed Agsi), dal finto nuovo con ricette vecchie. Quindi per il presidente di Snai Spa la crisi dei negozi Snai non esiste, è soltanto un’invenzione». Agsi prosegue: «Evidentemente il dr. Sandi, da non assiduo frequentatore della rete della sua azienda, la conosce come gli viene descritta dai suoi delegati ed osservatori» e invita il numero uno dell’azienda fino a poco tempo fa leader del mercato delle scommesse: «Faccia personalmente un giro nelle “periferie” per verificare il (cattivo) funzionamento delle (superate) tecnologie, provi a mescolarsi tra i clienti (quei pochi rimasti) delle agenzie e ne ascolti i commenti: senz’altro ne trarrà giovamento lui, la rete e la società».

Nella lettera inviata alla stampa, Agsi pone una serie di domande rivolte al numero uno di Snai, a cominciare dal tema dei Ctd, sottolineando la difficoltà a comprendere le strategie aziendali: «Sono anni che i gestori lamentano la concorrenza sleale e pericolosa di questa categoria di operatori, oggi anche il dr. Sandi ne denuncia prima la mancanza di rispetto delle regole e, dopo la legalizzazione, l’aggressività sul mercato: resta per noi un mistero il silenzio di Snai prima e durante la fase di elaborazione del relativo progetto legislativo, ci riesce difficile capire le enormi energie profuse da Snai per cercare di reclutare e contrattualizzare il maggior numero di Ctd consentito dalla legge di Stabilità, con  esito molto modesto. Forse la proposta contrattuale di Snai non ha convinto neanche gli ex Ctd?». Sulla rappresentatività delle associazioni, sulle quali Sandi era stato molto critico, Agsi pone una domanda precisa, evidenziando quella che, secondo l’associazione stessa, sarebbe una contraddizione: «Il dr. Sandi denuncia la mancanza di reale rappresentatività delle due associazioni di categoria che, per essere ammesse “a corte” devono, in via preliminare, consentirne la verifica previo consegna dell’elenco degli associati. Ma Agisco non è l’Associazione di categoria maggiormente rappresentativa su base nazionale che ha negoziato con Snai il vigente Contratto di gestione? Agsi , sorta in Campania nel dicembre 2013, non è  da quella data costantemente impegnata in una serie di trattative intese anche al rinnovo del vigente contratto di gestione?». 

Nella sua intervista, Sandi fa riferimento a «personaggi che si nascondono dietro associazioni per niente rappresentative» e qui Agsi invita lo stesso Sandi a denunciare i fatti corredati da nomi e cognomi: «Il generico riferimento a personaggi che utilizzano associazioni di comodo per ottenere vantaggi indebiti e personali, come pure la altrettanto generica messa in guardia nei confronti “di chi ha già preso dai malcapitati compagni di strada ed ha lasciato dietro di se debiti non onorati ed aziende in difficoltà”» secondo l’associazione produce una «sorta di terrorismo nei confronti di una categoria ridotta allo stremo». Non dovesse essere così, Agsi invita Sandi: «a denunciare i fatti con tanto di nome e cognome».  

Agsi si dice poi disponibile a prendere parte al “tavolo aperto” proposto  dal presidente e Ad dell’azienda ex leader del mercato delle scommesse: «Agsi fedele al marchio sotto il quale da sempre hanno lavorato i gestori associati, resta sempre disponibile ad ogni forma di reale e leale collaborazione, e dichiara fin d’ora la propria disponibilità per il proposto “tavolo aperto” presentando, benchè sia cosa inusuale, l’elenco dei propri iscritti». Agsi pone due sole condizioni:  «Chiede di sapere  se a quel tavolo saranno presenti i consiglieri di amministrazione ed i rappresentanti della proprietà e pone una sola condizione: la partecipazione dei Gestori “entusiasti” cui si riferisce nell’intervista il dr. Sandi, al fine di conoscerne le ricette gestionali miracolose».  PF/Agipro 

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Ginestra (pres. A.GI.SCO.): “Pronta disdetta del contratto con Snai, agenzie ormai allo stremo”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Ginestra (pres. A.GI.SCO.): “Pronta disdetta del contratto con Snai, agenzie ormai allo stremo”

07/05/2015 | 17:11

Scommesse, Ginestra (pres. A.GI.SCO.): “Pronta disdetta del contratto con Snai, agenzie ormai allo stremo”

