Agipronews: Ctd esteri, Assosnai: “Aams prenda posizione a tutela della rete legale”

 

Ctd esteri, Assosnai: "Aams prenda posizione a tutela della rete legale"

19/04/2012 Ore 18:46

ROMA – Una chiara presa di posizione sul documento diffuso da Stanleybet e un incontro urgente con i vertici dei Monopoli di Stato per discutere del futuro del mercato legale delle scommesse. E` quanto chiede Assosnai in una lettera inviata oggi ai vertici di piazza Mastai, dopo la nota – inviata ai propri centri affiliati – nella quale il bookmaker Stanleybet ha affermato la propria volontà di non voler in alcun modo regolarizzare la propria posizione nel mercato italiano, accusando allo stesso tempo lo Stato di aver agevolato ingiustamente i concessionari e minacciando nuovi ricorsi in caso di emanazione del bando per 2.000 concessioni di scommesse sportive previsto dal decreto fiscale approvato quest`oggi alla Camera.

“Lo Stato si è difeso poco e male – dichiara Francesco Ginestra presidente Assosnai – sottovalutando il problema e permettendo ad un operatore come Stanleybet, privo di concessione statale, di rendere poco profittevole per le nostre imprese operare nel mercato. Non è vero che i soggetti discriminati siano i CTD affiliati agli operatori esteri, che da anni operano senza concessione, senza pagare le tasse allo Stato e senza dover sottostare ai nostri stessi regolamenti o prescrizioni, proponendo prodotti di gioco non ancora autorizzati in Italia come le scommesse virtuali e offrendo quote più alte delle nostre per via della mancata imposizione fiscale“. 

“Il vero scopo di Stanleybet – conclude Ginestra – più che sanare presunte discriminazioni è di eliminare la concorrenza della rete AAMS e continuare a raccogliere gioco liberamente, con buona pace di chi ha creato il settore, sottraendolo alla criminalità, per consegnarlo a chi combatte le regole dello Stato solo per il proprio tornaconto“.

FC/Agipro

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Giochi e politica, Ginestra (Assosnai): “Comunitaria non basta, è necessaria una card unica del giocatore”

 

Giochi e politica, Ginestra (Assosnai): "Comunitaria non basta, è necessaria una card unica del giocatore"


12:04 Giochi e politica – 20/03/2012
 
ROMA – "Non si sta esagerando con le polemiche. Ci sono giocatori nelle nostre sale che stanno attaccati anche a due o tre macchine contemporaneamente, non c’è più nessun ragionamento, conta solo macchina”. Lo ha dichiarato, ad Agipronews, Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, a margine dell’incontro “A che gioco giochiamo?”.   “L’enorme offerta di gioco spinge ormai a considerare normale un’attività che dovrebbe essere secondaria – ha spiegato Ginestra – come era ad esempio il casinò in passato. Si gioca ovunque e con ogni mezzo: fermarsi completamente non è più possibile, però è giusto imporre qualche limitazione per evitare gli eccessi. Ad esempio non è possibile che in un corner piazzato in un bar si possano scommettere 500 euro sullo sport. Inoltre a mio avviso è necessaria la tracciabilità del flusso di gioco”.
Sui metodi per limitare il settore, Ginestra ha precisato: “La comunitaria non basta, è arrivato il momento di istituire una card unica con un limite nell’importo giocabile e nel tempo di collegamento ai siti. Stanno creando distruzione e noi come operatori non lo vogliamo. La svolta negativa è stata l’istituzione di prodotti ad altissimo pay out e a bassissimo rendimento per erario e filiera. In sostanza si è puntato sulla frequenza e sulla ripetitività del gioco, riducendo però drasticamente i ricavi per lo Stato e per i concessionari". NT/Agipro

Giochi e politica, Ginestra (Assosnai): “Andiamo nella direzione sbagliata: stiamo restituendo scommesse a rete illegale”

 

Giochi e politica, Ginestra (Assosnai): "Andiamo nella direzione sbagliata: stiamo restituendo scommesse a rete illegale"