ROMA – “Nei prossimi giorni eserciterò il diritto di recesso  dal contratto di fornitura di servizi firmato con Snai. Non si può più andare avanti così, impossibile fare il nostro lavoro in queste condizioni”. L’annuncio del presidente  Francesco Ginestra è arrivato stamattina alla fine di un’intensa assemblea di Agisco: “Ho già registrato l’adesione di numerosi  altri associati che mi conferiranno mandato, come loro procuratore, ad esercitare  anche per loro il recesso, a meno che da parte della società con la quale lavoriamo (Snai spa, ndr) emerga una disponibilità immediata a intervenire per cambiare lo stato delle cose. Le agenzie chiuse sono sempre di più, la direzione che si sta prendendo è quella di una gestione centralizzata delle scommesse nelle mani di pochi operatori”. I motivi della crisi dei punti vendita sono comuni a tutte le reti, spiega ancora: “Le aziende non stanno più in piedi: i fatturati sono scesi, l’aggio che percepiamo è troppo basso rispetto al lavoro che svolgiamo per il concessionario, il contesto di mercato è sfavorevole, senza considerare il buco nero dell’ippica che vive una crisi senza precedenti”. Eppure i numero del mercato, nel suo complesso, sono buoni: “Il movimento è sicuramente in crescita ma c’è un eccesso di offerta distributiva: il fatturato di ciascun punto vendita non basta, i costi sono eccessivi. Il successo delle virtuali può essere sfruttato solo in parte, perché non abbiamo tutti i terminali che potremmo avere, semplicemente perché non ce li installano”, conclude Ginestra. NT/Agipro 

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Obiettivo 2016: al via progetto per nuovo marchio e servizi per le agenzie

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Obiettivo 2016: al via progetto per nuovo marchio e servizi per le agenzie

07/05/2015 | 17:13

Scommesse, Obiettivo 2016: al via progetto per nuovo marchio e servizi per le agenzie

ROMA – Obiettivo 2016 ha presentato questa mattina “Ludus”, un nuovo progetto per le agenzie in vista del riordino della rete. Il format – già abbozzato in alcuni aspetti grafici – sarà messo a disposizione di un gruppo di imprenditori che fanno capo ad Agisco, nell’ambito di una consulenza che Obiettivo 2016 svolgerà fino alla decisione in merito al marchio commerciale da abbinare al progetto. “Offriremo tecnologia, accettazione scommesse, controllo e gestione del rischio, palinsesti complementari, veste grafica del punto.  Il progetto – spiega Maurizio Ughi, amministratore di Obiettivo 2016 – è acquistare anche alcuni prodotti da terzi e assemblarli in un’unica piattaforma da vendere ai titolari dei punti vendita. Manca ancora il marchio commerciale, che sarà definito nei prossimi mesi. Contiamo di completare il pacchetto della consulenza ad Agisco entro la metà di luglio”. NT/Agipro 

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RACCOLTA LANCI SUL FORUM “FUTURO DELLA RETE DEI GIOCHI” DI OBIETTIVO 2016

RACCOLTA LANCI SUL FORUM “FUTURO DELLA RETE DEI GIOCHI” DI OBIETTIVO 2016

Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Condono agenzie estere, no a riapertura dei termini"

ROMA – “Non è in programma alcuna riapertura dei termini per il condono fiscale delle agenzie di scommesse: abbiamo appena concluso la procedura, sarebbe un’operazione controproducente”. Lo ha detto ad Agipronews il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta a margine dell’incontro organizzato da Obiettivo 2016 a Roma, smentendo così ogni ipotesi di una nuova sanatoria. La regolarizzazione delle agenzie estere senza concessione ha portato all’emersione di circa 2400 punti vendita, con un incasso iniziale di 24 milioni di euro per lo Stato cui occorrerà aggiungere le tasse arretrate dovute dalle agenzie collegate agli operatori esteri Goldbet, Sks365 e Betaland.  NT/Agipro

Giochi, Obiettivo 2016: a Roma il forum sul "Futuro della rete dei giochi" con il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta

«Vogliamo arrivare al 2016 con una scommessa uguale per tutti e a una rete unica con regole certe». Così Maurizio Ughi ha aperto il forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma.

«Finora la legge di stabilità e la Corte di Giustizia europea hanno confermato che lo sdoppiamento della rete è finito – ha proseguito Ughi – Però si tratta di piccoli passi: ci auguriamo invece che la legge delega sia un atto risolutorio e definitivo». Un pensiero condiviso da Massimo Passamonti, presidente di Confindustria-Sistema Gioco Italia, il quale chiede: «regole-guida per il mercato: il gioco non può essere basato esclusivamente sul principio della tutela delle entrate erariali, ma si deve considerare anche la tutela della salute pubblica». Fino ad oggi, ha aggiunto Emilio Iaia, presidente di Giochi e Società: «è esistita una rete legale e una 'diversamente legale', ma adesso ci aspettiamo certezza, chiarezza e coerenza, ed è per questo che abbiamo concesso agli operatori non autorizzati la possibilità di regolarizzarsi». Per il futuro, secondo Iaia, «sarà necessario il confronto tra tutti e le linee guida dovranno essere chiare, soprattutto dal punto di vista economico, in modo da determinare l’accesso al mercato». Un mercato che, ha proseguito Ludovico Calvi, head of betting Lottomatica: «ha diversi punti di forza, ma anche di debolezza. Nell’immediato futuro bisognerà lavorare sulla qualità dell’offerta ma anche sulla tutela sociale, che è altrettanto importante. Bisognerà anche alleggerire la burocrazia, ridurre la presenza sul territorio puntando su servizi di qualità e sull’attenzione al giocatore. Sarà importante – ha concluso Calvi – allineare le norme regionali e comunali sul gioco a quelle nazionali e inasprire i controlli sulla rete parallela. Finora abbiamo perso troppo tempo: dobbiamo lavorare insieme per lo sviluppo della rete unica nel prossimo decennio».

Al momento, ha sottolineato il presidente di Snai Giorgio Sandi: «C’è disparità anche all’interno del mercato: chi offre prodotti in esclusiva, come gratta e vinci e scommesse, non dovrebbe anche operare con altri prodotti di mercato. Questa situazione mette in condizioni svantaggiose gli altri operatori». Secondo Sandi, gli operatori autorizzati «hanno competenze eccellenti, ma sono limitati dai problemi che via via incontrano in un mercato difficile. Bisogna puntare ad essere forti come operatori e come aziende perché esistono tante possibilità di lavoro, di indotto, e opportunità anche per i giovani che oggi progettano software per le aziende internazionali. 

Non bisogna, dunque, solo disciplinare, ma anche sviluppare le indubbie e ampie capacità progettuali. Se lo Stato _ ha concluso Sandi _ avrà voglia di riconoscerci come suo braccio e non come controparte daremo una grande mano a contrastare l’illegalità».

Il Governo ha «lavorato sodo sul decreto giochi della delega fiscale, e siamo praticamente pronti: credo che in un paio di settimane sarà presentato al Consiglio dei Ministri, insieme agli altri decreti», ha chiarito il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, che ha sottolineato l'esigenza di «trovare un punto di equilibrio tra la tutela della salute pubblica, la lotta all’illegale, che si combatte rafforzando il settore legale, e il mercato». Per quanto riguarda gli apparecchi da gioco, questi «sono distribuiti in maniera irrazionale sul territorio: dobbiamo mettere ordine per salvare il mercato, per questo stiamo lavorando a un testo unico. Rispetto a quanto previsto dal decreto Balduzzi sui cosiddetti luoghi sensibili, è chiaro che il tema delle distanze minime deve essere riaffrontato non pensando solo a bar e tabacchi, ma guardando a tutta la distribuzione territoriale che deve diventare controllata ed equilibrata». Un risultato che però «si ottiene con il dialogo: dobbiamo decidere insieme la strada da percorrere, perché se il Governo è disposto a dialogare e la risposta è un ricorso al Tar, non andiamo da nessuna parte». lp/AGIMEG

Giochi: Forum Obiettivo 2016, la lotta all'illegalità al centro del confronto tra governo e operatori del settore

Fronte comune nella lotta all'illegalità e confronto costruttivo per fare in modo che la delega fiscale possa mettere ordine definitivamente sull'industria del settore giochi.

Parte da due colonne il dibattito tra concessionari italiani e il sottosegretario all’Economia con delega ai Giochi, Pierpaolo Baretta, in occasione del  forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Credo i successi ottenuti e le novità normative non bastino, sono tanti piccoli passi, ma non sono il passo conclusivo”, ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, aprendo il Forum. Il riferimento è ai successi riportati di fronte ai giudici – la sentenza della Corte di Giustizia di gennaio e quella del Tar Lazio di alcuni giorni fa che l’ha in sostanza trasposta – e alle novità politiche – la sanatoria dei centri, l’imminente decreto delegato sui giochi e la gara del 2016. “Ci sono troppe differenze tra i due mercati, quello legale e quello irregolare. Noi siamo ingessati, loro invece possono contare sulla flessibilità. Vogliamo una rete unica – riporta Agimeg – dove si combatta tutti a armi pari, e non la prosecuzione dello stato attuale in cui noi concessionari combattiamo con una mano dietro la schiena”. Rassicurazioni arrivano da Baretta.