12:06 Giochi e politica – 20/03/2012
 
ROMA – La crisi economica, poi inciderebbe non poco sulla propensione al gioco: “Il paese non offre altre chance, molti si trovano a tentare la sorte. – ha proseguito il presidente di Assosnai – per questo occorre limitare anche la pubblicità, nella quale attori, calciatori, star televisive, fanno apparire naturale e alla portata di tutti una attività che non lo è. E’ vero che tutto è finalizzato alla raccolta erariale, ma la direzione è sbagliata: c’è una legge del 2010 che prevede il pagamento delle tasse per le agenzie straniere prive di concessione statale, alle quali si potrebbe applicare la raccolta dei punti scommessa Aams della provincia. Una strada facile e già segnata per incassare denaro, ma che non viene praticata dall’amministrazione. – ha concluso con amarezza – Abbiamo tolto le scommesse al totonero e ora le stiamo restituendo a una rete che non ha l’autorizzazione dello Stato”. NT/Agipro

Agipronews: Ferrara (AAMS) su bando scommesse

Commentando la decisione della Corte di Giustizia Ue, Ferrara ha sottolineato che “la decisione non ha smentito la validità del sistema italiano delle concessioni“ e in ogni caso “l`Amministrazione ne terrà conto anche nella redazione dei bandi di gara fissati dalla legge“. Sui tempi della pubblicazione delle gare, Ferrara ha concluso che il decreto fiscale fissa l`obbligo per l`Amministrazione di richiedere un parere al Consiglio di Stato: “Per questo, i tempi saranno un po` più lunghi del previsto“. NT/Agipro

Agipronews: Scommesse sportive sul calcio, Ginestra (Assosnai): “Credibilità in calo, ora punizioni esemplari e maggiori controlli”

Scommesse sportive sul calcio, Ginestra (Assosnai): "Credibilità in calo, ora punizioni esemplari e maggiori controlli"

23/02/2012 Ore 18:31

“La fiducia degli scommettitori italiani sul calcio è in calo, ma non è una novità: l`allarme era già partito dalle agenzie, la `prima linea` di difesa del sistema“. E` quanto commenta ad Agipronews Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, secondo cui è necessario “dare un`energica ripulita e applicare punizioni esemplari“. Ma non basta. Secondo Ginestra è anche il momento per dare una stabilizzazione all`intero comparto giochi. “Non è pensabile che lo Stato punti a un`espansione crescente, in particolare su giochi che potrebbero esaltare la compulsività. Anche un elastico alla fine si spezza. Come si può pensare di allargare ulteriormente il portafoglio giochi e contemporaneamente espandere ancora di più la rete? In futuro sono previsti bandi per mille sale da poker e 7 mila nuovi punti scommesse. Un`espansione dell`offerta che paradossalmente porterebbe alla sua distruzione. Lo Stato potrebbe fare gli stessi incassi puntando invece sulla stabilizzazione e sul maggiore controllo del gioco“. Il presidente di Assosnai ritiene che “nessuno sarebbe disposto a investire in un`attività che trova una concorrenza diretta a qualche decina di metri. E parliamo solo delle nuove concessioni rilasciate dallo Stato, senza mettere in conto il danno inquantificabile che comporta la rete di accettazione non autorizzata. In questo modo si rendono le aziende sempre più deboli e più facilmente attaccabili dalla criminalità“.

PG/Agipro

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Agipronews: SPECIALE GIOCO ILLEGALE

Gioco illegale, Calabria (polizia): controlli a tappeto, servono direttive più precise

ROMA -“Dal punto di vista del gioco la situazione a Roma e provincia non è, poi, così drammatica”. Lo ha spiegato Edoardo Calabria, dirigente della divisione amministrativa della Questura di Roma nel corso del convegno “La raccolta non autorizzata di giochi e scommesse tra rischi di degenerazione criminale e frodi nelle competizioni sportive”, organizzato da LexGiochi.it a Roma. “Nell’ambito dei nostri controlli non assistiamo ma a un grande afflusso di soggetti e di gioco. Ma dei centri controllati 3/4 non hanno la licenza. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro – ha concluso – ma è auspicabile, accanto alla collaborazione con Aams che è già in atto da anni, e con la Guardia di Finanza, una maggiore tranquillità nel lavoro con direttive e normative più precise”.
SA/Agipro

Gioco illegale, Anastasia (Gdf): “Interventi e controlli cresciuti del 20% negli ultimi anni”

ROMA – “Gli interventi della Guardia di Finanza sono cresciuti costantemente del 20% per anno negli ultimi cinque anni, e il nostro impegno prosegue perché siamo consapevoli che il contrasto a questi fenomeni è importante per il risanamento dell’economia e la sicurezza dei cittadini”. Lo ha evidenziato Alberto Anastasia, Capo Sezione Dogane e Monopoli III Rep. della Guardia di Finanza, nel corso del convegno “La raccolta non autorizzata di giochi e scommesse tra rischi di degenerazione criminale e frodi nelle competizioni sportive”, organizzato da LexGiochi.it a Roma. “Nel corso del nostro lavoro – ha spiegato Anastasia – individuiamo i maggiori profili di rischio e poi mettiamo in atto piani operativi e strategie comuni, anche con Aams e altri reparti. I nostri nuclei sono dotati anche di un manuale operativo in cui vengono compendiate le regole e le circolari di Aams per approfondire anche trattamento tributario dei vari comparti, sia sotto il profilo del gioco lecito che di quello illecito. Le nostre operazioni hanno un riflesso fondamentale sul piano fiscale: dopo gli accertamenti inviamo un verbale ad Aams che procede alle sue verifiche e alla richiesta di imposta”.
SA/Agipro

Gioco illegale, De Donno (procuratore Lecce): controlli e denunce dei concessionari sono fondamentali

ROMA – “Una volta esistevano le bische, ora le associazioni mafiose si spostano, con l’evoluzione delle tecnologie, sui sistemi di raccolta”. Lo ha evidenziato Antonio De Donno, Procuratore Aggiunto della Repubblica di Lecce, nel corso del convengno “La raccolta non autorizzata di giochi e scommesse tra rischi di degenerazione criminale e frodi nelle competizioni sportive”, organizzato da LexGiochi.it a Roma. Le organizzazioni criminali utilizzando la normativa sui punti internet si inseriscono nel mercato convertendoli in centri scommesse illegali. – ha spiegato De Donno – I risultati sono devastanti perché questi centri non sono sottoposti al controllo e operano al di fuori di ogni regola. In più tali centri sono legati a società estere con attività di partenariato. Un sistema semplicissimo attraverso cui riciclaggio, autoriciclaggio e evasione fiscale dilagano. Tale settore crea una concorrenza illecita evidente con gli operatori legali che sopportano tassazione e costi di gestione. Per questo molti operatori sono costretti a chiudere perché non reggono la concorrenza. – ha proseguito – Una volta arrichitesi le organizzazioni criminali possono anche chiedere delle concessioni. Dalle indagini dalla Procura di Lecce emerge che le organizzazioni criminali investono nell’acquisto delle concessioni attraverso intestatari fittizi. Si tratta di una seconda evoluzione pericolosissima”.Il rimedio a tale degenerazione, secondo De Donno, è chiaro: “è necessaria la cattura, l’espulsione definitiva dal mercato di tali centri o revoca della licenza di pubblica sicurezza di tutte le attività che hanno licenza diversa ma operano nel mercato delle scommesse illegali. Si devono, inoltre, eliminare i controlli non a sorpresa che non servono assolutamente a nulla. E’ necessario creare una situazione che permetterebbe di ingabbiare il fenomeno, con la collaborazione di Aams, Guardia di Finanza e Procure impegnate sul territorio. Dal nostro punto di vista la collaborazione e le denunce dei concessionari si rivela ogni giorno fondamentale. Aams deve fare lo stesso. Oggi il controllo è spesso impedito dalla ’contraffazione’ degli apparecchi ed è fondamentale che l’Amministrazione sia dotata di apparecchiature e esperti che possano prevenire questo tipo di operazioni”.
SA/Agipro

Giochi, Motta (procuratore Lecce): controllo indispensabile contro infiltrazioni della criminalità organizzata