“Siamo vicini all’alba, abbiamo lavorato sodo, e credo che in un paio di settimane  presenteremo il decreto delegato sui giochi, insieme alle altre parti della delega. Seguiranno  due mesi di discussioni in Parlamento, il dibattito sarà particolarmente acceso. Adesso la lotta all’illegalità è ancora più efficace. Ma non ci accontentiamo, nel decreto ci sono una serie di interventi che rafforzano questa attività. Vogliamo affermare il principio che tutti coloro che utilizzano forme di gioco devono avere una licenza di gioco, per poter rafforzare i controlli". Anche Ludovico Calvi, a capo della divisione scommesse di Gtech ha chiesto un inasprimento dei controlli sulla rete parallela, e ha auspicato “la creazione di una rete unica nei prossimi 10 anni". E poi ha aggiunto. “La burocrazia deve essere più snella, per garantire processi più agili per il lancio di nuovi prodotti e per differenziare i palinsesti”. Gli fa eco il presidente di Snai Giorgio Sandi. “Ora – ha aggiunti – c’è bisogno di un nuovo quadro di regole che permetta a tutti gli operatori di avere le stesse opportunità, stessi oneri fiscali e stessi palinsesti. Dobbiamo tenere in piedi un sistema che soddisfa il desiderio di gioco dei cittadini e che li tuteli". Tra i nuovi operatori c'era Goldbet, che tramite il direttore generale Paola Bausano ha fatto sapere che “Goldbet ha accettato la sfida proposta dalla Legge di Stabilità con grandi sforzi e grandi investimenti. Posso dire che le novità che potrebbero essere introdotte dalla Delega Fiscale sono fondamentali per la tenuta di chi opera in Italia legalmente. Dal ’96 infatti la situazione è molto cambiata. E’ fondamentale passare ad una tassazione sul margine perché sono cambiati anche i giocatori". lp/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Bausano (Goldbet): "Sanatoria grande opportunità, tassazione sul margine imprescindibile"

ROMA – "La tassazione sul margine è un must". Lo ha detto Paola Bausano, managing director di Goldbet durante il dibattito in corso al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. Goldbet è uno degli operatori non autorizzati che ha deciso di aderire alla sanatoria prevista dalla legge di stabilità. "Come boomaker esteri non autorizzati eravamo facilitati dall’offerta più ampia e dall’allibramento più competitivo. – ha ammesso la Bausano – La sanatoria è stata un’opportunità e la tassazione sul margine prevista nella bozza della delega fiscale è un punto imprescindibile, perché tiene alta l’aggressività del bookmaker".  "Il problema oggi – ha aggiunto – non sono solo gli introiti assottigliati, ma il cambiamento del cliente. Adesso lo scommettitore è fortemente spostato sul live betting, è più smaliziato, non punta più su tante partite tutte insieme. Con la modalità live, però, il margine degli operatori è sotto il 10%. È per questo – ha concluso – che non è più possibile per i bookmaker pagare con l’imposta unica sul giocato". LL/Agipro  

Forum Obiettivo 2016, Bausano (Goldbet) "Fondamentale il passaggio alla tassazione sul margine"

“Goldbet ha accettato la sfida proposta dalla Legge di Stabilità con grandi sforzi e grandi investimenti. Posso dire che le novità che potrebbero essere introdotte dalla Delega Fiscale sono fondamentali per la tenuta di chi opera in Italia legalmente. Dal ’96 infatti la situazione è molto cambiata. E’ fondamentale passare ad una tassazione sul margine perché sono cambiati anche i giocatori. Una volta il cliente classico puntava sulla martingala e garantiva anche un 30% di margine, ora la scommessa è molto più concentrata sul live e su altre tipologie di gioco che ci consentono di avere margini di guadagno molto più bassi. L’imposta unica sul giocato non è più applicabile”. E’ quanto dichiarato da Paola Bausano, managing director di Goldbet. cz/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Necessario dialogo per mettere ordine e salvare il mercato"

ROMA – "Gli apparecchi da gioco sono distribuiti in maniera irrazionale sul territorio: dobbiamo mettere ordine per salvare il mercato, per questo stiamo lavorando a un testo unico. Rispetto a quanto previsto dal decreto Balduzzi sui cosiddetti luoghi sensibili, è chiaro che il tema delle distanze mimime deve essere riaffrontato non pensando solo a bar e tabacchi, ma guardando a tutta la distribuzione territoriale che deve diventare controllata ed equilibrata". Lo ha chiarito il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta partecipando al dibattito in corso al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Questo risultato, però, – ha aggiunto Baretta – si ottiene con il dialogo: dobbiamo decidere insieme la strada da percorrere, perché se il Governo è disposto a dialogare e la risposta è un ricorso al Tar, non andiamo da nessuna parte". MSC/Agipro

Forum – Futuro della rete dei giochi, Ginestra (Agisco): "Agenzie autorizzate in crisi e senza certezze"

ROMA – "Bisogna arrivarci al 2016… In questo momento diverse agenzie stanno chiudendo per effetto di un sistema di regole che cambia continuamente e non offre certezze agli operatori legali, mentre le agenzie senza licenza hanno avuto la possibilità di sanarsi e altri continuano a operare indisturbati". Lo ha sottolineato Francesco Ginestra, presidente di Agisco, nel corso del dibattito che si sta svolgendo al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Bisogna anche fare autocritica – ha aggiunto Ginestra – E’ chiaro che nelle agenzie ci deve essere qualcuno che vigila sull’ingresso dei minori e personale specializzato che segua corsi di formazione, per rendere il giocatore consapevole". MSC/Agipro

Forum – Futuro della rete dei giochi, Ughi (Obiettivo 2016): "Regole snelle e operative per le scommesse"