ROMA – La criminalità organizzata occupa totalmente il mercato del gioco e l’Europa deve prenderne atto. Non c’è rischio infiltrazione, ma c’è già un’effettiva presenza in molti Stati, ed è indispensabile che tutti se ne rendano conto. Lo ha evidenziato il Procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta nel corso del convegno “La raccolta non autorizzata di giochi e scommesse tra rischi di degenerazione criminale e frodi nelle competizioni sportive”, organizzato da LexGiochi.it a Roma. “L’utilità fiscale che lo Stato ricava dal settore giochi è giustifica dall’interesse a incrementare le entrate e per questo c’è ampia sollecitazione ai cittadini a giocare. – ha spiegato Cataldo – Va bene la sollecitazione, ma il sistema, poi, è interesse della criminalità organizzata e a quel punto l’operazione dello Stato si rivela del tutto in perdita e perde anche la giustificazione dello Stato a incentivare il gioco. Quindi il controllo diventa indispensabile. Noi abbiamo evidenziato, tra le altre cose, come la raccolta e la gestione delle scommesse e l’installazioni degli apparecchi fosse interesse del clan Tornese della Sacra Corona Unita che controllava una cinquantina di centri nel leccese, Veneto e Emilia Romagna. Abbiamo già applicato misure patrimoniali su questi esponenti. Un’indagine recente ha anche evidenziato l’interesse da parte della ’Ndrangheta, al settore, che fornirebbe schede ’truccate’ per software dei cosiddetti videopoker che sottraggono al controllo di Aams le giocate, dunque generano evasione fiscale. Il rimedio non può essere – ha concluso – che quello di irrigidire i controlli, l’Europa deve capire che il regime di libera concorrenza funziona se è libero e noi abbiamo un mercato totalmente occupato dalla criminalità organizzata e dunque alterato, quindi non deve essere l’Italia ad armonizzarsi al diritto europeo ma forse l’inverso, perché noi non siamo più bravi degli altri ma abbiamo un’esperienza nel settore delle infiltrazioni mafiose molto ampia. L’Europa deve rendersene conto e pare che nella sentenza Costa-Cifone, da questo punto di vista, abbiamo mostrato un minimo di presa di coscienza di questa situazione. Andrebbe aggiunto, per concludere, che nel sistema esiste un impiego di capitale illecito, il lavaggio del denaro a costo zero e creazione di nuovo profitto apparentemente legale”. Assenza e riduzione dei controlli, ha concluso il Procuratore, “agevola e produce condizioni per l’istituzione di associazioni illegali per raccogliere le scommesse online. Nel corso delle nostre indagini abbiamo verificato l’esistenza di 500 centri illeciti sul territorio nazionale, organizzata come un’associazione mafiosa, che raccoglieva sui 300 milioni di euro, del tutto sottratti all’imposizione fiscale, accreditati sui conti di una società in Austria, che tra l’altro ha rifiutato con noi qualsiasi collaborazione. E’ importante, dunque, che l’Europa si stia rendendo conto di questi aspetti, con le considerazioni della Corte di Giustizia Europea in merito all’esclusione dal mercato di operatori ’sospettati’ o coinvolti in reati”.
SA/Agipro

Agipronews: SPECIALE DECRETO FISCALE

Tassa sulla Fortuna diventa legge

La Tassa sulla fortuna diventa legge: la bozza di decreto sulle semplificazioni fiscali che verrà esaminata dal Consiglio dei Ministri, come riporta Agipronews,prevede la trasformazione in norma primaria, legge, dunque, del Decreto dei Monopoli di Stato. I Monopoli a ottobre 2011, sulla base della Manovra estiva, hanno istituito la cosiddetta ’Tassa sulla fortuna’, il prelievo al 6% sulla parte eccedente le vincite superiori a 500 euro per SuperEnalotto, Gratta e Vinci e Videolotteries. Nel Decreto Fiscale si indica che le disposizioni per i giochi utili ad assicurare maggiori entrate sono, tout court, quelle contenute nel Decreto di Aams.Dal prelievo del 6% sulla parte eccedente le vincite da 500 euro, prosegue Agipronews,il Governo attende maggiori entrate per 450 milioni: centocinquanta milioni di euro all’anno per il prossimo triennio. Una trasformazione che potrebbe bloccare qualsiasi altro eventuale ricorso: al momento la tassa non si applica sulle Videolotteries, le macchine con jackpot fino a 500 mila euro, dopo un’ordinanza del Tar Lazio e la discussione nel merito fissata al prossimo aprile. PG/Agipro