ROMA – "Servono regole snelle e operative per il settore delle scommesse. È essenziale che sul territorio non ci sia scadenza delle concessioni e l’obbligo di apertura predefinito per tutti i centri. Il gestore deve poter rinunciare all’attività senza oneri". Lo ha evidenziato Maurizio Ughi nel corso del dibattito che si sta svolgendo al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Auspichiamo – ha aggiunto Ughi – la concessione perpetua, con verifica sui requisiti anno dopo anno". LL/Agipro

Forum Obiettivo 2016, Baretta (Mef): "Tassa 500 milioni sulle slot: vogliamo fissare la quota che spetta ai concessionari, ma serve confronto"

"Ammetto che la tassa su 500 milioni delle slot ha un limite, non ha chiarito che parte  dovranno pagare i concessionari, e che parte la filiera. Se ci fosse un'intesa, già dalla  seconda trance di pagamento – quella di 300 milioni, che scatterà a obiettivo – si potrebbe  partire con quella ripartizione". Lo ha detto Pierpaolo Baretta, sottosegretario all'Economia  con delega ai giochi, intervenendo al Forum sul Futuro dei Giochi, organizzato da Obiettivo  2016. gr/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Riserva statale è fondamentale, evitare disordine dell'offerta sul territorio"

ROMA – "Bisogna ribadire con chiarezza che la riserva statale nel settore dei giochi è fondamentale: dobbiamo evitare il disordine nella distribuzione dell’offerta sul territorio". Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Lo Stato ha ben chiaro che si sta assumendo un rischio finanziario, – ha aggiunto Baretta ma è necessario trovare un punto di equilibrio tra la tutela della salute pubblica, la lotta all’illegale, che si combatte rafforzando il settore legale, e il mercato". MSC/Agipro 

Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Decreto giochi pronto, in Cdm entro due settimane"

ROMA – "Abbiamo lavorato sodo sul decreto giochi della delega fiscale, e siamo praticamente pronti: credo che in un paio di settimane sarà presentato al Consiglio dei Ministri, insieme agli altri decreti". Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Poi ci saranno due mesi di discussione parlamentare per chiarire alcuni punti", ha aggiunto Baretta. MSC/Agipro

Forum – Futuro della rete dei giochi, Sandi (Snai): "Delega fiscale occasione per avere regole chiare e offrire nuove possibilità al settore"

ROMA – "Oggi, come quando le scommesse diventarono legali, lo Stato torna a essere consapevole della realtà e si preoccupa di creare condizioni uniche per chi vuole scommettere. La delega fiscale è uno spunto per dare regole chiare: servirà lo stesso quadro per tutti gli operatori per quanto riguarda la pressione fiscale, i palinsesti e il numero di terminali". Lo ha detto Giorgio Sandi, amministratore delegato di Snai spa, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma.  Al momento, ha aggiunto Sandi, "c’è disparità anche all’interno del mercato: chi offre prodotti in esclusiva, come gratta e vinci e scommesse, non dovrebbe anche operare con altri prodotti di mercato. Questa situazione mette in condizioni svantaggiose gli altri operatori". In merito, inoltre, alla misura che prevede una tassazione sul margine e che dovrebbe essere prevista dal decreto attuativo della delega fiscale, Sandi ha aggiunto: "Va bene, ma serve anche una misura che renda produttiva l’attività di gioco". "Gli operatori autorizzati – ha concluso  – hanno competenze eccellenti, ma sono limitati per i ’buchi’ che hanno, per i problemi che incontrano in un mercato difficile. Bisogna puntare ad essere forti come operatori e come aziende perché esistono tante possibilità di lavoro, di indotto, e opportunità anche per i giovani che oggi scrivono software per le aziende internazionali. Non bisogna, dunque, solo disciplinare, ma anche sviluppare capacità più ampie. Se lo Stato avrà voglia di riconoscerci come suo braccio e non come controparte daremo una grande mano a contrastare l’illegalità". LL/Agipro

Forum Obiettivo 2016, Sandi (pres. Snai) "Chiediamo alla politica che venga riconosciuto il ruolo dei concessionari ed un aiuto contro l'illegale"