Controlli in ’incognito’ contro il gioco minorile
Agenti dei Monopoli di Stato in ’incognito’ per “effettuare operazioni di gioco” in locali in cui si offrono scommesse o si gioca con le New Slot e riscontrare eventuali violazioni, in particolare sul divieto di gioco ai minori. Come spiega Agipronews, è una delle disposizioni contenute nella bozza di decreto sulle semplificazioni fiscali. E’ previsto che i Monopoli di Stato, con Decreto, istituiscano un fondo annuo da 100 mila euro e ne dispongano l’utilizzo. I controlli potranno essere effettuati anche da membri della Polizia di Stato, dei Carabinieri o della Guardia di Finanza.PG/Agipro

Crescono i controlli Antimafia
Norme antimafia più strette per le concessioni di gioco: secondo quanto prevede la bozza di decreto sulle semplificazioni fiscali che venerdì andrà in Consiglio dei ministri, come riporta Agipronews, non sarà possibile rilasciare o mantenere una concessione ad una società i cui rappresentanti legali siano imparentati, fino al terzo grado, con soggetti condannati, imputati o anche semplicemente indagati per reati di criminalità organizzata o di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite. Sempre i rappresentanti legali dovranno presentare la certificazione antimafia per coniugi e parenti, anche in questo caso fino al terzo grado. PG/Agipro

Pubblicazione su sito Aams equivale a Gazzetta Ufficiale
Per rendere più economica e veloce l’azione amministrativa dei Monopoli di Stato, riporta Agipronews,la pubblicazione sul sito www.aams.it dei decreti direttoriali verrà equiparata a quella sulla Gazzetta Ufficiale. E’ quanto prevede una delle disposizioni per i giochi contenute nella bozza del decreto semplificazioni. Il documento, inoltre, attribuisce unicamente al Tar Lazio la competenza sulle controversie relative ai provvedimenti dei Monopoli in materia di gioco e della Polizia sul rilascio delle autorizzazioni di pubblica sicurezza. PG/Agipro

Nessun rincaro su imposte slot, Lottomatica cresce in Borsa
ROMA – In netto rialzo le azioni di Lottomatica a Piazza Affari, il cui titolo, rileva Agipronews, balza a quota 12,96. Secondo Borsa Italiana, gli investitori starebbero scommettendo sull’assenza di un rincaro delle imposte sui giochi nella bozza del nuovo decreto fiscale, in particolare il prelievo su Vlt e Awp per la raccolta di 500 milioni di euro.RED/Agipro

News: Lanci stampa dichiarazioni Presidente Assosnai

ANSA – GIOCHI: ASSOSNAI, SISTEMA CONCESSIONI NON E' IN DISCUSSIONE

 

(ANSA) – ROMA, 16 FEB – ''Come prevedibile la Corte di Giustizia ha espresso un giudizio negativo sulla normativa disciplinante le gare Bersani, peraltro in parte gia' abrogate, per le quali la Corte di Cassazione aveva sollevato dubbi di conformita' ai principi dell'Unione Europea. La sentenza non ha quindi assolutamente sancito che i CTD, di qualsiasi operatore, siano legittimati a raccogliere scommesse senza concessione Aams''. Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai, commenta cosi' il giudizio della Corte pronunciato questa mattina. ''Il sistema delle concessioni non viene messo in discussione. Dalla sentenza si ha la conferma che diventa debole ed attaccabile quando le singole prescrizioni che lo disciplinano risultano restrittive dei principi dell'Unione Europea senza una adeguata motivazione''. Nessuna preoccupazione, dunque, da parte di Assosnai per i possibili effetti della sentenza della Corte di Giustizia Ue sul sistema italiano delle scommesse. Dal punto di vista pratico non pone in discussione la legittimita' della posizione dei concessionari Aams, pur riconoscendo a soggetti legati ad un operatore penalizzato dalle specifiche norme dichiarate incompatibili la possibilita' di far valere tale incompatibilita', al fine di evitare, nel caso specifico, le relative sanzioni penali. ''Occorrera', pertanto, attendere il pronunciamento della Corte Cassazione e dei giudici nazionali per verificare i riflessi della sentenza sui giudizi in corso. Auspichiamo che il legislatore, per il futuro si conformi alle prescrizioni della Corte laddove precisa che le condizioni e le modalita' di una gara devono essere formulate in modo chiaro, preciso e univoco'', conclude Ginestra. (ANSA). COM-VN 16-FEB-12 15:31 NNNN