“Negli anni ’90 lo Stato ha mostrato grande coraggio sapendo che il gioco era nell’ombra e c’era bisogno di disciplina, messa in atto attraverso punti vendita legali. Lo Stato ci ha dato fiducia ed ora ne chiediamo altra attraverso la Delega Fiscale. Alla politica in questo momento chiediamo che venga riconosciuto il ruolo dei concessionari che lavorano onestamente e che ci aiutino a contrastare il fenomeno del gioco illegale. Non siamo una controparte ma siamo i collaboratori dello Stato che ci deve mettere nelle condizioni ideali per poter operare negli interessi dei cittadini”. E’ quanto dichiarato dal presidente di Snai Giorgio Sandi, in occasione del forum sul futuro della rete dei giochi organizzato a Roma da Obiettivo 2016. "Ora c'è bisogno di un nuovo quadro di regole che permetta a tutti gli operatori di avere le stesse opportunità, stessi oneri fiscali e stessi palinsesti. Dobbiamo tenere in piedi un sistema che soddisfa il desiderio di gioco dei cittadini e che li tuteli. Attualmente molte società che operano legalmente presentano gravi difficoltà economiche anche per cause esterne. Ad esempio in Campania sono più gli operatori illegali rispetto a quelli che lavorano con i concessionari. Questa è una grande occasione onorevole – ha aggiunto Sandi rivolgendosi al sottosegretario Baretta – anche per molti giovani che lavorano nel settore dei giochi ma sono costretti a rivolgersi ad aziende estere. L'Italia ha grandi capacità così come è vero che il nostro settore ha infinite possibilità di sviluppi. Chiediamo solo di combattere tutti insieme contro l'illegalità". cz/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Calvi (Lottomatica): "Necessario migliorare qualità dell'offerta e tutela sociale"

ROMA – "Il mercato italiano dei giochi ha diversi punti di forza, ma anche di debolezza: nell’immediato futuro bisognerà lavorare sulla qualità dell’offerta ma anche sulla tutela sociale, che è altrettanto importante. Non tenere conto di questo aspetto rappresenta un problema". Lo ha sottolineato Ludovico Calvi, head of betting Lottomatica, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Bisognerà anche alleggerire la burocrazia, ridurre la presenza sul territorio puntando su servizi di qualità e sull’attenzione al giocatore. – ha aggiunto Calvi – Sarà importante, infine, allineare le norme regionali e comunali sul gioco a quelle nazionali e inasprire i controlli sulla rete parallela. Finora abbiamo perso troppo tempo: dobbiamo lavorare insieme per lo sviluppo della rete unica nel prossimo decennio". MSC/Agipro  

Forum – Futuro della rete dei giochi, Iaia (Giochi e Società): "Bene regolarizzazione settore, ma chiediamo chiarezza e coerenza"

ROMA – "Il processo di emersione è uno strumento per regolarizzare settore e rappresenta la sicurezza di regole certe. Fino ad oggi è esistita una rete legale e una diversamente legale, ma adesso ci aspettiamo certezza, chiarezza e coerenza, ed è per questo che abbiamo concesso agli operatori non autorizzati la possibilità di regolarizzarsi". Lo ha sottolineato Emilio Iaia presidente di Giochi e Società, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. In questo modo, ha aggiunto Iaia, ci sarà "una convergenza di reti parallele". "Adesso – ha proseguito – chiediamo alle amministrazioni l’effettiva applicazione delle norme di contrasto nei confronti di chi non ha ritenuto opportuno regolarizzarsi". Per il futuro, ha concluso "vediamo una rete unica basata su un’applicazione rigorosa di tipo fiscale, di ordine pubblico e di prevenzione di comportamenti ludopatici. Sarà necessario il confronto tra tutti, con norme univoche in funzione del mercato e le linee guida dovranno essere chiare, soprattutto dal punto di vista economico, in modo da determinare l’accesso al mercato e il comportamento del mercato stesso. Servirà, infine, una maggiore liberalizzazione del prodotto". LL/Agipro

Forum Obiettivo 2016, Iaia (Intralot): "Adesso si applichino le sanzioni ai centri non sanati"

"Il processo di regolamentazione sentenza della CGE hanno rimesso la chiesa al centro del villaggio. Lo Stato ha finalmente gli strumenti per intervenire sia nell'interesse del giocatore, che di quelli dell'Erario". Lo ha detto Emilio Iaia, Ad di Intralot Italia. "Adesso chiediamo alle Amministrazioni competenti un'effettiva applicazione delle norme di contrasto previste dalla Stabilità, nei confronti di chi non si è regolarizzato". Iaia ha inoltre auspicato "nuovo modello regolatorio delle scommesse che garantisca norme univoche per l'accesso e l'operatività del mercato". E in quest'ottica l'AD ha auspicato vengano definite con esattezza le dimensioni del mercato, per dare certezza agli operatori, e una graduale liberalizzazione dei prodotti".