ADNKRONOS – SCOMMESSE: GINESTRA (ASSOSNAI), SISTEMA CONCESSIONI NON E' IN DISCUSSIONE
Roma, 16 feb. – (Adnkronos) – "Come prevedibile la Corte di Giustizia ha espresso un giudizio negativo sulla normativa disciplinante le gare Bersani, peraltro in parte gia' abrogate, per le quali la Corte di Cassazione aveva sollevato dubbi di conformita' ai principi dell'Unione Europea. La sentenza non ha quindi assolutamente sancito che i CTD, di qualsiasi operatore, siano legittimati a raccogliere scommesse senza concessione Aams". Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai, commenta cosi' l'atteso giudizio della Corte pronunciato questa mattina. "Il sistema delle concessioni non viene messo in discussione. Dalla sentenza si ha la conferma che diventa debole ed attaccabile quando le singole prescrizioni che lo disciplinano risultano restrittive dei principi dell'Unione Europea senza una adeguata motivazione". Nessuna preoccupazione, dunque, da parte di Assosnai per i possibili effetti della sentenza della Corte di Giustizia Ue sul sistema italiano delle scommesse. Dal punto di vista pratico non pone in discussione la legittimita' della posizione dei concessionari Aams, pur riconoscendo a soggetti legati ad un operatore penalizzato dalle specifiche norme dichiarate incompatibili la possibilita' di far valere tale incompatibilita', al fine di evitare, nel caso specifico, le relative sanzioni penali. "Occorrera', pertanto, attendere il pronunciamento della Corte Cassazione e dei giudici nazionali per verificare i riflessi della sentenza sui giudizi in corso. Auspichiamo che il legislatore, per il futuro si conformi alle prescrizioni della Corte laddove precisa che le condizioni e le modalita' di una gara devono essere formulate in modo chiaro, preciso e univoco", conclude Ginestra. (Red/Ct/Adnkronos) 16-FEB-12 17:11 NNN

AGIPRONEWS – 16 febbraio 2012 Sentenza Corte di Giustizia, Ginestra (Assosnai): "Il sistema delle concessioni non è in discussione"
 ROMA – “Come prevedibile la Corte di Giustizia ha espresso un giudizio negativo sulla normativa disciplinante le gare Bersani, peraltro in parte già abrogate, per le quali la Corte di Cassazione aveva sollevato dubbi di conformità ai principi dell’Unione Europea. La sentenza non ha quindi assolutamente sancito che i CTD, di qualsiasi operatore, siano legittimati a raccogliere scommesse senza concessione Aams". Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai, commenta così l’atteso giudizio della Corte pronunciato questa mattina. “Il sistema delle concessioni non viene messo in discussione. Dalla sentenza si ha la conferma che diventa debole ed attaccabile quando le singole prescrizioni che lo disciplinano risultano restrittive dei principi dell’Unione Europea senza una adeguata motivazione”. 
Nessuna preoccupazione, dunque, da parte di Assosnai per i possibili effetti della sentenza della Corte di Giustizia Ue sul sistema italiano delle scommesse. Dal punto di vista pratico non pone in discussione la legittimità della posizione dei concessionari Aams, pur riconoscendo a soggetti legati ad un operatore penalizzato dalle specifiche norme dichiarate incompatibili la possibilità di far valere tale incompatibilità, al fine di evitare, nel caso specifico, le relative sanzioni penali. “Occorrerà, pertanto, attendere il pronunciamento della Corte Cassazione e dei giudici nazionali per verificare i riflessi della sentenza sui giudizi in corso. Auspichiamo che il legislatore, per il futuro si conformi alle prescrizioni della Corte laddove precisa che le condizioni e le modalità di una gara devono essere formulate in modo chiaro, preciso e univoco”, conclude Ginestra.