Forum Obiettivo 2016, Calvi (Gtech): "Serve meno burocrazia, per rendere la offerta legale competitiva"

"Dobbiamo lavorare sulla qualità dell'offerta, visto che il cliente è diventato più maturo". Lo ha chiesto Ludovico Calvi, a capo della divisione scommesse di Gtech, nel corso del Forum organizzato da Obiettivo 2016 sul Futuro del Mercato dei Giochi. "La burocrazia deve essere più snella, per garantire processi più agili per il lancio di nuovi prodotti e per differenziare i palinsesti". E sul modello di tassazione, "Potrebbe essere differenziato in base al canale di commercializzazione. Il gettito – al di là del fatto che la tassazione sia applicata sul margine o sulla raccolta – è a livello degli altri mercati europei. Del resto se così non fosse, gli operatori europei non sarebbero entrati". Anche Calvi ha chiesto un inasprimento dei controlli sulla rete parallela, e ha auspicato "la creazione di una rete unoca nei prossimi 10 anni". gr/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Passamonti (SGI): "Servono regole che guidino mercato, delega fiscale grande occasione"

ROMA – "La delega fiscale è una grande occasione: speriamo di non perderla e di mettere a posto le cose, per poter immaginare un futuro per gli operatori del settore in un mercato che possa innanzitutto consolidarsi". Lo ha detto il presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia Massimo Passamonti, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "La tracimazione dell’offerta di gioco pubblico ha provocato la comparsa di leggi e regolamenti che di fatto hanno limitato il gioco sul territorio e in alcuni è stato addirittura espulso. – ha chiarito Passamonti – C’è bisogno di regole che guidino il mercato: il gioco non può essere basato esclusivamente sul principio della tutela delle entrate erariali, ma si deve considerare anche la tutela della salute pubblica". MSC/Agipro

Giochi: Passamonti (SGI), "Obiettivo della delega fiscale è creare un settore che punti sulla qualità sociale"

"Siamo alla vigilia di un passo importante che deciderà il settore dei giochi e ci farà capire se nel futuro ci sarà un obiettivo comune per chi opera in questo settore. La delega fiscale deve partire da un presupposto, è necessario un'offerta di gioco che conti più sulla qualità sociale e non quantità. La riserva di legge che lo Stato giustamente rivendica non si può più basare su interessi erariali. Quindi auspichiamo un'offerta legale, controllabile che sia rispettata anche a livello europeo". E' quanto dichiarato da Massimo Passamonti (Presidente di Sistema Gioco Italia) in occasione del Forum sul futuro della rete dei giochi, organizzato a Roma da Obiettivo 2016. "Auspichiamo quindi un mercato che possa consolidarsi e non espandersi come è successo negli ultimi 15 anni attraverso una solidità normativa che possa dare certezze ai concessionari: tutto passa quindi per un rapporto virtuoso tra concedente e concessionario", ha poi concluso. cz/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Ughi (Obiettivo 2016): "Vogliamo rete unica con regole certe"

ROMA – "Vogliamo arrivare nel 2016 a una scommessa uguale per tutti e a una rete unica con regole certe". Lo ha detto Maurizio Ughi aprendo il forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Finora la legge di stabilità e la Corte di giustizia europea hanno confermato che lo sdoppiamento della rete è finito. – ha aggiunto Ughi –  Però si tratta di piccoli passi: ci auguriamo invece che la legge delega sia un atto risolutorio e definitivo".  MSC/Agipro  

Forum Obiettivo 2016, Ughi: "Finora tanti piccoli successi, adesso servono atti risolutori"

"Credo i successi ottenuti e le novità normative non bastino, sono tanti piccoli passi, ma non sono il passo conclusivo". LO ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, aprendo il Forum sul Futuro dei giochi che si sta tenendo a Roma. Il riferimento è ai successi riportati di fronte ai giudici – la sentenza della Corte di Giustizia di gennaio e quella del Tar Lazio di alcuni giorni fa che l'ha in sostanza trasposta -e alle novità politiche – la sanatoria dei centri, l'imminente decreto delegato sui giochi e la gara del 2016. "Ci sono troppe differenze tra i due mercati, quello legale e quello irregolare" ha detto ancora Ughi, "noi siamo ingessati, loro invece possono contare sulla flessibilità". E quindi ha  chiesto "atti risolutori. Nel 2016 quando ci sarà l'azzeramento della rete, vogliamo una rete unica dove si combatta tutti a armi pari, e non la prosecuzione dello stato attuale in cui noi concessionari combattiamo con una mano dietro la schiena". gr/AGIMEG

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – “Non giochiamo coi giochi”: Obiettivo 2016 incontra l’industria del gaming al Forum in programma domani a Roma

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – “Non giochiamo coi giochi”: Obiettivo 2016 incontra l’industria del gaming al Forum in programma domani a Roma

10/03/2015 | 13:24

"Non giochiamo coi giochi": Obiettivo 2016 incontra l'industria del gaming al Forum in programma domani a Roma

ROMA – Dopo gli appelli al Premier Matteo Renzi per richiamare l’attenzione sulla situazione degli operatori autorizzati, Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, chiama a raccolta gli operatori italiani ed esteri, per il forum "Futuro della rete dei giochi". L’appuntamento è fissato per domani, 11 marzo, alle ore 11 al Salone Margherita di Roma. Il futuro del settore in Italia, anche alla luce delle novità introdotte con la legge di stabilità 2015 e previste dai decreti attuativi della delega fiscale, sarà al centro del dibattito che vedrà la partecipazione di numerosi rappresentati di aziende del mondo del gioco. Obiettivo 2016 con il movimento "Tuttinsieme" chiede la creazione di una rete unica con regole certe, che garantisca il giocatore. RED/Agipro     