GIOCONEWS – 16 febbraio 2012 Ginestra (Pres. Assosnai): “Il sistema delle concessioni non è in discussione"
“Il sistema delle concessioni non viene messo in discussione. Dalla sentenza si ha la conferma che diventa debole ed attaccabile quando le singole prescrizioni che lo disciplinano risultano restrittive dei principi dell'Unione Europea senza una adeguata motivazione”. A prendere le difese del sistema concessorio nazionale è il leader di Assosnai Francesco Ginestra che spiega: "Come prevedibile la Corte di Giustizia ha espresso un giudizio negativo sulla normativa disciplinante le gare Bersani, peraltro in parte già abrogate, per le quali la Corte di Cassazione aveva sollevato dubbi di conformità ai principi dell'Unione Europea. La sentenza non ha quindi assolutamente sancito che i Ctd, di qualsiasi operatore, siano legittimati a raccogliere scommesse senza concessione Aams". Nessuna preoccupazione, dunque, da parte di Assosnai per i possibili effetti della sentenza della Corte di Giustizia Ue sul sistema italiano delle scommesse.

AGICOSCOMMESSE – ASSOSNAI, SENTENZA NON LEGITTIMA I CTD
Nessuna preoccupazione da parte di Assosnai per i possibili effetti della sentenza della Corte di Giustizia Ue. Ginestra: "Occorrerà attendere il pronunciamento della Corte Cassazione e dei giudici nazionali per verificare i riflessi della sentenza sui giudizi in corso"
"Come prevedibile la Corte di Giustizia ha espresso un giudizio negativo sulla normativa disciplinante le gare Bersani, peraltro in parte già abrogate, per le quali la Corte di Cassazione aveva sollevato dubbi di conformità ai principi dell'Unione Europea. La sentenza non ha quindi assolutamente sancito che i CTD, di qualsiasi operatore, siano legittimati a raccogliere scommesse senza concessione Aams". Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai, commenta così il giudizio della Corte pronunciato questa mattina. "Il sistema delle concessioni non viene messo in discussione. Dalla sentenza si ha la conferma che diventa debole ed attaccabile quando le singole prescrizioni che lo disciplinano risultano restrittive dei principi dell'Unione Europea senza una adeguata motivazione". Nessuna preoccupazione, dunque, da parte di Assosnai per i possibili effetti della sentenza della Corte di Giustizia Ue sul sistema italiano delle scommesse. Dal punto di vista pratico  – si legge in una nota – non pone in discussione la legittimità della posizione dei concessionari AAMS, pur riconoscendo a soggetti legati ad un operatore penalizzato dalle specifiche norme dichiarate incompatibili la possibilità di far valere tale incompatibilità, al fine di evitare, nel caso specifico, le relative sanzioni penali. "Occorrerà, pertanto, attendere il pronunciamento della Corte Cassazione e dei giudici nazionali per verificare i riflessi della sentenza sui giudizi in corso. Auspichiamo che il legislatore, per il futuro si conformi alle prescrizioni della Corte laddove precisa che le condizioni e le modalità di una gara devono essere formulate in modo chiaro, preciso e univoco", conclude Ginestra.
 

Agipronews: Sentenza Corte di Giustizia, Ginestra (Assosnai): “Il sistema delle concessioni non è in discussione”

16/02/2012 Ore 15:24
ROMA – “Come prevedibile la Corte di Giustizia ha espresso un giudizio negativo sulla normativa disciplinante le gare Bersani, peraltro in parte già abrogate, per le quali la Corte di Cassazione aveva sollevato dubbi di conformità ai principi dell`Unione Europea. La sentenza non ha quindi assolutamente sancito che i CTD, di qualsiasi operatore, siano legittimati a raccogliere scommesse senza concessione Aams“. Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai, commenta così l`atteso giudizio della Corte pronunciato questa mattina. “Il sistema delle concessioni non viene messo in discussione. Dalla sentenza si ha la conferma che diventa debole ed attaccabile quando le singole prescrizioni che lo disciplinano risultano restrittive dei principi dell`Unione Europea senza una adeguata motivazione“.

Nessuna preoccupazione, dunque, da parte di Assosnai per i possibili effetti della sentenza della Corte di Giustizia Ue sul sistema italiano delle scommesse. Dal punto di vista pratico non pone in discussione la legittimità della posizione dei concessionari Aams, pur riconoscendo a soggetti legati ad un operatore penalizzato dalle specifiche norme dichiarate incompatibili la possibilità di far valere tale incompatibilità, al fine di evitare, nel caso specifico, le relative sanzioni penali. “Occorrerà, pertanto, attendere il pronunciamento della Corte Cassazione e dei giudici nazionali per verificare i riflessi della sentenza sui giudizi in corso. Auspichiamo che il legislatore, per il futuro si conformi alle prescrizioni della Corte laddove precisa che le condizioni e le modalità di una gara devono essere formulate in modo chiaro, preciso e univoco“, conclude Ginestra. RED/Agipro

Agipronews: Scommesse alla Corte Ue, in gioco il futuro del sistema italiano

Scommesse alla Corte Ue, in gioco il futuro del sistema italiano
I giudici italiani – ma soprattutto i concessionari di scommesse – hanno atteso con fiato sospeso la sentenza della Corte di Giustizia europea sui Centri Trasmissione Dati collegati al bookmaker Stanleybet. Dalla decisione della suprema Corte Ue – estremamente negativa per il sistema concessorio – dipende ora il futuro del sistema scommesse italiano, basato sul rilascio di concessioni del Ministero dell`Economia tramite i Monopoli di Stato: un settore che nel 2010 ha generato 3,8 miliardi di raccolta nel 2011 e incassi erariali per oltre 160 milioni. Tutto inizia a novembre 2009 con il rinvio alla CGE, da parte dei giudici della Terza Sezione della Corte di Cassazione, degli atti di un procedimento penale nei confronti di due titolari di centri trasmissione dati collegati a Stanleybet: il rinvio ha sospeso nel contempo l`esito di numerosi altri casi, provenienti anche da diversi tribunali italiani. La Corte di Giustizia ha sciolto un nodo che alimenta da anni una serrata battaglia legale tra il bookmaker inglese, che intende operare in Italia anche in assenza di concessioni, e lo Stato italiano: il sistema concessorio nazionale è compatibile con le libertà di stabilimento e circolazione dei servizi, garantite dal Trattato Ue?
L`interpretazione degli articoli in questione, secondo i giudici della Corte di Cassazione, “conserva margini di incertezza che non sono stati risolti dalle pronunce precedenti della Corte comunitaria“, in particolare in presenza di un regime come quello italiano nel quale “esiste un generale indirizzo di tutela dei titolari di concessioni rilasciate in epoca anteriore e al termine di una gara (nel 1999, ndr) che aveva illegittimamente escluso una parte degli operatori“. Il punto è proprio questo: la legittimità del bando Bersani è stata posta in dubbio in quanto tutela in alcuni punti proprio quegli operatori promossi da una gara, quella del 1999, riconosciuta illegittima. Un esempio di questa tutela è il divieto per i nuovi concessionari di collocare i propri sportelli al di sotto di una determinata distanza da quelli già esistenti. Nel 2006, all`epoca del bando Bersani, Stanleybet aveva chiesto ai Monopoli di Stato di partecipare alla gara per l`acquisizione dei diritti mantenendo anche la propria rete di centri di trasmissione di scommesse verso l`Inghilterra. Aams aveva risposto negativamente, spingendo il bookmaker ad avviare una serie di azioni legali che avevano l`obiettivo di rendere illegittimo anche il riordino della rete di accettazione disegnato dal decreto Bersani. (fine) RED/Agipro


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