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SCOMMESSE SENZA CONCESSIONE, UGHI (OBIETTIVO 2016): “LEGGE E TAR DALLA NOSTRA PARTE, ORA PASSARE AI FATTI”

SCOMMESSE SENZA CONCESSIONE, UGHI (OBIETTIVO 2016): “LEGGE E TAR DALLA NOSTRA PARTE, ORA PASSARE AI FATTI”

Scommesse senza concessione, Ughi (Obiettivo 2016): "Legge e Tar dalla nostra parte, ora passare ai fatti"

ROMA – Passare dalla fase di diritto alla fase di fatto. E’ quanto auspica Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, dopo la sentenza del Tar Lazio in risposta al ricorso della società che chiedeva l’autorizzazione alla raccolta delle scommesse senza il rilascio della concessione. Una richiesta provocatoria avanzata per evidenziare la disparità di trattamento tra i bookmaker italiani e bookmaker esteri privi di concessione statale, a cui il tribunale amministrativo ha risposto sottolineando come il Bando Monti del 2012 abbia superato questa problematica. "Il Tar ha detto quello che auspicavamo – ha spiegato Ughi ad Agipronews – Ma ora è il momento di passare dalla fase di diritto alla fase di fatto. I giudici sono stati chiari, hanno ribadito che il Bando Monti ha messo fine alla discriminazione e che spetta ai Monopoli di Stato controllare che tutti seguano le norme". Una vicenda sulla carta risolta, ma nella realtà ancora spinosa. Per richiamare l’attenzione sulla situazione incerta dei bookmaker autorizzati, Obiettivo 2016 ha chiamato a raccolta gli operatori italiani ed esteri per partecipare al forum "Futuro della rete dei giochi", in programma mercoledì 11 marzo. "Ci auguriamo che il nostro intervento serva ulteriormente a denunciare che malgrado la legge e la sentenza del Tar, di fatto sul territorio permane una doppia rete che non è all’interno delle regole", continua Ughi. La sanatoria dei punti non autorizzati prevista dalla legge di stabilità è stata un passo in avanti, anche la strada è ancora lunga: "Il condono offre un’opportunità di sanarsi ed è utile perché è complementare a quanto detto dal Tar.  Vogliamo però regole certe e risposte chiare. Ben venga la concorrenza nel mercato delle scommesse, purché sia alla pari per tutti". LL/Agipro

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Scommesse, Tar Lazio: "Con Bando Monti superata disparità di trattamento tra operatori italiani ed esteri"

ROMA – Non esiste una questione di disparità di trattamento tra i bookmaker italiani e quelli esteri privi di concessione. Così Tar Lazio ha dichiarato improcedibile il ricorso di Obiettivo 2016: la società si era rivolta ai giudici contro la "risposta di cortesia" dei Monopoli di Stato, che alla richiesta di ottenere l’autorizzazione per la raccolta di scommesse avevano ribadito la necessità di una concessione. Secondo Obiettivo 2016 ciò crea una disparità di trattamento tra bookmaker italiani e gli operatori esteri senza autorizzazione statale contraria ai principi costituzionali. Non è così secondo il Collegio della seconda sezione, per il quale il Bando Monti del 2012 ha superato la questione: "La discriminazione a rovescio degli operatori nazionali denunciata dalla società ricorrente, non sussiste rispetto a tutti gli operatori stabiliti in altri Paesi dell’Unione Europea – si legge nella sentenza – ma soltanto a quelli che in passato non abbiano potuto ottenere in Italia le concessioni e le autorizzazioni richieste dalla normativa nazionale a causa dell’illegittimo rifiuto dello Stato italiano di rilasciare tali titoli". E’ dunque decisivo capire se anche dopo la nuova gara persistano i presupposti per disapplicare il meccanismo delle concessioni. A questo proposito il Tar ricorda che la Corte di Giustizia Europea si è recentemente pronunciata a favore del Bando Monti, sottolineando che "le restrizioni alle attività dei giochi d’azzardo possono essere giustificate da motivi imperativi di interesse generale, quali la tutela dei consumatori nonché la prevenzione delle frodi". La gara del 2012 "è stata prevista dal legislatore al dichiarato fine di rendere la legislazione nazionale pienamente coerente con quella degli altri Paesi che concorrono in ambito europeo alla realizzazione della nuova formula di gioco" ed è legittima anche secondo i giudici comunitari. Per questo, conclude il Tar, è superata anche l’obiezione secondo la quale l’Amministrazione "eserciterebbe i suoi poteri di vigilanza solo in una direzione, vale a dire nei confronti delle imprese italiane che intendono svolgere attività di raccolta di giochi e scommesse, e non nei confronti degli operatori transfrontalieri". LL/Agipro

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